ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19255

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 737 del 20/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 20/12/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19255
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737

DI STANISLAO. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

le organizzazioni umanitarie hanno avvertito che più di 2 milioni di persone in Afghanistan, sono a rischio freddo, malattie e malnutrizione questo inverno, ed hanno invitato ad accrescere gli sforzi per aiutare le famiglie vulnerabili a prepararsi per il freddo nel corso dei prossimi mesi;

le condizioni meteorologiche estreme in Afghanistan hanno un enorme impatto sulle persone e sui loro mezzi di sussistenza. Le comunità più povere, e donne e bambini, sono i più colpiti;

quest'anno, i preparativi sono in corso per aiutare le famiglie afghane ad affrontare le dure condizioni invernali. All'inizio di questo mese, il Programma alimentare mondiale (PAM) e Agenzia rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) hanno lanciato un programma di fornitura di cibo e forniture invernali a più di 2.000 famiglie in Afghanistan nelle province di Kunduz, Baghlan, Badakhshan e Takhar;

a Kabul, che ospita circa 30.000 sfollati che vivono nei campi e insediamenti informali, agenzie delle Nazioni Unite ed i partner stanno distribuendo cibo, carburante compresi legna da ardere e carbone, vestiti, teli impermeabili, coperte e medicine;

centinaia di famiglie vivono per lo più in tende di fortuna, senza molta protezione contro il duro inverno. Senza alcuna fonte di reddito, la maggior parte delle persone dipendono dagli aiuti umanitari;

è stato recentemente approvato un accordo di lungo partenariato con l'Afghanistan che mira a promuovere lo sviluppo di un partenariato di lungo periodo per il cui tramite realizzare il rafforzamento delle relazioni bilaterali, anche nel contesto delle future relazioni del Paese asiatico con le organizzazioni internazionali di cui l'Italia è parte e rappresenta una cornice unitaria atta a mettere a sistema i vari filoni di collaborazione già esistenti richiamando accordi firmati e ratificati -:

se il Governo intenda intervenire, in maniera maggiore e più incisiva, con le iniziative di cooperazione allo sviluppo in Afghanistan, aumentando le risorse e sottraendole dalle spese militari, sostenere le associazioni umanitarie che operano sul territorio e adoperarsi per aiutare concretamente migliaia di persone in condizioni disagiate e che rischiano la vita a causa delle gravi e pesanti condizioni meteorologiche previste da qui a breve. (4-19255)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-19255
presentata da
DI STANISLAO Augusto

  Risposta. — L'Afghanistan rappresenta ormai da anni un Paese di primaria importanza per la cooperazione italiana. Esso, già tra i principali destinatari degli aiuti dell'Italia ai sensi delle linee guida della cooperazione per il triennio 2012-2014, è stato confermato quale paese prioritario per la cooperazione in Asia nelle linee guida 2013-2015, approvate il 19 dicembre 2012, da parte del comitato direzionale.
  La cooperazione italiana continuerà pertanto ad impegnarsi – assieme alla comunità internazionale – in Afghanistan, nella convinzione che l'azione civile e di cooperazione allo sviluppo sia indispensabile per la crescita sostenibile e autonoma del Paese e per far fronte agli ancora alti indici di povertà e all'instabilità che lo caratterizzano.
  In particolare, la cooperazione italiana intende intervenire a favore delle popolazioni del Paese proseguendo nell'impegno a sostenere l'autorità del Governo afghano nella fase di graduale passaggio di responsabilità per la sicurezza, lo sviluppo e la
governance, promuovendo l'accesso allo sviluppo socio-economico della popolazione in modo sostenibile. In occasione della Conferenza di Tokyo sull'Afghanistan tenutasi l'8 luglio 2012, la comunità internazionale ha anche assunto l'impegno di canalizzare una quota crescente dei contributi attraverso il bilancio e/o i programmi nazionali afghani, per favorirne la sostenibilità e promuovere un miglioramento della capacità di investimento delle autorità locali sul territorio. Per tale motivo è importante sostenere tale investimento, sia in termini finanziari (principalmente attraverso i programmi nazionali: l’Afghanistan reconstruction trust fund e i programmi di governance) che in termini di assistenza tecnica e monitoraggio. Anche nel 2013, come per l'anno precedente, ci si dovrà concentrare nella provincia di Herat, comprendendo anche le aree in fase di transizione nel sostegno dello sviluppo rurale, nel miglioramento del reddito, delle infrastrutture e dell'accesso rurale attraverso i programmi afghani.
  Nelle iniziative si terrà ovviamente conto dei settori prioritari indicati dall'accordo di partenariato firmato nel gennaio del 2012 (
governante/rule of law, infrastrutture, sviluppo rurale/agricoltura) e degli ambiti trasversali e settori d'impegno citati dall'accordo (gender, sanità, patrimonio culturale).
  Infine, a valere sui fondi del decreto missioni 2012, sono stati già accreditati presso l'ambasciata d'Italia a Kabul fondi per 2.190.000 euro per interventi umanitari da realizzare, prevalentemente attraverso organizzazioni non governative italiane, in favore delle popolazioni vulnerabili, soprattutto nella provincia di Herat, mentre ulteriori 570 mila euro saranno a breve accreditati. Peraltro, per quanto riguarda i fondi assegnati dal decreto missioni 2013 recentemente approvato, si prevede di destinare all'Afghanistan la parte prevalente del finanziamento di 15 milioni di euro previsto all'articolo 5 del decreto.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriStaffan de Mistura.