ZAMPA e LENZI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
la legge istitutiva dei Centri di identificazione ed espulsione, varata durante l'ultimo Governo Berlusconi, allunga a 18 mesi i tempi di permanenza. Già nel corso della sua visita in Italia, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Muiznieks, ha denunciato queste strutture come «violazione dei diritti umani»;
in questi giorni le interroganti insieme alla senatrice Ghedini, all'assessore al walfare del comune di Bologna, Amelia Frascaroli, e alla garante dei detenuti, Elisabetta Lagana, si sono recate in visita presso il Centro di identificazione ed espulsione di Bologna, che presenta una situazione drammatica. A parere delle interroganti né la dignità umana né i diritti delle persone sono rispettate all'interno di queste strutture;
il centro di identificazione ed espulsione di via Mattei a Bologna versa in uno stato di totale degrado nonché di abbandono considerato il peggioramento significativo delle condizioni strutturali, igienico-sanitarie e di gestione complessiva della struttura. I trattenuti vivono in condizioni non accettabili: mancano anche le cose più semplici, la sporcizia resta per terra, ci sono malati che sembrano sedati e fissano il muro nelle celle; ci sono sieropositivi che rischiano la propria salute e mettono a rischio quella degli altri; c'è una donna con l'hiv, madre di tre bambini, che non può restare li dentro malata com'è;
anche l'Unione europea proprio in questi giorni ha criticato fortemente il nostro paese sulle condizioni dei nostri Centri di identificazione ed espulsione e delle nostre prigioni;
la prefettura di Bologna, dietro sollecitazione del Garante dei detenuti e delle interroganti ha effettuato immediati interventi, fermo restando che alcune delle carenze rilevate sono di tipo strutturale -:
quali iniziative intenda intraprendere a tutela delle persone trattenute nel Centro di identificazione ed espulsione di Bologna;
se non reputi necessario creare all'interno della struttura un osservatorio permanente per vigilare in modo attento e costante circa le condizioni igienico-sanitarie e di gestione. (4-19461)