ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 737 del 20/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: LAINATI GIORGIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 20/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 20/12/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19264
presentata da
GIORGIO LAINATI
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737

LAINATI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

il Ministero degli affari esteri ha indetto un concorso per esami a sei posti di dirigente di seconda fascia dell'area della promozione culturale, con decreto ministeriale n. 154-bis del 27 marzo 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale «Concorsi ed esami» n. 25 del 30 marzo 2012;

i dirigenti di seconda fascia della promozione culturale verranno destinati, dopo un periodo di servizio alla Farnesina, a dirigere importanti istituti italiani di cultura all'estero;

i criteri e le linee guida per la nomina dei direttori di istituto italiano di cultura sono chiaramente indicati nella legge 22 dicembre 1990, n. 401, nonché nel decreto 449-bis del 28 giugno 2007 a firma dell'ambasciatore Gherardo La Francesca. Criteri che si riassumono qui di seguito: «professionalità acquisita; specifiche competenze e attitudini professionali, desumibili anche da precedenti esperienze nella gestione di eventi culturali e dalla conoscenza di particolari lingue ed aree geografiche; esperienza maturata nella gestione di un Istituto, con particolare riguardo all'utilizzo delle risorse umane e finanziarie, rilevabile - in quest'ultimo caso - anche attraverso l'analisi dei bilanci relativi ai precorsi incarichi; capacità dimostrata nel reperimento di risorse finanziarie derivanti da servizi resi all'utenza ed eventuali sponsorizzazioni»;

va ribadita inoltre l'importanza che la stessa amministrazione degli affari esteri attribuisce all'esperienza nella gestione diretta dei corsi di lingua e cultura italiana, finalità degli istituti di cultura nonché preziosa fonte di autofinanziamento per i medesimi;

va ricordato altresì che il Ministro interrogato, in occasione dell'ultima tornata di nomine a direttore di istituto di cultura «per chiara fama», ha richiamato l'importanza dei suddetti criteri e linee guida, soffermandosi in particolare sulla capacità di attrarre le necessarie risorse finanziarie grazie alla collaborazione con il privato e a forti collegamenti con i diversi settori della società locale; e sulla capacità di gestire strutture complesse quali sono gli Istituti Italiani di Cultura;

consta all'interrogante che:

a) la graduatoria finale è formata da soli 8 nominativi, tra vincitori e idonei, mentre i concorrenti erano in numero di 150 circa;

b) gran parte dei direttori e degli addetti culturali di ruolo del Ministero degli affari esteri - i più esperti e, si presume, i più preparati - non sono stati ammessi agli orali, benché il loro operato fosse stato valutato come eccellente dall'amministrazione stessa;

c) alcuni fra i vincitori e gli idonei non hanno mai diretto un Istituto italiano di cultura, né hanno esperienza comprovata nella gestione dei corsi di lingua italiana;

è evidente, ad avviso dell'interrogante, la discrasia tra criteri mediante i quali l'amministrazione degli affari esteri nomina, e successivamente valuta, i direttori di istituti italiani di cultura e i criteri scelti dalla commissione d'esame, benché quest'ultima, presieduta da un ambasciatore a riposo, fosse emanazione dell'amministrazione stessa -:

quali criteri abbia adottato la Commissione d'esame del concorso in questione nel valutare i candidati;

quali siano state le modalità di nomina dei componenti della commissione d'esame e quali siano i loro titoli professionali e culturali, nonché le modalità di valutazione delle prove, in particolare quella di lingua inglese;

quali approfondimenti il Ministro intenda promuovere per tutelare la professionalità dei direttori e addetti culturali di ruolo del Ministero degli affari esteri affinché non venga declassato il profilo professionale di molti istituti italiani di cultura all'estero. (4-19264)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-19264
presentata da
LAINATI Giorgio

  Risposta. — Come noto, nei giorni 4, 5 e 6 settembre 2012 si sono svolte le prove scritte del concorso per esami a sei posti di dirigente di seconda fascia dell'area della promozione culturale, per il quale alla fine delle giornate d'esame si è constatata la presenza di 141 candidati effettivi.
  Le prove scritte consistevano in tre elaborati: il primo, inteso ad accertare la conoscenza del candidato del patrimonio culturale italiano; il secondo, degli aspetti gestionali connessi alla programmazione culturale all'estero degli istituti italiani di cultura e delle attività istituzionali del Ministero degli affari esteri; il terzo, della lingua inglese.
  Le prove orali consistevano in un colloquio mirante ad accertare la preparazione e la professionalità del candidato, la sua attitudine all'espletamento delle funzioni dirigenziali nonché la sua conoscenza delle problematiche degli istituti italiani di cultura all'estero. Per le prove orali, oltre alle materie citate per le prove scritte, il candidato era tenuto a dimostrare la sua preparazione su altre materie (tra cui ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri e politiche comunitarie in ambito culturale) nonché a superare una prova di conoscenza a livello avanzato di un'ulteriore lingua straniera a scelta tra francese, spagnolo, tedesco, russo, portoghese ed arabo.
  Si è trattato quindi di prove d'esame selettive e peculiari, richiedenti al contempo un alto livello culturale, comprovate capacità manageriali e la conoscenza delle lingue straniere (inglese
in primis): in breve, delle prove d'esame mirate ad accertate la specifica attitudine dei candidati a svolgere le importanti funzioni della dirigenza per l'area della promozione culturale nell'amministrazione degli affari esteri.
  Non sorprende, quindi, che alla fine delle sessioni di correzione delle prove scritte da parte della Commissione esaminatrice, il numero di ammessi alle prove orali si sia ridotto sino ad 8 candidati (il 6,5 per cento circa dei partecipanti).
  La peculiarità e la complessità del concorso hanno contribuito a generare una naturale selezione dei partecipanti che ha fatto risaltare le capacità proprio di coloro che hanno gravitato a vario titolo nella sfera professionale, legata alla promozione culturale e linguistica del Ministero degli affari esteri: candidati che, quindi, riunivano in sé tutte le caratteristiche richieste per aspirare ad un posto da dirigente dell'area culturale. Tra gli otto ammessi alle prove orali è riscontrabile, praticamente in tutti, una comprovata esperienza nell'ambito della promozione culturale e/o linguistica all'interno di istituti di cultura italiani all'estero (segnatamente Stoccolma, Praga, Madrid, Tirana, Haifa) nonché esperienza nel settore della promozione commerciale e/o culturale al Ministero (direzione generale per la promozione del sistema Paese) o all'estero (consolato generale di Mumbai).
  Come noto, per corrispondere ad esigenze imperative di imparzialità e trasparenza delle procedura concorsuali, i criteri di valutazione delle commissioni esaminatrici di norma sono esplicitati prima dell'inizio delle prove d'esame, e riportati in modo dettagliato nei verbali redatti dalla commissione stessa.
  Nel caso in parola, la Commissione esaminatrice con verbale n. 1 del 3 settembre 2012 ha dettagliatamente specificato i parametri valutativi sia per la correzione delle prove scritte che delle prove orali, individuando per entrambe i punteggi numerici (in centesimi) da attribuire e le relative fasce di valutazione di appartenenza. Tale verbale – come del resto tutti i verbali della commissione e gli atti del concorso è pubblico e disponibile ad istanza di qualsivoglia portatore di interesse legittimo.
  Per le modalità di nomina della commissione esaminatrice (articolo 6 del bando di concorso) sono stati scrupolosamente seguiti i dettami prestabiliti dall'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 272 del 2004 (norme regolamentari che disciplinano l'accesso alla qualifica i dirigente nelle pubbliche amministrazioni).
  Nel caso specifico del commissario di lingua inglese, trattasi di «esperto di comprovata qualificazione» (articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 272), corrispondente a professore associato per l'insegnamento di lingue e letteratura angloamericane presso l'Università di Roma Tre.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriStaffan de Mistura.