ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19286

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 738 del 21/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 21/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 21/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19286
presentata da
FRANCESCO BARBATO
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

il 13 gennaio del 2011, presso la propria officina di san Giorgio a Cremano (Napoli) veniva ucciso Vincenzo Liguori padre della cronista del Mattino, Mary;

l'uomo fu raggiunto da un proiettile vagante mentre era al lavoro davanti alla sua officina;

il 13 gennaio 2011, per l'omicidio, sono state fermate dai carabinieri di Torre Annunziata tre persone, due sono del clan camorristico «Mazzarella»; il terzo è il capo del clan dei «Troia»;

il clan dei Mazzarella è attivo nella zona orientale di Napoli mentre il gruppo dei «Troia», nato da una scissione dal clan Abate, è attivo a San Giorgio a Cremano;

individuati dai carabinieri nel corso di indagini coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli;

decisivo per le indagini il pentimento di un componente del gruppo che sparò quel giorno. Fu lui a indicare l'obiettivo ai killer, ruolo che nel gergo criminale viene definito dello «specchiettista», e a fornire, con le sue rivelazioni, una svolta alle indagini;

Vincenzo Liguori è caduto in un agguato in cui doveva morire soltanto Luigi Formicola, vero obiettivo dei sicari. E, invece, i morti furono due. La decisione di collaborare, ha spiegato Gallo, è stata dettata da «un fatto di coscienza»: «Doveva essere un omicidio, ma poi ne sono successi due... Nessuno voleva ucciderlo il meccanico, là è capitata una disgrazia» (articolo di repubblica.it a firma di Stella Cervasio dal titolo: «Innocente ucciso a San Giorgio a Cremano»);

sbagliarono mira, uccisero un innocente, spezzarono la vita di un'intera famiglia onesta ed il delitto sarebbe rimasto senza risposta per circa un anno;

i fatti esposti sono ad avviso dell'interrogante gravissimi e dimostrano lo stato di recrudescenza ed efferatezza che domina gli ambienti della criminalità napoletana in questo momento -:

quali misure si intendano assumere a fronte di questa ed altre morti di innocenti avvenute negli ultimi due anni a Napoli e provincia, agguati che hanno visto cadere nel regolamento dei conti anche persone che non c'entravano affatto e si pensi pure, andando indietro negli anni, alla povera Silvia Ruotolo. (4-19286)