ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 735 del 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIBIINO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
ARMOSINO MARIA TERESA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
CASERO LUIGI POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
CASSINELLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
CERONI REMIGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
CESARO LUIGI POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
COSENZA GIULIA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
DISTASO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
FORMICHELLA NICOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
GARAGNANI FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
GIRO FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
LA LOGGIA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
LANDOLFI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
LISI UGO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
MINARDO ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
MISURACA DORE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
NIZZI SETTIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
PALMIERI ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
PAPA ALFONSO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/12/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19161
presentata da
VINCENZO GIBIINO
martedì 18 dicembre 2012, seduta n.735

GIBIINO, GIOACCHINO ALFANO, ARMOSINO, BELLOTTI, BERNARDO, CASERO, CASSINELLI, CERONI, CESARO, CICCIOLI, COSENZA, DE CORATO, DEL TENNO, DISTASO, VINCENZO ANTONIO FONTANA, FORMICHELLA, FUCCI, GARAGNANI, GAROFALO, GIRO, LA LOGGIA, LANDOLFI, LISI, MINARDO, MISURACA, NASTRI, NIZZI, NOLA, PAGANO, PALMIERI, PALUMBO, PAPA e PIANETTA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

L'Ecobonus, istituito dalla legge n. 265 del 2002, è l'incentivo nazionale diretto a tutti gli autotrasportatori che ha come obiettivo quello di sostenere le imprese a fare il miglior uso possibile delle rotte marittime;

nello specifico il bonus prevede il rimborso fino ad un massimo del 30 per cento, del prezzo pagato dalle imprese di autotrasporto che scelgono la via marittima ritenuta fondamentale in termini di decongestionamento del traffico viario e maggiormente opportuna sotto il profilo dell'impatto ambientale;

un ulteriore obiettivo della legge n. 265 è quello di incoraggiare forme di associazione tra imprese di piccole dimensioni che utilizzano in modo efficiente le alternative marittime al trasporto su gomma e a beneficiarne sono tutte le imprese di autotrasporto, compresi i consorzi temporanei o permanenti esistenti, così come le semplici associazioni di operatori del trasporto che imbarcano autocarri e autoarticolati conformemente alle norme comunitarie (accompagnati o meno dagli autisti) su navi merci (Ro-Ro e Ro-Pax);

il sistema italiano dell'Ecobonus dal 2007 al 2009 ha erogato circa 170 milioni di euro e dal rapporto stilato dalla Rete autostrade mediterranee emerge che nello stesso periodo sono state trasportate 44 milioni di tonnellate di merci;

si è calcolato peraltro che, sulla rete stradale nazionale, sono transitati 500 mila Tir in meno, con un risparmio di 411 milioni di euro in termini sociali (calo del tasso di incidentalità) ed ambientali (minore consumo energetico, decongestione del traffico stradale e riduzione delle emissioni inquinanti);

anche la Commissione europea nell'autorizzazione all'ecobonus relativamente al triennio 2007-2009 ha definito la misura una best practice in grado rispettare gli obiettivi fissati nel libro bianco del 2001 sulla politica europea dei trasporti dal quale emerge la necessità di adottare misure che armonizzano tecnica ed interoperabilità fra i diversi sistemi soprattutto se riferiti al traffico dei container;

l'interscambio marittimo nel 2011 ha generato oltre 242 miliardi di euro, il 15,3 per cento del totale del prodotto interno lordo italiano. Anche nel 2009, anno nefasto per i mercati di tutto il mondo, si sono stimati traffici per 171 miliardi di euro, l'11,3 per cento del prodotto interno lordo e nel 2010 la percentuale d'incidenza sulla ricchezza nazionale è cresciuta di nuovo attestandosi al 13,9 per cento. In buona sostanza, nel periodo 2008-2011, nonostante il nero 2009, i traffici marittimi nazionali sono aumentati complessivamente di oltre 10 miliardi di euro;

i dati Coeweb 2012 confermano gli effetti positivi dell'Ecobonus: dal 2007 al 2011 il trasporto viario è diminuito del 17,5 per cento mentre quello marittimo è aumentato del 4,3 per cento. In particolare il peso del trasporto stradale sul totale dei traffici ha subito una contrazione dell'8,9 per cento passando dal 30,9 per cento al 31,2 per cento;

tuttavia, in agosto la Commissione europea ha comunicato al Governo italiano di considerare aiuto di Stato il contributo per il trasporto combinato strada-mare relativo ai due esercizi passati e ha dato tempo all'Italia fino al 27 agosto per replicare a questi sospetti con risposte motivate;

a quanto consta agli interpellanti secondo le prime indicazioni di Bruxelles, che sembra aver rigettato in toto giustificazioni delle autorità italiane, gli eco bonus sarebbero da considerarsi a tutti gli effetti aiuti di Stato e in quanto tali in contrasto con la normativa comunitaria;

il 5 ottobre 2012, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, la Commissione ha ribadito l'illiceità del contributo finanziario concesso agli autotrasportatori per imbarcare i propri veicoli sulle navi o meglio lo ha ritenuto lecito solo per il triennio 2007-2009;

la Commissione ha inoltre affermato che dopo il 2009 il flusso di trasferimento dalla strada al mare doveva camminare da solo, anzi bisognava garantire un quantitativo di tratte analogo a quello del triennio in cui l'ecobonus era stato erogato. Andare oltre il triennio senza aver rispettato anche l'aspetto quantitativo costituirebbe un aiuto di Stato e, pertanto, l'erogazione degli eco bonus relativi agli anni 2010 e 2011 viene messa in discussione;

le mancate erogazioni arrecano ingenti danni economici a tutte quelle imprese che, credendo nella validità del progetto, avevano optato per la modalità di trasporto marittimo e a farne letteralmente le «spese» sono le aziende meno strutturate, per le quali il rimborso dell'Ecobonus rappresenta almeno il 30 per cento dei propri bilanci;

la decisione della Commissione europea di non erogare le somme stanziate per le annualità pregresse sta mettendo in ginocchio soprattutto le 700 imprese siciliane, che certe delle sovvenzioni hanno continuato ad investire in Autostrade del mare. Si tratta di imprese che hanno creduto nel progetto eco bonus e lo hanno condiviso nella consapevolezza, inoltre, che il sistema viario della propria regione, versa in condizioni pessime e che il trasporto marittimo rappresenta di conseguenza un «passaggio obbligato» per lo sviluppo economico del territorio -:

quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare affinché l'unione europea consenta l'erogazione degli incentivi 2010-2011, tenuto conto, per di più, che i mezzi pesanti che abitualmente utilizzano le «Autostrade del mare» sono 1.500.000 e che esiste la concreta possibilità di incrementare del 50 per cento il trasporto marittimo a tutto vantaggio dell'economia e senza costi aggiuntivi;

se il Governo, nell'ipotesi di un inasprimento delle posizioni dell'Unione europea, intenda ricorrere ad altre forme di incentivi a favore delle imprese di autotrasporto anche per il triennio 2012-2014, affinché il trasporto marittimo faccia da traino per l'economia italiana in quanto volano di internazionalizzazione, investimenti infrastrutturali, di occupazione e crescita del prodotto interno lordo. (4-19161)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-19161 presentata da
VINCENZO GIBIINO

Risposta. - Come si è avuto modo di sottolineare nel corso di una recente seduta di question time in aula Camera, il Governo pone la massima attenzione all'esigenza di potenziare le modalità di trasporto alternative a quella stradale anche attraverso la previsione di specifici incentivi.
Come è noto, gli incentivi agli autotrasportatori per l'utilizzo delle vie del mare - «ecobonus» configurano un aiuto di Stato, inizialmente autorizzato per un triennio dalla Commissione europea.
Scaduto il triennio riferito ai viaggi su rotta marittima alternativa alla strada, 2007- 2009, e definite le risorse per il 2010, l'Italia ha richiesto alla Commissione europea la proroga dell'aiuto per gli anni 2010 e 2011, motivata dalla necessità di consentire il consolidamento della nuova modalità di trasporto intermodale, nella situazione di crisi economica in atto, che ha avuto gravi ripercussioni sulla produzione e quindi sul trasporto, con particolare riferimento alle modalità meno flessibili.
Nonostante in una fase iniziale gli uffici della commissione avessero dimostrato apertura nei confronti della proroga, si sono susseguite richieste di chiarimenti e informazioni supplementari. Da ultimo, la DG concorrenza della commissione europea ha fatto sapere che, nonostante i pareri favorevoli dei diversi uffici, il servizio giuridico della Commissione considererebbe non ammissibile la proroga in quanto inizialmente autorizzata per un solo triennio.
La Commissione europea, pur non emanando direttamente una decisione sfavorevole, il 25 luglio 2012 ha aperto una procedura di indagine formale. La decisione comunitaria è stata quindi pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea n. C 301 del 5 ottobre 2012 con invito a presentare osservazioni a norma del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
L'amministrazione ha già fornito, in data 8 agosto 2012, le proprie controdeduzioni ed ha anche avanzato la richiesta di limitare l'autorizzazione al solo anno 2010, nell'ambito dell'importo complessivo già autorizzato dalla commissione.
Allo stato attuale gli uffici tecnici della commissione sembrerebbero orientati ad autorizzare almeno l'erogazione dell'ecobonus a valere sui viaggi su rotta marittima effettuati dagli autotrasportatori nell'anno 2010, mentre permangono ancora alcune perplessità a livello generale della DG concorrenza.
In ordine alle risorse da dedicare per il futuro al settore giova ricordare che l'articolo 23 del decreto legge n. 95 del 2012, e relativa legge di conversione, ha stanziato a favore del comparto risorse pari a 400 milioni di euro per l'anno 2013.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.