AMICI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
in Italia non esiste un piano nazionale delle frequenze e la normativa in materia di radiotelevisioni (cosiddetta Legge Gasparri) ed il sistema di assegnazione delle frequenze, è stato ritenuto dalla Corte europea contrario alle norme comunitarie perché viola i principi di obiettività, trasparenza e non discriminazione;
le telestreet sono micro emittenti televisive che trasmettono il segnale televisivo, in una ristretta area di copertura, occupando il «cono d'ombra» delle frequenze televisive principali, senza però creare alcun disturbo alla corretta ricezione dei canali tradizionali;
le attività di trasmissione vengono solitamente promosse da associazioni, gruppi di persone o singoli cittadini che utilizzano lo strumento televisivo a fini di utilità sociale e aggregativa, senza scopo di lucro e senza far ricorso a spot pubblicitari, con il solo fine di promuovere dal basso un informazione partecipata;
il Gip del Tribunale di Ancona con ordinanza del 1
o marzo 2005 ha deciso per il proscioglimento in istruttoria della Disco Volante Telestreet, chiusa con sigilli del Ministero delle telecomunicazioni, per reato di esercizio di trasmissione abusiva in assenza di autorizzazione o concessione, motivando che trattandosi di emittente televisiva a cortissimo raggio, deve ritenersi esente da autorizzazione o concessione, in quanto trasmette sfruttando un cono d'ombra nello spettro delle frequenze, senza creare alcuna interferenza ad altre emittenti o segnali;
recentemente il Tribunale di Gaeta ha emesso un'ordinanza per il caso Telemonteorlando, telestreet che dal 2001 diffonde interrottamente le attività culturali e le notizie del territorio del Comune di Gaeta sul canale 42 UHF, che non veniva utilizzato da nessun'altra emittente, ordinando alla società Gtv-Cps di Pomezia, che vantava una presunta autorizzazione ministeriale sul canale medesimo, il reintegro immediato della frequenza televisiva 42 UHF all'Associazione Tmo e l'eliminazione di ogni interferenza;
oggi operano nel Paese centinaia di telestreet e il fenomeno, che va sempre più diffondendosi, necessita di una regolamentazione per evitare che le autorità preposte intervengano per far chiudere tali emittenti, creando situazioni di disagio e anche di limitazione delle possibilità di espressione -:
se e quali iniziative intenda intraprendere al fine di garantire il sereno esercizio del diritto alla libertà di pensiero e di informazione, in linea con l'articolo 21 della Costituzione e con la normativa comunitaria e, in particolare, se e quali iniziative intenda adottare al fine di colmare il vuoto legislativo in materia e affinché si evitino altri casi come quelli sopraccitati, volte a stabilire i criteri con cui concedere le autorizzazioni e far sì che le frequenze libere in ambito locale risultanti dalle zone d'ombra nell'irradiazione di segnali televisivi possano essere utilizzati, su base non interferenziale da associazioni senza fini di lucro che abbiano le caratteristiche di fornitori di contenuti audiovisivi. (5-00325)