ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19470

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19470
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il parco nazionale del Vesuvio dovrebbe essere una riserva incontaminata;

invece si scorgono in diversi punti sacchi con gli avanzi tessili sono sotterrati nella campagne vicine o accatastati in improvvisate discariche, come quella maxi all'uscita del campo sportivo. La notte c'è qualcuno che le brucia. La diossina che si sprigiona copre i campi di noccioleti, asparagi, verza, cavolfiori... per chilometri. Sotto alcune piantagioni troviamo addirittura amianto fatto a pezzi e centinaia di sacchetti di nilon. Contengono campioni di vestiti, bottoni, chiusure, zip. Anche questi smaltiti nei terreni del Sangiuseppese;

il corriere.it del 15 gennaio 2013 riferisce che c'è pure «un invaso di liquami fognari e di notte le industrie vengono a sversare coloranti, diserbanti e olii esausti. Sono acque a ridosso dei campi, ormai infiltrate nei terreni. Alcuni contadini le utilizzano per l'irrigazione. Poco più avanti ci sono altri bustoni, di colore nero. Oltre a pezzi di abbigliamento, contengono solventi, colle, vernici, lubrificanti, lacche. Non sarebbe difficile risalire a chi li ha buttati lì. È talmente alto il senso di impunità che le aziende nemmeno si preoccupano di nasconderne la provenienza. In alcune cartelline, con tanto di intestazione, troviamo addirittura le bolle di pagamento con tanto di committenti, indirizzi e cifre. Ce ne sono moltissime che forniscono tessuti da Milano, Bologna, Venezia. Al ritorno del nostro giro troveremo tutto questo in fiamme. L'aria è irrespirabile, occorre coprire le vie respiratorie. Eppure, il ministero della salute, pur riconoscendo un'exploit di tumori in Campania, non è certo che la colpa sia dei rifiuti tossici, quelle che abitano vicino al "Cantariello" dove una montagna di rifiuti tossici, poi coperta con uno strato di terreno, fuma ininterrottamente da quasi due anni a causa delle reazioni chimiche. D'estate sono costretti ad emigrare. Oppure quelli nei pressi delle discariche a Lusciano. Qui l'ultimo caso parla di una bambina di dieci mesi con un tumore al fegato e metastasi in tutto il corpo»;

i fatti esposti, ad avviso dell'interrogante sono gravi da richiedere un intervento urgente sull'area indicata in premessa -:

quali iniziative intenda assumere in relazione a tali fatti. (4-19470)