ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00470

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 68 del 20/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: GOZI SANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2008


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/10/2008
Stato iter:
08/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2009
Resoconto DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 08/07/2009
Resoconto GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/10/2008

DISCUSSIONE IL 08/07/2009

SVOLTO IL 08/07/2009

CONCLUSO IL 08/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00470
presentata da
SANDRO GOZI
lunedì 20 ottobre 2008, seduta n.068

GOZI e AMICI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

in data 23 settembre il Ministro interrogato al termine della seduta del Consiglio dei ministri annunciava, ad agenzie di stampa, che si sarebbe proceduto subito all'individuazione e alla realizzazione di dieci nuovi centri di individuazione e permanenza, gli ex «CPT», con i relativi finanziamenti previsti per il 2008, 2009 e 2010;

nell'audizione svoltasi il 15 ottobre nella cosiddetta Commissione Schengen il Ministro Maroni annunciava che le nuove strutture potrebbero essere realizzate nelle dieci regioni che ne sono attualmente sprovviste, che sono state individuate, che il Ministro le stava valutando e che nell'arco di due settimane sarebbe stato in grado di definirle;

la gestione di un CPT, oltre alle numerose problematiche sul piano sociale che hanno determinato la ferma opposizione di numerose regioni alla prospettiva dell'apertura di dieci nuovi CPT sui loro territori, presenta indubbi rilievi anche sul piano economico, considerando che i costi relativi alla permanenza degli stranieri presso i centri di identificazione ed espulsione sono stimati in un costo giornaliero medio di gestione di 55 euro per ospite, rappresentando in tal senso un costo enorme per lo Stato e un potenziale affare economico per chi sarà destinato a gestirlo;

nella scorsa legislatura venne istituita presso il ministero dell'interno una commissione di ispezione per verificare le condizioni all'interno dei centri di permanenza temporanea, autorevolmente presieduta da Staffan de Mistura, che giunse alle conclusioni, dopo sei mesi di lavoro, che l'attuale sistema di gestione dell'immigrazione tramite i CPT non risponde alle complesse problematiche del fenomeno, non consente una gestione efficace dell'immigrazione irregolare, comporta disagi alle forze dell'ordine e alle persone trattenute e, infine, comporta costi elevatissimi con risultati non commisurati;

la stessa commissione riteneva necessario il superamento di un approccio prevalentemente punitivo e repressivo, individuando un sistema capace di conciliare il legittimo interesse dello Stato di controllare le proprie frontiere, di far rispettare la legge e difendere la sicurezza e l'ordine pubblico con la necessità di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di chi proviene da realtà economicamente e socialmente arretrate, e dunque proponeva un superamento dei CPTA attraverso un processo di svuotamento graduale dei centri di tutte le categorie di persone per le quali non c'è alcuna necessità né utilità di trattenimento, come nel caso di chi, entrato legalmente, è semplicemente in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno;

proprio la condizione di promiscuità all'interno dei CPT di persone provenienti da situazioni completamente diverse, sia sotto il profilo giuridico che sotto quello dell'ordine pubblico, che comporta la convivenza nel medesimo luogo di ex detenuti trasferiti nei CPT a fine pena per essere identificati e poi espulsi, accanto a badanti in condizione di irregolarità, a persone entrate regolarmente e in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, o a persone bisognose di protezione sociale quali, per esempio, le vittime di tratta e di grave forma di sfruttamento del lavoro, i minori, i richiedenti asilo, è stata indicata dalla commissione come una delle cause di inefficacia di questo sistema, perché tale da accrescere i fattori di devianza e di pericolosità per lo stesso ordine pubblico;

al contrario, tutti i provvedimenti fin qui adottati dal Governo rafforzano l'approccio repressivo e punitivo, da una rigida politica dei flussi alla previsione dell'aggravante di clandestinità, dall'inasprimento delle condizioni per ottenere il ricongiungimento familiare alla previsione di un prelievo del DNA i cui costi sono posti a carico degli interessati, dall'inasprimento delle condizioni per i richiedenti asilo fino alla previsione del reato di clandestinità; previsioni che - ad avviso degli interroganti - confliggono tanto sul piano costituzionale interno quanto - come dimostrato dalle recenti agenzie rilasciate dalla Commissione europea, specie con riferimento all'aggravante di clandestinità e all'espulsione di cittadini comunitari per mancanza di requisiti minimi di reddito o per mancata iscrizione all'anagrafe - con l'ordinamento comunitario;

da ultimo, si assiste all'apertura di dieci nuovi CPT che non solo sembrano essere fortemente inefficaci dal punto di vista della gestione del fenomeno migratorio, e ai fini di una maggior garanzia dell'ordine pubblico, ma comportano altresì un innalzamento vertiginoso dei costi dello Stato -:

se ritenga ancora efficace sul piano sociale ed economico l'annunciata misura di aprire 10 nuovi CPT, anche alla luce delle conclusioni cui pervenne la commissione De Mistura, e quali siano i criteri per l'individuazione dei siti delle nuove strutture e per il loro affidamento in gestione, nonché quali le garanzie che il Governo intende adottare per garantire l'adeguatezza delle stesse dal punto di vista sanitario, del rispetto dei diritti dell'uomo e della sicurezza, nonché quelle atte a garantire la trasparenza e l'efficienza nella gestione dei fondi pubblici. (5-00470)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Commissione CE

Consiglio dei ministri

controllo alla frontiera

controllo doganale

diritti umani

diritto di soggiorno

espulsione

formalita' di dogana

migrazione

migrazione familiare

ordine pubblico

pianificazione economica

sicurezza sociale