ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00475

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 68 del 20/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: DE BIASI EMILIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2008
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2008


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 20/10/2008
Stato iter:
03/12/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2008
Resoconto BONDI SANDRO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 03/12/2008
Resoconto DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/10/2008

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/12/2008

DISCUSSIONE IL 03/12/2008

SVOLTO IL 03/12/2008

CONCLUSO IL 03/12/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00475
presentata da
EMILIA GRAZIA DE BIASI
lunedì 20 ottobre 2008, seduta n.068

DE BIASI, GHIZZONI e DE PASQUALE. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
le associazioni per la tutela (tra le quali il Comitato per la Bellezza presieduto da Vittorio Emiliani) hanno ripetutamente denunciato la grave situazione di scarsità di mezzi e di personale tecnico del Ministero per i beni e le attività culturali e delle Soprintendenze;
documenti - forniti dalle organizzazioni sindacali - evidenziano i consistenti tagli inferti dal decreto-legge n. 112 del 2008 convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, i quali faranno crollare anno dopo anno fino al 2011 le risorse ministeriali;
dichiarazioni autorevoli riportate dalla stampa nazionale, tra cui quella del presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, Salvatore Settis, esprimono vive preoccupazioni sia in relazione ai tagli in arrivo sui Beni culturali sia in merito alla «lite di competenze sui Beni culturali attualmente in corso tra Stato, Regioni, Province, Comuni» -:
se sia mai stato al corrente e se abbia partecipato alle discussioni sull'emendamento per Roma Capitale dato per approvato, il 3 ottobre 2008, dai ministri Calderoli e Matteoli e sul quale il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha rilasciato immediate dichiarazioni, tra cui quelle pubblicate il 4 ottobre 2008 dal quotidiano Il Messaggero, in base alle quali dava per avvenuta l'approvazione integrale in Consiglio dei ministri dell'articolato, molto ampio e dettagliato, sull'Ente Roma Capitale, spiegando come i più importanti processi decisionali di Roma, invece di passare per tre livelli diversi Comune-Provincia-Regione (o Stato), verranno «concentrati nell'Assemblea capitolina. Così si potranno prendere con più rapidità le decisioni»;
se siano state valutate nella loro straordinaria gravità le conseguenze di tali misure normative in base alle quali le Soprintendenze statali diverrebbero, evidentemente, il braccio esecutivo dell'Ente Roma Capitale cessando di operare quali organismi tecnico-scientifici ministeriali di controllo e di indirizzo, cioè di tutela, come prevede tuttora il mai abrogato articolo 9 della Costituzione («La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione») e come hanno ribadito tutte le più recenti sentenze in materia della Corte Costituzionale, con evidente spoliazione di diritti e di funzioni costituzionali operata attraverso una legge ordinaria;
con quali somme verranno finanziati restauri, recuperi, completamento e apertura di nuove strutture, scavi, missioni, ispezioni, controlli sulle attività edilizie e infrastrutturali e, più in generale, la stessa attività di tutela;
come intenda rispondere alle preoccupazioni suscitate dai tagli di risorse che fanno supporre come, entro il 2011, la tutela sarà effettivamente trasferita ad altri soggetti pubblici, per esempio ai Comuni, facendone così i controllori di se stessi senza più alcuna autorità tecnico-scientifica in grado di evitare brutture e speculazioni;
se possa smentire l'eventualità che tali misure possano venire proposte dal Governo lungo il percorso parlamentare dei due provvedimenti sul federalismo fiscale - quello per l'appunto fiscale e l'altro ordinamentale collegato al codice delle autonomie - dovendo esso, in ogni caso, passare al vaglio delle Conferenze Commissione Stato-Regioni e Unificata.
(5-00475)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

associazione

opera d'arte

patrimonio architettonico

professioni tecniche

protezione del paesaggio