ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19302

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19302
presentata da
GABRIELE TOCCAFONDI
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

TOCCAFONDI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

si apprende da notizie di stampa che nel periodo compreso fra la primavera e l'estate del 2008 due nuclei familiari residenti in via P. Fanfani a Firenze, area prospiciente il cantiere dell'alta velocità, nella zona del Sodo, hanno conseguito numerosi danni alle loro abitazioni a seguito delle prime opere di scavo TAV che hanno comportato il prosciugamento della falda acquifera con il conseguente cedimento del terreno sottostante l'immobile;

quando sono iniziati i lavori nel 2008 a causa dell'aumento delle vibrazioni sarebbero apparse per la prima volta delle piccole crepe all'interno degli appartamenti che, dall'inizio 2009, si sarebbero trasformate in delle vere e proprie fessure;

in seguito a questi eventi i componenti dei due nuclei familiari hanno ritenuto opportuno prendere contatti con la sede fiorentina di Ferrovie dello Stato s.p.a. al fine di segnalare l'accaduto;

a seguito di tale segnalazione la società ferroviaria predisponeva il sopralluogo di una equipe di tecnici e, nel successivo mese di aprile sono stati redatti i testimoniali di Stato numeri 1 e 2 a mezzo dei quali, il tecnico incaricato descriveva lo stato dei luoghi alla data del 14 aprile 2009;

questi testimoniali sono stati predisposti solo a causa delle rimostranze dei due nuclei familiari dato che non erano stati pianificati al momento dell'inizio dei lavori. Una volta redatti però, i testimoniali, non furono sottoscritti perché ai cittadini non venne consentito di verbalizzare il fatto che i lavori, che avevano causato i danni alle loro abitazioni, erano iniziati nei primi mesi del 2008;

dal momento del sopralluogo sopra descritto la situazione è ulteriormente peggiorata; sono comparse infatti nuove crepe e quelle esistenti si sono notevolmente allargate tanto da determinare, in alcuni casi, il distacco dell'intonaco. Dal giugno del 2009 è iniziata un'attività di monitoraggio prima mensile poi settimanale sia delle crepe che della faglia acquifera. Questo monitoraggio è tuttora in corso ma, invece che essere eseguito come dovrebbe, dall'Osservatorio ambientale nodo AV Firenze viene effettuato da una società privata su committenza di Rete ferroviaria italiana;

anche per quanto riguarda le vibrazioni percepite all'interno dell'immobile ci sono da segnalare alcune anomalie dato che l'indagine in merito, che avrebbe dovuto essere svolta dall'ARPAT quale agenzia a ciò preposta dall'Osservatorio ambientale, è stata invece eseguita da alcuni tecnici incaricati dall'ente ferroviario. Inoltre i relativi risultati, che avrebbero dovuto essere messi a disposizione dei diretti interessati, non sono stati ancora resi pubblici nonostante le reiterate richieste in tal senso;

nel mese di novembre del 2010 i due nuclei familiari hanno commissionato una perizia tecnica a un geologo e a un'ingegnere, dalla quale è emerso che le fessure nei muri e nei solai che si sono manifestate nelle loro abitazioni, e che sono tuttora in corso di evoluzione, sono una diretta conseguenza delle opere di scavo eseguite all'interno della sede ferroviaria prospiciente l'immobile danneggiato che si trova a valle dell'opera di scavalco secondo il flusso di falda. Sempre secondo la perizia quanto accaduto, inoltre, non era solo prevedibile ma addirittura previsto e accettato come verificabile;

nell'esprimere giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto per la realizzazione del dispositivo infrastrutturale dello scavalco ferroviario preposto dal Italferr. s.p.a. (V.I.A. - valutazione di impatto ambientale) il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare tramite decreto n. 649 del 23 giugno 2005 subordinò l'attuazione del progetto alla «elaborazione di un modello di simulazione degli effetti mitigativi indotti dalla soluzione progettuale nei confronti della circolazione delle acque sotterranee». Al fine di «garantire la continuità della circolazione idrica sotterranea in fase di realizzazione ed a opera ultimata (...) devono essere effettuati specifici monitoraggi». Qualora, dai suddetti monitoraggi, fosse emersa una alterazione dei flussi di falda, gli esecutori del progetto avrebbero dovuto individuare «specifiche misure di mitigazione da sottoporre all'approvazione degli organismi competenti e dell'osservatorio ambientale». Non solo, sempre secondo le prescrizioni imposte dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, preventivamente all'inizio di quei lavori che avessero potuto interferire con il regolare flusso delle acque sotterranee, il proponente (Italferr s.p.a.) avrebbe dovuto predisporre «il rilievo delle condizioni statico/strutturali degli edifici che si trovano a monte ed a valle dell'opera nel senso del flusso di falda»;

come indicato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (decreto n. 649 del 23 giugno 2005), tali monitoraggi sarebbero dovuti iniziare ben prima dell'inizio dei lavori e durante gli stessi ad opera dell'osservatorio ambientale;

questi rilievi, come precedentemente descritto in riferimento agli immobili dei due nuclei familiari, si sono verificati solo successivamente l'inizio dei lavori e su richiesta dei cittadini che avevano subito i danneggiamenti;

i monitoraggi, così come il testimoniale di stato, sono stati effettuati solo su richiesta dei due nuclei familiari;

in occasione del primo sopralluogo, era presente il segretario dell'assessore fiorentino Massimo Mattei e la dottoressa Tanini, geologo del comune, la cui relazione, non è mai stata consegnata ai diretti interessati;

a distanza di quattro anni niente è stato ancora fatto per riparare quanto subito dai due nuclei familiari -:

se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e quali iniziative intenda assumere per far luce su questa vicenda.(4-19302)