DELFINO. - - Per sapere - premesso che:

le disposizioni di cui all'articolo 27 del decreto-legge 28 febbraio 1981 come convertito con modificazioni nella legge 23 aprile 1981, n. 153 prevedono «per il personale dei comuni, delle comunità montane, delle province, dei loro consorzi ed aziende, nonché delle unità sanitarie locali, ai fini del trattamento di quiescenza delle casse pensioni degli istituti di previdenza, le voci della retribuzione, prevista dagli accordi nazionali o contratti collettivi di lavoro, comprese le voci del trattamento retributivo del personale ospedaliero equiparato a quello medico, sono considerate pensionabili, a termini degli ordinamenti delle casse stesse, negli importi attribuiti dagli enti datori di lavoro con regolare delibera approvata dal competente organo di controllo»;

in seguito alla promulgazione della legge n. 153 del 1981 l'INPDAP diramava per la sua applicazione ai preposti settori dell'Ente la Nota informativa n. 20 del 13 febbraio 2002 (all. A) e le strutture sanitarie del pavese provvedevano ad identificare il personale amministrativo avente diritto agli effetti della corresponsione all'INPDAP dei prescritti contributi previdenziali;

alcuni dirigenti amministrativi delle Unità Sanitarie Locali hanno presentato ricorso su questa materia in ordine alla mancata applicazione da parte dall'INPDAP delle istruzioni impartite con la nota informativa n. 20 del 13 febbraio 2002;

sono stati attivati alcuni organi giudiziari competenti che, con sentenza di primo grado n. 265 del 15 ottobre 1991 e con sentenza di secondo grado n. 133 del 19 aprile 1993, hanno largamente applicato il riconoscimento della legge n. 153 del 1981;

successivamente l'INPDAP proponeva ricorso per Cassazione e la Corte, accoglieva il ricorso, e con sentenza n. 8061/99 annullava le due sentenze sopra citate, demandando al Tribunale di competenza di determinare gli importi da rimborsare da parte dei ricorrenti con apposito atto di precetto -:

se la procedura seguita dall'INPDAP, oltre che contrastare con il contenuto della legge 153 del 1981, trasgredisca alle disposizioni impartite dall'Ente con la nota informativa n. 20 del 13 febbraio 2002 e presupponga la necessità di appurare se sussistano responsabilità dell'INPDAP in ordine alla mancata applicazione delle istruzioni impartite con la citata nota;

quali iniziative si intenda adottare per ripristinare correttamente l'assunto legislativo della legge n. 153 del 1981 per ragioni di giustizia agli effetti della sua applicazione, ad evitare che si determini una illegittima disparità di trattamento tra lavoratori aventi gli stessi diritti, per ristabilire una equità di trattamento tra il personale cessato dal servizio prima del 1983 (le indennità erano pensionabili) e quello cessato dopo tale data, anche in considerazione dell'esiguità numerica del personale discriminato.(5-00266)