ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 735 del 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GASBARRA ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19113
presentata da
ENRICO GASBARRA
martedì 18 dicembre 2012, seduta n.735

GASBARRA e CAUSI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:

Roma e il Lazio in questi ultimi tre anni hanno visto la pressione fiscale più alta d'Italia grazie alle politiche messe in campo dai Governi che guidano la capitale e la regione Lazio;

si registra la totale assenza di politiche di concertazione e di politiche anti-crisi per riaccendere il motore di un'area che è più grande dell'Irlanda;

va tenuto conto del fardello del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione e in particolare dei crediti che circa 14.700 imprese vantano con Roma Capitale e con la regione Lazio per una stima complessiva pari a 10 miliardi di euro;

il rivoluzionario decreto (n. 95 del 2012), convertito, con modificazioni dalla legge n. 135 del 2012 messo in campo dal Governo Monti, è stato completamente disatteso;

accolto con entusiasmo dal Pd e dalle altre forze di minoranza, il progetto di ridare ossigeno alle imprese creditrici con le amministrazioni pubbliche, attraverso la certificazione e quindi la compensazione delle loro esposizioni, e riaccendere così il motore di un sistema produttivo come quello «romano», fino pochissimi anni fa a quattro ruote motrici e ridotto oggi ad essere trainato dai fondi della cassa integrazione cresciuta del 327 per cento, è rimasto lettera morta;

il sistema produttivo del Lazio in cui la disoccupazione regionale (+11 per cento) ha superato per la prima volta il dato nazionale; Roma è prima in Italia nel 2012 per numero dei protesti; il saldo del numero di imprese del terzo trimestre è il peggiore dal Dopoguerra;

Roma Capitale ha portato ogni tariffa comunale al livello massimo, così da conquistare il primo posto tra le città d'Italia per carico fiscale su ogni cittadino (in media 3.042 euro) così come sulle imprese, in particolare le medio-piccole;

alcuni importanti gruppi imprenditoriali romani sono stati ceduti a capitali stranieri, con un vero e proprio boom dal 2010, mentre il Lazio e la capitale hanno perso posizioni per la presenza di grandi holding internazionali, fondamentali per creare occupazione: nel 2008 la percentuale di addetti impiegati in multinazionali straniere con base a Roma era del 8 per cento sul totale degli occupati;

nel 2012 il valore è sceso al 6 per cento;

il Consiglio dei ministri ha recepito la direttiva «late payments» dell'Unione europea 2011/7, che da gennaio 2013 prevede il pagamento entro 30 o al massimo 60 giorni;

il progetto di «sbloccare i crediti» era ed è fondamentale, un'innovazione positiva che ha portato camera di commercio e quindi Abi e Ministero dell'economia e delle finanze a sottoscrivere un protocollo per tutelare e creare corsie preferenziali al sistema crediti/debiti delle imprese;

nel 2011 l'indebitamento della sola regione Lazio è cresciuto del 7,36 per cento, arrivando a 11,08 miliardi di euro. Verso i fornitori è di 7,6 miliardi di euro (+11,5 per cento);

l'amministrazione regionale ha una media di pagamento pari a 420 giorni, le aziende sanitarie superano i 240, mentre Roma Capitale si ferma a quota 400 giorni;

a causa di questi patologici ritardi e delle difficoltà del sistema bancario, il dato relativo al 38 per cento di imprese fallite nel 2011, a Roma e nel Lazio, ha avuto come causa principale proprio l'esposizione verso la pubblica amministrazione -:

di quali dati disponga il Governo sullo stato di attuazione del decreto-legge n. 95 del 2012 e se intenda promuovere un monitoraggio sui ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni nelle diverse realtà territoriali, incluse la regione Lazio e Roma Capitale dove si rischia di far morire l'economia e i sacrifici di migliaia di piccoli e medi imprenditori; quali iniziative urgenti di competenza si intendano assumere, in collaborazione con le regioni e gli enti locali, per risolvere più efficacemente la questione dei ritardi di pagamento. (4-19113)