ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19260

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 737 del 20/12/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/07619
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 20/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/12/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19260
presentata da
ROBERTO MORASSUT
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737

MORASSUT e META. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

RFI ha avviato studi e progetti per realizzare un nuovo tratto ferroviario tra la stazione di Roma-Casilina e il tratto della linea Roma-Formia che traccia il confine tra il IX ed il X Municipio del comune di Roma;

tale opera si renderebbe necessaria ai fini di un migliore smistamento del traffico merci e passeggeri che per il tratto suddetto si svolge oggi su unico binario imponendo sempre più complesse azioni di gestione e segnalamento con inevitabili conseguenze sulla sicurezza dei convogli e sui tempi delle percorrenze; il progetto dell'opera ha messo in luce un forte impatto sui preziosi sistemi ambientali e sulle preesistenze archeologiche site nella zone di Tor Fiscale e del Mandrione e ricomprese nel sistema archeologico-naturalistico del Parco dell'Appia e del Parco degli Acquedotti;

le aree interessate dai nuovi tracciati appartengono in larga parte ad RFI ed alla proprietà comunale per quelle porzioni di parco pubblico già citate di larga fruizione da parte di migliaia di cittadini dei municipi romani interessati, gestite da strutture cooperative sociali o direttamente da associazioni di cittadini che da anni si battono per la loro valorizzazione e che solo da poco tempo dopo anni di mobilitazione hanno ottenuto preziosi risultati recuperando aree agricole, di verde pubblico, casali antichi e percorsi archeologici che rappresentano un patrimonio assoluto di valore inestimabile;

il progetto suddetto produce un impatto notevole anche sull'abitato avvicinando tracciati ferroviari nazionali al limite dell'abitato lungo tutto il tratto Mandrione-Tor Fiscale ed imponendo in alcuni casi espropri e abbattimenti di unità immobiliari private abitate da svariate famiglie;

il Ministero per i beni e le attività culturali ha dato via libera alle sopraintendenze di Stato per autorizzare i primi sondaggi archeologici per realizzare i tracciati aggiuntivi e paralleli al tratto suddetto della Roma-Formia;

le popolazioni locali chiedono una piena conoscenza preliminare e partecipativa alle scelte finali tali da salvaguardare il patrimonio di aree, di beni, di insediamenti civili e di paesaggio di una delle zone archeologiche più importanti dell'intero pianeta;

l'ente regionale parco dell'Appia Antica ha nettamente e formalmente respinto tale progetto adducendo motivazioni sostenute da autorevoli esperti (professor Tamburrino) incaricati di esaminare cause ed impatto di tale opera che viene considerata di enorme danno ambientale non risanabile neanche con tutte le prescrizioni immaginabili dal momento che la linea di divisione esistente sul territorio già segnata dall'attuale ferrovia verrebbe rafforzata da questa nuova bretella a doppio binario che viaggiando in quota (circa 6 metri) per innestarsi sulla Roma-Formia altezza Tor Fiscale), annienta tutte le aspettative da anni e sino ad oggi auspicate dai cittadini, circa l'interramento dell'esistente tratto ferroviario;

il Parco degli Acquedotti è il parco archeologico urbano più grande d'Europa con i suoi 240 ettari ricompresi integralmente nel più vasto Parco dell'Appia riconosciuto - quest'ultimo - per larghe porzioni patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO -:

quali siano i tempi e lo stato di avanzamento delle procedure approvative del progetto di realizzazione della nuova tratta ferroviaria tra la stazione ferroviaria Roma-Casilina e il tracciato della Roma-Formia in premessa identificato;

se intenda assumere iniziative presso Rete ferroviaria italiana per interrompere il percorso di definizione ed approvazione dei progetti e di avviare una fase di concertazione con il territorio e con i municipi VI, IX e X del comune di Roma per studiare una soluzione non invasiva e rispettosa dei beni comuni e delle popolazioni locali;

se intenda assumere iniziative presso Rete ferroviaria italiana perché sia riconsiderato il progetto tenendo conto delle indicazioni del nuovo piano regolatore generale vigente di Roma e in modo particolare della necessità - da quest'ultimo evidenziata nei suoi documenti cartografici e allegati di mobilità - di risolvere il problema, cui risponderebbe il progetto RFI, nel quadro complessivo del progetto urbano San Lorenzo-Tuscolano e print di Tor Fiscale preservando le risorse ed i beni comuni sopra menzionati. (4-19260)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-19260 presentata da
ROBERTO MORASSUT

Risposta. - L'intervento relativo al collegamento a doppio binario tra la stazione di Roma Casilina e la linea Roma-Formia rientra nell'ambito del potenziamento degli impianti del nodo di Roma, finalizzato ad eliminare le intersezioni dei flussi di traffico nell'impianto di Roma Casilina tra le due linee Roma-Napoli, via Cassino e via Formia, separando il traffico merci da quello viaggiatori, con conseguente miglioramento, soprattutto delle relazioni con Ciampino.
L'intervento - che ha uno sviluppo di circa 2.000 metri - prevede il collegamento tra la linea «indipendente merci» e la linea per Formia, mediante un nuovo tracciato che parte in affiancamento ai binari per Cassino e Formia, attraversa i territori dei municipi VI, IX e X e si riconnette tramite un bivio alla linea per Formia.
Sulla base del progetto definitivo, completato nel 2007, l'intervento è stimato in circa 34,0 milioni di euro di cui 18,2 milioni di euro per opere e 15,8 milioni di euro per espropri.
Tale progetto, il 12 agosto 2008, è stato trasmesso preliminarmente all'ente parco regionale dell'Appia Antica, che, in data 12 maggio 2009, ha espresso parere negativo.
Il 21 luglio 2009, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha richiesto al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, informandone la regione Lazio, la provincia ed il comune di Roma, la verifica di assoggettabilità alla procedura VIA; successivamente, in data 19 luglio 2010, la stessa RFI ha trasmesso lo studio di fattibilità sulle possibili soluzioni alternative con tracciato interrato mentre, in data 2 novembre 2010, ha inviato le proprie controdeduzioni avverso il citato parere negativo espresso dell'Ente Parco.
Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attraverso la commissione tecnica VIA/VAS, ha emesso, il 16 dicembre 2010, il parere favorevole n. 610 con prescrizioni. Tuttavia, con successiva determinazione direttoriale n. 3880 del 18 febbraio 2011, ha concluso la verifica di assoggettabilità, ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo n. 152 del 2006, con l'esclusione dall'assoggettamento alla procedura di VIA del progetto in esame, ferma restando l'ottemperanza delle prescrizioni contenute nel citato parere n. 610.
Inoltre, giova ricordare, come riferito dall'interrogante, che la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma ha autorizzato, in data 2 aprile 2010, il progetto, presentato l'11 marzo 2010, di indagini archeologiche preventive su sedime di proprietà delle ferrovie.
Pertanto, agli esiti della suindicata procedura di VIA, sono state concordate con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici le indagini archeologiche preventive sulle aree oggetto dell'intervento.
L'occupazione temporanea delle aree per l'esecuzione delle indagini è avvenuta ai sensi dell'articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001, con autorizzazione di accesso emessa con decreto di Rete Ferroviaria Italiana n. 1 del 27 marzo 2012. Le indagini, affidate da Italferr alla Samoa Restauri Srl, hanno avuto inizio il 18 aprile 2012 e, il successivo 23 maggio 2012, al confine tra i municipi X e VI (in prossimità di via dei Lentuli) si sono avute reazioni da parte di cittadini, che hanno tentato di bloccare il cantiere. Il 24 maggio 2012, Italferr ha informato i commissariati di zona ed i municipi competenti. La protesta dei cittadini è proseguita, ostacolando la prosecuzione dei lavori.
Il 13 giugno 2012, il comitato «3NO», costituitosi a seguito dell'avvio delle relative indagini, ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana la partecipazione all'assemblea pubblica del successivo 15 giugno; nel corso di tale incontro, cui hanno preso parte anche i municipi interessati, Rete Ferroviaria Italiana/Italferr hanno illustrato il progetto ed invitato i cittadini ad effettuare le proprie osservazioni ai municipi competenti.
Rete ferroviaria italiana ha inoltre riferito che il progetto definitivo potrà essere portato all'esame della Conferenza di Servizi, che si prevede di svolgere entro la primavera 2013, ma solo dopo che saranno state eseguite le indagini archeologiche prescritte dal Ministero dell'ambiente e concordate con la soprintendenza, al fine di verificarne preliminarmente la fattibilità.
Si evidenzia, in merito, che il 20 giugno 2012, Roma capitale - dipartimento X - ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana di sospendere le attività archeologiche nelle aree verdi occupate temporaneamente, nonché di liberare le stesse aree dai mezzi di cantiere; conseguentemente, le indagini archeologiche preventive, condotte sotto la direzione scientifica della soprintendenza di Roma, sono state interrotte con comunicazione delle ferrovie dello Stato del 16 luglio 2012. Al riguardo, il Ministero per i beni e le attività culturali ha comunicato che nessuna documentazione scientifica in proposito è stata quindi consegnata.
A tutt'oggi, i lavori inerenti le indagini geognostiche ed archeologiche sono ancora ferme, come richiesto dal comune di Roma.
Da ultimo, segnalo che il 13 settembre 2012 il gruppo consiliare dei verdi della regione Lazio ha avanzato richiesta di riesame e di annullamento della citata determinazione direttoriale n. 3880 del 18 febbraio 2011, nonché del parere n. 610 del 16 dicembre 2010 della commissione tecnica VIA/VAS.
Tale richiesta è stata inoltrata alla predetta commissione tecnica per le verifiche di competenza.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.