ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 70 del 22/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: MANCUSO GIANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 22/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2008


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E INNOVAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/10/2008
Stato iter:
20/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2008
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 20/11/2008
Resoconto MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/10/2008

DISCUSSIONE IL 20/11/2008

SVOLTO IL 20/11/2008

CONCLUSO IL 20/11/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00494
presentata da
GIANNI MANCUSO
mercoledì 22 ottobre 2008, seduta n.070

MANCUSO e VIOLA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
- Per sapere - premesso che:

nel nostro Paese le Facoltà di Medicina veterinaria laureano un numero di veterinari che va molto oltre le più rosee aspettative di impiego per questo tipo di professionisti, storicamente legati al mondo del lavoro da peculiarità professionali difficilmente impiegabili in campi diversi da quelli della clinica medica sugli animali d'affezione e degli allevamenti, della sanità pubblica e della industria farmaceutica;

26.000 medici veterinari possono sembrare pochi, ma rappresentano circa un quarto della platea dei medici veterinari della intera Comunità europea;

il costo di un laureato in medicina veterinaria è tra i più elevati del panorama universitario (attrezzature, ospedale veterinario, azienda zootecnica, spazi adeguati, eccetera) e corrisponde ad un valore economico di 2-3 volte rispetto ad altri laureati;

uno dei motivi che nel tempo hanno portato alla moltiplicazione di università, facoltà e corsi, è la necessità degli atenei di massimizzare le iscrizioni per fare cassa e per giustificare se stessi con la conseguenza che ci sono università di «serie A», «di serie B» e di «serie C»;

nessuna delle nostre università, e tantomeno facoltà di medicina veterinaria, risulta presente nei primi 150/200 posti della graduatoria mondiale dei migliori atenei, in particolare la classifica del Times Higher Educational vede l'Università di Bologna al 192o posto, La Sapienza di Roma al 205o, il Politecnico di Milano al 291o, l'Università di Padova si trova al 296o posto;

annualmente il Ministero della salute determina il fabbisogno dei medici veterinari, dopo aver sentito il parere della Conferenza Stato-Regioni per il bisogno del S.S.N. ed il parere della FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari) per i liberi professionisti;

conseguentemente il MIUR programma gli accessi alle Facoltà, ma tiene conto essenzialmente del fabbisogno rappresentato dal S.S.N. che si basa sulle esigenze delle Regioni, che per l'Anno accademico 2008/2009 sono stati stimati in 736 unità;

già da alcuni anni si registrano molti laureati in medicina veterinaria come disoccupati e sottoccupati e le prospettive di occupazione e reddito vanno verso la mortificazione di un percorso fatto di sacrifici personali e familiari;

un'indagine commissionata alla società Nomisma dall'ANMVI (associazione nazionale dei medici veterinari italiani) dimostra che nell'anno 2020 la popolazione dei medici veterinari italiani sarà raddoppiata, ma il lavoro aumenterà solo del 4 per cento;

nel nostro Paese esistono 13 facoltà di medicina veterinaria con corso di laurea magistrale (Torino, Milano, Parma, Bologna, Padova, Pisa, Perugia, Teramo, Camerino, Napoli, Bari, Messina, Sassari), una facoltà di medicina veterinaria senza corso di laurea magistrale (Udine), un corso di laurea magistrale senza facoltà (Catanzaro), cui complessivamente sono stati assegnati 1201 posti per l'anno accademico 2008/2009 -:

se il Governo ritenga di ripensare il meccanismo di programmazione del fabbisogno di medici veterinari nel nostro Paese, introducendo indicatori nuovi e basati su riscontri verificabili dell'occupazione reale, estendendo il concetto di fabbisogno agli orizzonti del mercato professionale e della società perché la figura del medico veterinario non si esaurisce nel suo rapporto diretto con la pubblica amministrazione, ma si compenetra con una realtà in forte evoluzione, dove assume ruoli e compiti nuovi che richiedono una preparazione nuova;

se il Governo ritenga di operare una revisione ragionata ed organica della mappa delle facoltà e corsi in medicina veterinaria secondo un criterio di razionalizzazione, cominciando dalle situazioni più atipiche e funzionali, quali quelle di Udine e Catanzaro. (5-00494)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accesso all'occupazione

industria farmaceutica

insegnamento superiore

malattia

medicina

medicina veterinaria

prestazione di servizi

pubblica amministrazione

sanita' pubblica

servizio sanitario nazionale

universita'

valore economico

veterinario