ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00514

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 72 del 27/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2008
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2008
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2008


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/10/2008
Stato iter:
28/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2008
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2008
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 28/10/2008
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/10/2008

DISCUSSIONE IL 28/10/2008

SVOLTO IL 28/10/2008

CONCLUSO IL 28/10/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00514
presentata da
RAFFAELLA MARIANI
lunedì 27 ottobre 2008, seduta n.072

MARIANI, MORASSUT, MARTELLA e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
una strategia organica destinata alla politica per la casa rappresenta una vera e propria priorità nazionale, anche in considerazione dell'aumento sproporzionato dei valori immobiliari del mercato residenziale privato registrato negli ultimi anni, dell'esaurimento di una adeguata offerta di edilizia residenziale pubblica nonché della progressiva ripresa demografica e dei nuovi apporti migratori;
nell'attuale difficile congiuntura che caratterizza non solo il Paese ma l'intero sistema economico globale, sono infatti numerosi i problemi che talune fasce di cittadini si trovano quotidianamente ad affrontare con riferimento alla situazione abitativa, che rischia spesso di costituire un reale elemento di squilibrio e disomogeneità reddituale, soprattutto per coloro che - per vari motivi - non dispongono di una abitazione di proprietà;
già in occasione dell'esame del DPEF per gli anni 2009-2013, nonché del decreto-legge n. 112 del 2008 - che ha previsto, in particolare agli articoli 11 e 13, l'adozione di un «Piano Casa» rivolto prioritariamente alla prima casa per le categorie sociali svantaggiate - e, infine, dell'esame della legge finanziaria e di bilancio per gli anni 2009-2011, la VIII Commissione ha sollecitato con forza la messa a sistema di politiche di sostegno a favore delle fasce sociali più deboli e di politiche di rilancio dell'offerta abitativa, anche attraverso misure in favore delle locazioni e dei programmi di edilizia residenziale, che devono mirare sia a sostenere le classi sociali svantaggiate e i cittadini in condizione di maggiore bisogno sia a incoraggiare, sotto il profilo della proprietà, una semplificazione delle procedure per ampliare la stessa offerta di case in affitto e facilitare l'emersione del cosiddetto «sommerso»;
non è chiaro, peraltro, se in fase di attuazione del citato «Piano casa», da realizzare mediante l'adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sia prevista l'incentivazione delle iniziative di recupero e ristrutturazione urbanistica ed edilizia, che affrontino in modo integrato il tema della riqualificazione urbana e della residenza, più sostenibili anche sotto il profilo ambientale e non meno redditizie; occorre, dunque, incentivare, in tale ambito, le iniziative di recupero e ristrutturazione urbanistica ed edilizia, anche con benefici economici in grado di abbattere i costi legati alla bonifica delle aree dismesse da trasformare e ristrutturare, con l'obiettivo, tra l'altro, di alleggerire la mobilità nei centri urbani, evitando di ampliare ulteriormente l'estensione delle periferie;
non risulta chiaro se il Governo intenda adottare i necessari interventi programmatici e attuativi in materia di politica della casa, in piena sintonia con le regioni e le autonomie locali e nel rispetto delle rispettive competenze; in tale ambito, nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di attuazione del Piano casa, che va comunque completato con il pieno coinvolgimento gestionale delle amministrazioni regionali e locali, si raccomanda che siano salvaguardati gli stanziamenti già impegnati dalle regioni ai sensi degli articoli 21, 21-bis e 41 del decreto-legge n. 159 del 2007, ricomprendendovi anche i fondi già destinati a tali interventi dagli Istituti autonomi per le case popolari;
vi è l'esigenza di comprendere se il Governo intenda favorire un incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, attraverso adeguati programmi di investimento, anche sul patrimonio edilizio esistente (soprattutto quello degli ex IACP), per assicurare l'accesso all'abitazione in affitto a canone sociale alle numerose famiglie in gravi condizioni di disagio sociale ed in attesa di assegnazione di un alloggio pubblico che, per motivi economici, vengono espulse dal mercato della locazione;
occorre, inoltre, capire se il Ministero competente abbia avviato, nella fase istruttoria di predisposizione del più volte citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, una verifica del fabbisogno abitativo, diviso provincia per provincia;
al contempo, appare opportuno individuare - nell'ambito degli accordi da concludere con regioni ed enti locali in materia di alienazione degli immobili di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari previsti dall'articolo 13 del decreto-legge n. 112 del 2008 - modalità attuative volte a favorire le categorie maggiormente svantaggiate, mediante la concessione di facilitazioni per l'accesso a finanziamenti agevolati, anche nell'ambito dei Fondi sopra citati -:
quale sia lo stato attuale dell'iter di predisposizione dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attuativo del cosiddetto «Piano casa», ai sensi dell'articolo 11 del decreto-legge n. 112 del 2008, specificando se il Governo intenda adottare le misure di cui in premessa (riferite anche all'articolo 13 del citato decreto-legge) e, in particolare, se vi siano le condizioni per un pieno e leale coinvolgimento di regioni ed enti locali nel procedimento e se - in questo contesto - saranno salvaguardati gli stanziamenti già riconosciuti alle regioni ai sensi degli articoli 21, 21-bis e 41 del decreto-legge n. 159 del 2007, ricomprendendovi anche i fondi già destinati a tali interventi dagli Istituti autonomi per le case popolari.
(5-00514)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assegnazione di alloggio

categoria sociale svantaggiata

classe sociale

conduzione

fabbisogno abitativo

formalita' amministrativa

politica della casa

problema sociale

progetto d'investimento

protezione dell'ambiente

semplificazione delle formalita'