ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19469

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: NACCARATO ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/01/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19469
presentata da
ALESSANDRO NACCARATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

NACCARATO e MIOTTO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


la strada di collegamento tra i comuni di Padova e Abano Terme (Padova) - attualmente in fase di realizzazione - è un'infrastruttura di fondamentale importanza per il sistema viario del capoluogo veneto e della zona euganea;


a quanto si apprende dagli organi di informazione la prefettura di Roma ha trasmesso il 31 dicembre 2012 alla stazione appaltante dell'opera - «Veneto Strade Spa»: società partecipata dalla regione Veneto (30 per cento delle quote), dalle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza (50 per cento), e dal gruppo di concessionarie autostradali (20 per cento) «Società delle Autostrade Serenissima Spa», «Autostrade per l'Italia Spa», «Autovie Venete Spa» e «A4 Holding Spa») - «un'informativa antimafia interdittiva inerente la Società Sigma Sas di Piromallo Stefania, ditta alla quale la Castaldo Spa aveva subappaltato parte dei lavori della bretella». Successivamente "Sigma Sas" ha "presentato un ricorso al Tar del Veneto" contro la revoca del subappalto da parte di "Veneto Strade"»;


«Sigma Sas di Piromallo Stefania» è una società costituita il 2 marzo 1992 con sede legale in via Catalani n. 31 a Roma e capitale sociale di 51.645 euro così suddiviso: Giuseppe Sodano (25.822 euro, di cui il 10 per cento con pegno di proprietà a favore di Raffaele Iossa), Carolina Trocchia (25.306 euro) e Stefania Piromallo (516,46 euro);


sempre dagli organi di stampa («La Repubblica», edizione dell'11 maggio 2010) si apprende dell'esecuzione da parte della Guardia di finanza di quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per «bancarotta fraudolenta» nei confronti di «Giuseppe Sodano e Francesco Beneduce, amministratore di fatto e legale rappresentante dell'Isola Costruzioni generali Srl [con sede in via del Ristoro n. 15 a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) NdT.], Carlo Solari, amministratore della Socome Società costruzioni meridionali Srl, e Domenico Maurielli, amministratore unico della Costruzioni generali Socome Italia Spa. L'indagine ha preso avvio dalla sentenza di fallimento emessa nell'aprile del 2008 (...) tutti i beni della Socome, con passivo per 14 milioni di euro, erano stati trasferiti alla società L'Isola»;


Giuseppe Sodano, socio della «Sigma sas», e destinatario dei provvedimenti di cui sopra, risulta socio al 98 per cento della srl «L'isola costruzioni generali», con sede a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), società sottoposta a sequestro preventivo da parte del tribunale di Napoli e da anni soggetta ad amministrazione giudiziaria;


al di là dell'aspetto amministrativo della vicenda riguardante la realizzazione della strada tra Padova ed Abano, attualmente al vaglio del Tar del Veneto, il provvedimento interdittivo antimafia della prefettura di Roma nei confronti di una società a cui è stata affidata - in subbapalto - l'esecuzione di parte dei lavori di un'opera pubblica conferma - oltre ai limiti dell'attuale legislazione sugli appalti - i ripetuti allarmi lanciati dall'interrogante circa la presenza in Veneto di amministratori, imprenditori o società coinvolti in reati economici e finanziari, talvolta in relazione con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata di stampo mafioso;


l'interrogante sottolinea, in particolare, il grave rischio - confermato dalle Relazioni semestrali del Ministero dell'interno al Parlamento sulle attività della Direzione Investigativa Antimafia - che con la crisi economica le organizzazioni criminali mafiose riescano a inserirsi facilmente nel tessuto economico del territorio, partecipando, più o meno indirettamente, agli appalti di opere pubbliche, oppure collocando referenti di fiducia nei Consigli di amministrazione di aziende in fase pre o postfallimentare -:


se il Ministro sia al corrente dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare, anche al fine di prevenire e contrastare la presenza di soggetti e di imprese destinatari di provvedimenti interdittivi antimafia o comunque coinvolti in attività criminali di tipo economico e finanziario. (4-19469)