ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19429

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 22/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19429
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

a Pompei nell'anno 2012 sono calati gli ingressi al sito archeologico degli scavi più noti al mondo;

la notizia è stata data dal quotidiano metropolisweb.it in data 17 gennaio 2013;

nel 2012 sono diminuiti i turisti nei cinque siti del sistema archeologico vesuviano che, complessivamente, perdono 48.264 ingressi, pari ad un calo dell'1,75 per cento. Ma non per tutti è andata poi tanto male: se Pompei (0,7 per cento) e Oplonti (-3,6 per cento) perdono terreno, Stabia, Boscoreale ed Ercolano possono ritenersi soddisfatte, perché chiudono l'anno con il segno positivo: rispettivamente, +3,85 per cento +3,3 per cento e +0,7 per cento;

Pompei nel 2012 ha perso 16mila turisti, pari ad un calo dello 0,7 per cento. Gli ingressi dell'ultimo anno sono stati 2.336.188 contro i 2.352.189 del 2011 (anche se rispetto a due anni fa la situazione è migliorata dell'1 per cento). Quello che si nota subito è che certamente il calo di visitatori a Pompei non ha assunto proporzioni preoccupanti e si spiega soprattutto con motivi legati alla non favorevole congiuntura economica. Tuttavia va a sommarsi a tutte le problematiche - già brevemente esposte - che sempre più spesso finiscono per vanificare gli sforzi di promozione e valorizzazione del sito archeologico pompeiano. Crolli di domus antiche (almeno 4 quelli che hanno avuto eco sulla stampa nell'ultimo anno), inchieste giudiziarie su appalti e restauri, spazi (come il Teatro Grande o l'Anfiteatro) che ormai non vengono più utilizzati da anni per la promozione di eventi, le indagini sulla vicenda-amianto e, per finire, le lungaggini burocratiche nel decollo vero e proprio del «Grande Progetto Pompei»: tutte concause che probabilmente, ognuna per la sua parte, hanno contribuito a indebolire l'immagine di Pompei tra le principali mete turistiche -:

quali misure intenda promuovere il Ministro in merito ai fatti esposti in premessa se intenda intervenire con misure urgenti per rilanciare l'area archeologica pompeiana o sbloccare i fondi/progetti assegnatile. (4-19429)