BELTRANDI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
secondo le notizie riportate nel servizio pubblicato sul Sole 24 ore dell'11 novembre 2007, pag. 11, dal titolo «Settantamila precari di serie B. Sono i vincitori di concorso ancora senza posto. La sanatoria alimenta i ricorsi», e secondo le notizie diffuse dal «Comitato vincitori non assunti della Pubblica Amministrazione» attraverso il sito internet www.vincitori-non-assunti.org, sono circa 70.000 i cittadini che risultano essere vincitori e/o idonei di concorsi pubblici e che, ciononostante, sono ancora - nella maggior parte dei casi, da anni - in attesa di assunzione. Tra questi, molte centinaia di casi riguardano i vincitori di concorsi presso il Ministero della Difesa;
la situazione si è ulteriormente aggravata con le leggi finanziarie 2007 e 2008, in quanto le misure per la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione hanno finito per penalizzare - dando vita, di fatto, ad una guerra tra poveri - proprio i vincitori di concorso, nonostante quanto disposto dall'articolo 97 della Costituzione, a norma del quale «agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvi i casi stabiliti dalla legge»: in tal modo l'eccezione ha soppiantato la regola, e quest'ultima è divenuta eccezione;
a titolo puramente esemplificativo, si possono assumere i seguenti casi, segnalati dal «Comitato vincitori non assunti»: a) circa 500 vincitori di concorso presso il Ministero della Difesa in attesa di assunzione, anch'essi sostituiti da precari; b) nonostante l'esistenza di un concorso del Ministero della Difesa, con regolari vincitori, del 2004 per il profilo professionale n. 0008 di Collaboratore tecnico del settore n. 0600 elettrotecnico ed elettromeccanico, area funzionale C, posizione economica C1, i cui vincitori non sono mai stati assunti, alla fine di luglio del corrente anno è stato emesso identico concorso;
dalla data di approvazione della graduatoria dei concorsi, ogni tentativo di ottenere notizie dai Ministeri di riferimento dei concorsi in merito alle date di assunzione si sono risolti in un nulla di fatto: continua ad essere addotta la «motivazione» della mancanza di autorizzazione dalla Funzione Pubblica, a causa del blocco delle assunzioni -:
per quale ragione vengano banditi concorsi i vincitori dei quali non vengono assunti;
quali iniziative il Ministro intenda assumere a tutela dei vincitori di pubblici concorsi, al fine di garantire loro la dovuta assunzione, ponendo rimedio ad una situazione assolutamente insostenibile;
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare affinché, in presenza di vincitori e/o idonei di concorso non assunti nell'ambito di validità temporale dello stesso, il Ministero della Difesa non bandisca nuovi concorsi per le stesse mansioni e/o posizioni fino a quando si sia provveduto alle assunzioni dei precedenti vincitori;
come il Ministro intenda operare per eliminare le evidenti iniquità conseguenti al ricorso indiscriminato al precariato da parte del Ministero della Difesa, per cui si premia con l'occupazione, seppur precaria e in quanto tale con tutele assolutamente insufficienti, chi non ha mai sostenuto una selezione qualitativa;
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare per evitare che in futuro la situazione in oggetto si presenti nuovamente;
a quali rischi - anche dal punto di vista dell'esborso di denaro pubblico - il Ministero della Difesa vada incontro nel caso di vertenze da parte dei cittadini vincitori di concorso (compresa, eventualmente, la class action). (5-00110)