ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00455

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 67 del 15/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 15/10/2008


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 15/10/2008
Stato iter:
20/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2008
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 20/11/2008
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/10/2008

DISCUSSIONE IL 20/11/2008

SVOLTO IL 20/11/2008

CONCLUSO IL 20/11/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00455
presentata da
PAOLO GRIMOLDI
mercoledì 15 ottobre 2008, seduta n.067

GRIMOLDI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

la domanda d'iscrizione degli studenti alla scuola di ogni ordine e grado non implica la presentazione obbligatoria di un certificato medico attestante la sana e robusta costituzione;

persino il certificato di vaccinazione è richiesto dalle singole scuole in maniera «facoltativa» ai bambini che si iscrivono per la prima volta a scuola;

il crescente fenomeno dell'immigrazione ha registrato un'elevata presenza di alunni stranieri iscritti nelle scuole italiane (infanzia, primaria, medie e superiori) nell'anno scolastico 2007/2008, pari a 574.133 unità, con un incidenza del 6,4 per cento rispetto alla popolazione scolastica complessiva;

in Italia l'incidenza della componente straniera andrà fortemente aumentando nel prossimo futuro, per il concomitante verificarsi di due dinamiche contrapposte: da un lato, stanno aumentando gli studenti stranieri e, dall'altro, stanno diminuendo gli studenti italiani, per effetto della denatalità che sta caratterizzando la nostra società;

attualmente molti dei bambini provenienti da altri Paesi si trovano in un paese di diversa lingua e cultura, e a vivere in condizioni igienico-sanitarie spesso scadenti, e non avere «diritti» li espone a innumerevoli disagi, non ultimi quelli sanitari;

in grande maggioranza le famiglie vivono in case sovraffollate e malsane, quando non in centri di accoglienza;

le difficoltà economiche e le differenze linguistico-culturali limitano le opportunità di accesso ai servizi sanitari. Le famiglie tendono a sovrautilizzare le strutture ospedaliere; è difatti frequente il ricorso al pronto soccorso per patologie di pertinenza ambulatoriale anche per normali controlli di salute;

i pediatri, i medici e gli operatori sanitari in genere si trovano di fronte a genitori di bambini con cui spesso è difficile comunicare e di cui il più delle volte è arduo comprendere le storie migratorie; la presenza di bambini con diverse cittadinanze, molti dei quali sono «irregolari», crea preoccupazioni riguardo lo stato di salute di quest'ultimi, in relazione alle vaccinazioni e alle possibili patologie acquisite croniche o a comparsa tardiva;

alcune malattie quali la malaria e la tubercolosi, le malattie veneree, la gonorrea e la sifilide, sono difatti patologie trasmesse per via transplacentare o connatale, rare nei nati in Italia ma da prendere in considerazione nei bambini provenienti dai paesi che non fanno parte dell'Unione europea, di recente arrivo sia per adozione che per ricongiungimento familiare;

l'Organizzazione Mondiale della Sanità, tenuto conto dello stato immunitario della popolazione infantile dei paesi in via di sviluppo (che si suppone deficitario per le malattie intercorrenti e la malnutrizione e l'impossibilità organizzativa di raggiungere tutti i bambini a età determinate), prevede nelle relative schedule vaccinali molte più dosi per la vaccinazione antipolio e difteritetetano, l'obbligatorietà per l'antitubercolosi, l'antipertosse e l'antimorbillo;

l'infezione da HIV, l'epatite B, l'epatite C sono le più frequenti malattie infettive presentate dai bambini provenienti dai paesi in via di sviluppo o nomadi;

i bambini provenienti da altri Paesi in Italia devono essere sottoposti al calendario delle vaccinazioni secondo le leggi attualmente in vigore, compresa la vaccinazione antiepatite (possono infatti essere considerati appartenenti alla categoria a rischio quei viaggiatori che si recano frequentemente all'estero) e le vaccinazioni facoltative raccomandate;

tra le patologie più frequenti per l'età infantile si registrano anche le parassitosi intestinali (la giardiasi, l'ascaridiasi nella forma intestinale e polmonare, l'ossiuriasi, l'amebiasi, la tricocefalosi, l'anchilostomiasi e la strongitodiasi), nonché le parassitosi non intestinali;

i rischi a cui i bambini extracomunitari o nomadi sono esposti non vanno sicuramente ingigantiti. Tuttavia, è di maggiore importanza e prioritario assicurare, fin dall'inizio, condizioni di vita accettabili, sia sotto il profilo igienico-nutrizionale sia dal punto di vista dell'inserimento sociale e culturale a tutti i bambini stranieri, tutelando la salute dei bambini italiani e stranieri che sono sottoposti dai genitori ad abituali e regolari controlli sanitari -:

se, alla luce di quanto espresso in premessa, non ritenga opportuno adoperarsi affinché l'iscrizione degli studenti italiani e stranieri alla scuola di ogni ordine e grado preveda la presentazione obbligatoria del certificato medico che escluda la trasmissibilità di malattie infettive e virali.(5-00455)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

controllo sanitario

fanciullo

impresa estera

integrazione sociale

malattia infettiva

migrazione familiare

politica sanitaria

recessione economica

studente

studente straniero

vaccinazione