ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19438

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19438
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il quotidiano metropolisweb.it ha informato in data 19 gennaio 2013 sullo stato lavoro della caserma di Ercolano (Napoli);

nel servizio a firma di Ciro Formisano si legge: «La maledizione della caserma, per Ercolano, non è più solo una questione di atti, ricorsi, sentenze o varianti. Da oggi, o meglio dal 4 gennaio 2013 - data di approvazione della delibera di giunta relativa al "diverso utilizzo della somma residua" del vecchio mutuo acceso dal comune per trasformare le stanze dell'ex clinica Cataldo in uffici comunali - quella del presidio di legalità di Ercolano si è trasformata in una vicenda puramente economica, il cui peso rischia di ricadere sulle tasche dei cittadini. La storia inizia l'8 aprile del 2011, quando viene affidato l'appalto per i lavori di edificazione della caserma alla ditta "Consorzio Cooperative Costruzioni" di Bologna, con un ribasso del 38,8 per cento, pari a poco più di 1,5 milioni di euro, rispetto ai 3 milioni e spiccioli dell'importo a base d'asta. Causa una serie di interventi aggiuntivi, la variante progettuale elaborata dall'impresa aggiudicataria su sollecitazioni di carabinieri e Comune, però, porta alla lievitazione dei costi rispetto alla cifra così come determinata dal completamento della procedura di gara. Costi che, attraverso la delibera approvata in giunta lo scorso 4 gennaio, sono stati fissati in oltre 1,2 milioni di euro. Con lo stesso atto, poi, è stata stabilita dalla squadra di governo cittadino, l'articolazione dell'intervento in due lotti all'interno dei quali sono stati ridistribuiti i costi generati dalla variante progettuale. Tradotto, causa una serie di variazioni in corsa sul progetto volute dall'Arma, la caserma costerà oltre 1 milione di euro in più rispetto all'offerta presentata, per il progetto iniziale, dall'impresa aggiudicatrice»;

cifra soggetta a variazioni a ribasso, visto che il secondo lotto dei lavori - la cui previsione lorda di spesa è quantificata in 700.000 euro - dovrà essere affidato attraverso una gara d'appalto. Il primo lotto, invece, è già stato affidato - come legge consente - all'impresa che aveva vinto la gara, ma con una maggiorazione, rispetto agli 1,5 milioni dell'offerta del 19,14 per cento: in numeri 280mila euro in più rispetto al contenuto della busta aperta l'8 aprile 2011;

dall'atto, inoltre, emerge che «pur rimanendo immutato il costo complessivo dell'opera - per un importo pari a poco più di 3 milioni di euro - variano, fondamentalmente le linee di finanziamento per la realizzazione del progetto». Ovvero, se prima era possibile finanziare tutto con Fondi Europei Sviluppo Regionale, adesso una quota parte di circa 1,2 milioni di euro è a totale carico delle casse comunali, mediante il diverso utilizzo di un mutuo precedentemente contratto e riferito alla ristrutturazione dell'ex clinica Cataldo per la destinazione ad uffici comunali. Soldi che saranno chiamati a pagare i cittadini, i veri contraenti del mutuo fantasma - l'opera per la quale era stato acceso non è mai iniziata-utilizzato come garanzia per la caserma. Una spesa supplementare che il Comune spera di «recuperare» attraverso la «possibile rimodulazione, previa intesa con la commissione tecnica regionale, del programma Più Europa» -:

di quali notizie si disponga circa i fatti esposti e quali iniziative di competenza si intendano assumere.(4-19438)