ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 739 del 22/01/2013
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/01/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 18/01/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19377
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 22 gennaio 2013, seduta n.739

BARBATO. -
Al Ministro per la coesione territoriale, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

in data 5 gennaio 2013 il sito d'informazione corriere.it ed. Napoli a firma di Paolo Cuozzo riferisce che a Bagnoli (Napoli) starebbe per nascere il «Turtle point», ovvero una struttura di ricovero per tartarughe marine;

manca la bretella di collegamento tra l'asse viario, che dal pontile nord porta alla Porta del Parco e l'ingresso del Turtle Point;

la struttura doveva essere inaugurata nel mese di settembre 2012, e lo spazio espositivo sul tema del mare ha sede in uno dei 16 siti di archeologia industriale presenti nell'area di Bagnoli. Si tratta di un edificio a tre bicchieri e di uno a sei, recuperati allo scopo di dar vita ad un centro per il ricovero, la degenza e la riabilitazione delle tartarughe marine, affidata per convenzione alla stazione zoologica Anton Dohrn, e ad un'area espositiva sui temi del mare. Il Turtle Point sorge nell'ex impianto trattamento acqua (Tna): la struttura sarà gestita in collaborazione con la stazione zoologica «Anton Dohrn», che attualmente ha una sede provvisoria sempre nell'area di proprietà della Bagnolifutura dove circa 30 mila visitatori - prevalentemente, ragazzi delle scuole - si recano a guardare le tartarughe marine. «Sono la prima, con la mia struttura, a subire le conseguenze di questi ritardi», racconta la responsabile scientifica della stazione zoologica, Flegra Bencivenga. «Fu mia - sottolineava sul Corriere del Mezzogiorno - l'idea di costruire in quel luogo un centro per l'ospedalizzazione delle tartarughe marine e un acquario con sei vasche». I lavori sono oramai completati da più di un anno. «Noi, nel 2004, siamo ospitati gratuitamente in un prefabbricato a pochi metri dal Turtle Point, intanto il proprietario ha deciso di vendere il suolo sul quale insiste la nostra struttura»;

avere il «Turtle Point» per la stazione zoologica Dohrn è di fatto una necessità, ma senza gli allacci dell'energia elettrica, dell'acqua e le autorizzazioni, non può essere operativa;

serve infine la strada per arrivare al tartarugario;

il cantiere fu inaugurato nell'aprile 2007, l'obiettivo era: dar vita a un centro di riabilitazione delle tartarughe marine con funzioni scientifico-didattico e di sede espositiva. I lavori si sono conclusi il 5 marzo 2011, dieci mesi fa, e la struttura è stata solo recentemente collaudata. Struttura che non è costata poco. Al netto dell'iva, ha avuto un costo di 12,1 milioni di euro, di cui 8,7 milioni finanziati dalla regione Campania con fondi Por 2000/2006 e 2007/2013, interamente erogati alla Bagnolifutura. I lavori hanno riguardato un restauro all'interno dell'edificio, dove sono stati realizzati spazi per la ricerca e l'ospedalizzazione della tartarughe, al piano terra, e un percorso di visita che comprende anche una vasca tunnel al primo piano. Nelle vasche dell'acquario sono previste numerose specie, oltre alle tartarughe Caretta Caretta, mentre nei laboratori, posti a piano terra, si lavorerà per la loro cura. Sono a disposizione degli utenti servizi diversi, quali una sala conferenze, un bookshop ed un bar;

la Bagnolifutura avrebbe pure avviato una ricerca di mercato per individuare soggetti cui affidare la gestione di quest'acquario tematico, degli spazi annessi e delle aree esterne. Qualche mese fa ha fatto un sopralluogo nell'area anche un rappresentante della «Costa» che ha in gestione il famoso acquario di Genova, ma finora non c'è nulla di definito per la destinazione di una struttura che, a occhio e croce, necessita di circa un milione di euro l'anno per la gestione. In realtà - riferisce sempre il corrieredelmezzogiorno.it - si cerca un operatore economico che abbia specifiche competenze tecniche ed organizzative adeguate all'insieme di servizi di intrattenimento e commerciali da gestire: le aree da affidare in gestione sono circa 14 mila metri quadri costituite da spazi esterni, dall'intera struttura denominata edificio a 3 bicchieri e dagli spazi dell'edificio a 6 bicchieri, esclusa, però, la parte di ospedalizzazione e di cura che è affidata per convenzione alla stazione zoologica Anton Dohrn;

stando all'articolo, infine, il Ministro Barca giudicherebbe l'opera «improduttiva» al pari delle scuderia di Villa Fiorita e del Regio tratture della provincia di Benevento in quanto «sprechi di fondi europei» (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it);

la struttura non potrà essere aperta al pubblico finché non sarà finita la strada di accesso, che è un'altra delle opere pubbliche in corso nell'area di Bagnoli, sospesa per il congelamento dei fondi regionali -:

di quali notizie dispongano i Ministri interrogati e quali iniziative di competenza si intendano assumere a fronte dei fondi già impiegati nell'opera che, rischiano così di essere vanificati, completando a questo punto l'opera e impiegando le strette risorse necessarie e non superflue eventualmente sotto la guida di un osservatore nominato dai dicasteri menzionati. (4-19377)