ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19269

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 737 del 20/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 20/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19269
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

la riforma dei vertici approvata nel lontano 1997 ed attuata con il decreto del Presidente della Repubblica 556 del 25 ottobre 1999, prevede la nomina con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa, delle cariche di vertice militari con rango di capo di stato maggiore della difesa, di capo di stato maggiore di Forza armata, segretario generale della Difesa, comandanti generali di carabinieri e Guardia di finanza;

in tutti i casi, il requisito indispensabile è il grado di generale di Corpo d'armata e gradi corrispondenti in servizio permanente;

in particolare, nelle Forze armate e Corpi armati ad ordinamento militare, la carriera è garantita democraticamente da criteri di meritocrazia dalle varie commissioni di avanzamento fin dai ruoli più bassi. Infatti, l'articolo 8 del decreto legislativo n. 490 del 1997 recita, al comma 1: «per l'avanzamento al grado superiore l'ufficiale deve possedere i requisiti fisici, morali, di carattere, intellettuale, di cultura, professionali, necessari per bene adempiere le funzioni del nuovo grado. Aver disimpegnato bene le funzioni del proprio grado è condizione indispensabile, ma non sufficiente, per l'avanzamento al grado superiore». Prosegue al comma 2 «per l'avanzamento ai vari gradi di generale o di ammiraglio i requisiti di cui al comma 1 debbono essere posseduti in modo eminente, in relazione alle funzioni di alto comando o di alta direzione da esercitare nel nuovo grado»;

pochi giorni or sono il Consiglio dei ministri ha deliberato le nomine dei capi di Stato Maggiore dell'Aeronautica, della Marina e della Difesa nelle persone rispettivamente del generale di squadra aerea Preziosa, ammiraglio di squadra Giuseppe de Giorgi e l'ammiraglio di squadra Luigi Binelli Mantelli;

riguardo alle caratteristiche personali e professionali dell'ammiraglio Binelli sono da rilevare in particolare alcuni aspetti critici del suo agire nell'ultimo anno: il Ministro Terzi il 13 marzo 2012 riferiva al Senato riguardo alla nota vicenda del trattenimento dei nostri marò in India, che in seguito alla richiesta «del Centro di coordinamento per la sicurezza in mare di Bombay, (...) il Comandante della Lexie, acquisita l'autorizzazione dell'armatore, decideva di dirigere in porto e il Comandante della squadra navale (...) non avanzava obiezioni (...) non avendo nessun motivo di sospetto». All'epoca dei fatti il comandante della squadra navale era proprio l'ammiraglio Binelli che dopo una decina di giorni circa, assumeva l'incarico di capo di stato maggiore della Marina; al simposio della Marina militare svoltosi a Venezia il 17 ottobre 2012 lo stesso Binelli annunciava, ad avviso dell'interrogante sempre ingenuamente, il prossimo rientro dei due militari per Natale, cosa che probabilmente non avverrà prima di tre mesi. Lo stesso Binelli è inoltre colui che si è distinto, nonostante la sua carica istituzionale di capo di stato maggiore della Marina, per aver dato gli onori alla X MAS, così come si evince dall'articolo apparso sull'Unità in data 26 ottobre 2012;

per quanto sopra evidenziato, risultano, quindi, comportamenti a giudizio dell'interrogante quantomeno ingenui e superficiali durante la recente carriera dell'ammiraglio Binelli. In quanto comandante in capo della squadra navale, nel mese di febbraio non ha, quindi, dimostrato, secondo l'interrogante, di essere all'altezza di valutare la possibilità di un raggiro da parte di uno Stato indiano come il Kerala. In quanto primo responsabile, degli interventi militari di anti-pirateria (in quanto i nuclei militari di protezione mantengono una dipendenza della difesa facente capo a CINCNAV, ubicata a Santa Rosa - Roma), avrebbe dovuto almeno conoscere la nota conflittualità fra i pescatori del Kerala con lo Stato dello Sri Lanka, oltre che le allora imminenti votazioni politiche. Ingenuità e superficialità ancor più dimostrate, nel momento in cui non risultano ci fossero, e ci siano ancora, accordi bilaterali con l'India per l'attività anti-pirateria dei nostri militari sulle navi mercantili. Tutto ciò nonostante avesse avuto qualche ora per riflettere e nonostante nell'area a circa ottanta miglia risulterebbe ci fosse la presenza di una fregata della Marina militare dotata di elicotteri. Ingenuità e superficialità riconfermate, come sopra scritto, nell'accogliere con onore presso i suoi uffici la X MAS. L'ammiraglio Binelli, che appare all'interrogante dai comportamenti oggettivamente ingenui e superficiali, presto sarà al comando operativo di tutte le Forze armate italiane;

riguardo all'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, comandante in capo della squadra navale, l'interrogante con atto n. 4-17954 evidenziava che il comando di nave Mimbelli aveva dato direttive scritte che, quando l'ammiraglio De Giorgi era in sede a Taranto, bisognava essere pronti in qualsiasi momento per rendergli gli onori e, tra l'altro era necessario «in tenuta di rappresentanza servire mandorle tostate e spumante/champagne». Ciò oltre ad altre discutibili puntualizzazioni che facevano chiaramente dedurre che non era un fatto estemporaneo e di spontanea iniziativa del comandante in II della nave, ma quello che all'interrogante appare un «modus vivendi» del De Giorgi. Alle richieste di annullare tali ordini, oltre che semplicemente trasferire l'ammiraglio De Giorgi ad altra destinazione non operativa, il Ministro di Paola rispondeva in data 23 novembre 2012 (a giudizio dell'interrogante in maniera insoddisfacente), che l'iniziativa era esclusivamente del Comando di bordo che ha interpretato in motu proprio i dettagli di ospitalità a bordo della propria nave;

lo stesso interrogante con l'atto 4-18812 sottolineava l'atteggiamento evasivo da parte del Ministro nella suddetta risposta. In quest'ultima interrogazione si evidenziava, infatti, che già dal 25 ottobre 2012, su siti internet è stata pubblicata una foto che riprendeva il De Giorgi sull'aletta di plancia, in un contesto operativo e con mare mosso. Nonostante l'indubbia e delicata attività operativa di navi militari armate, che era in atto al momento della foto, l'ammiraglio, vestito alla «top gun», era intento a sorseggiare champagne e ad assaggiare tartine e pizzette che gli venivano portate con vassoi da due probabili militari in abbigliamento da cameriere. Per non parlare della mancanza di sicurezza sul lavoro, che tale sfarzoso servizio comportasse;

l'ammiraglio De Giorgi, quindi, è stato comunque nominato capo di stato maggiore della Marina militare, nonostante i suoi atteggiamenti, che appaiono all'interrogante, sfarzosi ed imprudenti, siano stati confermati addirittura con una foto che dimostra secondo l'interrogante un'abitudine di vita effimera e un oggettivo mancato ascendente nei confronti degli equipaggi, ampiamente deducibili dai blog e siti internet -:

quali siano le ragioni ed i criteri che hanno ispirato la nomina a capo di stato maggiore della difesa dell'ammiraglio Binelli;

quali siano le ragioni e i criteri per i quali, l'ammiraglio De Giorgi è stato nominato capo di stato maggiore di una Forza armata, nonostante quello che all'interrogante appare il carattere sfarzoso ed imprudente espresso, atteggiamenti tra l'altro che sono contrari ai requisiti predominanti di morale e di cultura che i generali devono avere per avanzare di grado;

se non si intendano assumere iniziative volte a un ripensamento alle nomine effettuate, prorogando l'attuale Capo di Stato maggiore della Difesa e della Marina, anche in considerazione del fatto che l'attuale Governo è prossimo alle dimissioni in modo da lasciare tali decisioni al nuovo Governo che avrà la fiducia del nuovo Parlamento.(4-19269)