ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19105

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 735 del 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19105
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 18 dicembre 2012, seduta n.735

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

in Italia nel 1898 uno dei primi café chantant è stato il Salone Margherita di Roma noto anche come il locale del «Bagaglino» che, ispirandosi ai corrispondenti locali francesi ne importò le principali vedettes. Poco dopo approdarono comici e primedonne nostrane, bellissime cantanti e ballerine, nuove chanteuses non più d'importazione;

la svolta arriva nel 1965. A Milano era nato il Derby, un cabaret di ispirazione francese che vide il debutto di Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Lino Toffolo, Bruno Lauzi e tanti altri. Ma la battaglia fu stravinta da Il Bagaglino un cabaret nato per iniziativa di un gruppetto di giornalisti romani;

Mario Castellacci era appunto uno del gruppetto: trenta entusiasti sostenitori alla prima riunione, solo sei più un musicista al via diedero origine a quello che diventerà il più famoso cabaret d'Italia. La bizzarra avventura del cabaret cambiò la vita di Mario Castellacci;

poi il Bagaglino approda allo storico Salone Margherita. Dalla cantina di Panico il cabaret si trasferiva tra gli stucchi e le specchiere di un fastoso liberty dove Ettore Petrolini aveva recitato il suo «Nerone» e cantato la filastrocca dei «salamini». E vennero, quindi, i grandi spettacoli televisivi: «Dove sta Zazzà» e «Mazzabubu». E moltissimi altri;

dal remoto debutto underground del '65 sono trascorsi quarant'anni, il tempo più o meno di due generazioni, ma la voce del Bagaglino non si è più spenta, e l'incomprensibile sigla, che pareva una bizzarria destinata ad una breve occasione, è invece diventata l'insegna di un epoca e appartiene oggi con pieno diritto alla storia del costume italiano. Se il libero spirito del Bagaglino sopravvivrà alla scomparsa di Castellacci, lo si deve al talento e all'ingegno di Pierfrancesco Pingitore, artefice inesauribile di innumerevoli spettacoli dai molteplici successi (http://www.salonemargherita.com/bagaglino.php);

in data 14 dicembre 2012 è stata diffusa la notizia da diversi organi di stampa che il raggruppamento temporaneo d'impresa formato da Colliers International Italia e Exitone, in qualità di advisor di Banca d'Italia per la vendita degli immobili di sua proprietà, comunica che le attività per la cessione del secondo lotto avranno inizio dal 16 dicembre 2012;

oggetto di questa seconda fase di dismissione sono 63 complessi immobiliari localizzati su tutto il territorio nazionale. Si tratta di ex filiali e immobili cielo-terra con una superficie totale di circa 240mila metri quadrati) il cui valore complessivo ammonta a circa 408 milioni di euro. Gli immobili saranno venduti attraverso procedura di asta pubblica. Il termine ultimo per la presentazione di un'offerta irrevocabile di acquisto è fissato al giorno 19 aprile 2013, sia per l'intero portafoglio immobiliare che per i singoli cespiti;

fra gli immobili messi in vendita c'è anche il Salone Margherita sede del teatro Il Bagaglino ad un palmo da piazza di Spagna -:

di quali notizie dispongano i Ministri interrogati e quali iniziative si intendano assumere a difesa di un patrimonio artistico che potrebbe correre il rischio di andare disperso. (4-19105)