Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-19400
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739
BARBATO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
Agrorinasce cura 58 progetti di recupero di beni confiscati alla camorra;
attualmente sfiorerebbe la bancarotta come risulta da notizie di stampa del 15 gennaio 2013, (www.corriere.it) a firma di Antonio Castaldo;
tale struttura rischia la chiusura a causa dei crediti non riscossi dai comuni dell'aversano;
a Caserta i beni confiscati alle organizzazioni criminali sono 8. Si tratta di cinque fabbricati, un terreno agricolo e due abitazioni;
l'azione di confisca dei beni delle organizzazioni criminali dal 1996 avviene grazie alla legge Pio La Torre;
il sito dell'Agenzia dei beni confiscati e sequestrati conta ad oggi 12.670 beni passati dalle mafie al patrimonio dello Stato. La Campania ne ha 1.877, ed è la seconda regione dopo la Sicilia, inarrivabile a quota 5.420. Come risulta anche dalle citate notizie di stampa, «con i principali boss in carcere, gli imperi economici criminali si sono ridotti a poche sparute proprietà o ad aziende ormai ripulite dalla terza generazione. I figli dei figli, ormai integrati nel tessuto economico, investono all'estero. E in qualche caso puntano a tornare in possesso dei «beni di famiglia», sottratti dallo Stato perché ritenuti proventi di attività criminali. L'unico modo per fermare l'avanzata delle nuove generazioni è dimostrare che dal letame della camorra è possibile far nascere i fiori di una stagione di legalità. Cioè riportare sul mercato, a beneficio della società, aziende e immobili realizzati con il denaro mafioso» -:
di quali informazioni disponga il ministro in relazione ai fatti esposti in premessa in particolare sul futuro di Agrorinasce e quali misure intenda assumere a tutela della sua funzione. (4-19400)