BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
il futuro dei lavoratori di Promuovi Italia Spa, agenzia di assistenza tecnica che opera presso la presidenza del Consiglio dei ministri è a rischio;
l'agenzia in seguito alla spending review, ha ceduto, a titolo gratuito, il suo ramo di «Assistenza tecnica al Ministero dello sviluppo economico (MISE)» all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia S.p.A);
dopo l'individuazione dei criteri di cessione del ramo d'azienda che occupa attualmente 175 addetti, le trattative in corso tra Invitalia (ex Sviluppo Italia) e Promuovi Italia, avrebbero dovuto chiudersi per legge entro il 13 novembre 2012, con l'avallo del Ministero dello sviluppo economico e della presidenza del Consiglio dei ministri. Un comunicato del Ministero dello sviluppo economico del 3 ottobre scorso annunciava ai sindacati che entro il 13 novembre sarebbe stato sottoscritto un accordo privatistico, previsto dalla stessa spending review, con «l'individuazione delle attività, dei beni e del personale oggetto del trasferimento»;
Nidil denuncia che «nulla invece è stato più comunicato in merito a tale accordo, al punto che la società Invitalia, rifiutando il 3 dicembre di incontrare i rappresentanti dei lavoratori coinvolti, li ha rimandati a un "futuro incontro che potrà essere concertato tra le parti non appena il quadro di riferimento sarà definito e sufficientemente chiaro". Da allora si è creata una situazione di totale stallo che rischia di condurre alla messa in liquidazione dell'intera struttura di Promuovi Italia. Un evento che avrebbe conseguenze per il futuro dei 250 lavoratori in forza all'agenzie e per quello delle 130 persone già mandate a casa, le quali vedrebbero sfumare ogni probabilità di un ricollocamento nei progetti di politiche attive del lavoro, la cui riattivazione è legata alla chiusura dell'operazione di cessione del ramo Ministero dello sviluppo economico. I sindacati chiedono con forza alla Presidenza del Consiglio e al Ministro per lo sviluppo economico di attivarsi con la massima urgenza per sbloccare la cessione ad Invitalia, salvaguardando in tal modo la vita di un'azienda sana e il futuro dei suoi lavoratori» -:
se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, quali iniziative intenda assumere per dare soluzione agli stessi. (4-19337)