CALLEGARI, BITONCI, FORCOLIN, GIDONI e FABI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
il delicato equilibrio creatosi nei secoli nella laguna di Venezia è vitale per l'esistenza della stessa e della città di Venezia, tanto che la stessa Repubblica Serenissima, individuando da subito tale priorità, è riuscita a mantenere, anche attraverso mirati interventi idrogeologici in terraferma, durevole e stabile un ecosistema unico al mondo;
nel corso degli anni, purtroppo, a seguito anche dell'aumento esponenziale dell'utilizzo delle imbarcazioni a motore che stanno mettendo a repentaglio elementi fondamentali per l'equilibrio della laguna, come le barene, si è intensificato il fenomeno dell'acqua alta;
nei secoli passati, le maree a Venezia si stima superassero una volta ogni cinque anni il cordolo in pietra d'Istria che protegge le case dalla salsedine, mentre quest'oggi, in alcune zone della città, il cordolo è sommerso anche 40 volte l'anno, così che gli edifici non hanno più difesa contro il degrado;
il 1
o novembre 2012, la città di Venezia è stata colpita a più riprese dal fenomeno dell'alta marea, con notevoli disagi per i cittadini veneziani, i turisti, e, soprattutto, causando notevoli danni agli edifici storici della città il cui deturpamento è una grave perdita, in ragione della sua millenaria storia e del suo patrimonio culturale, per tutta l'umanità -:
se, in ragione dell'eccezionalità della marea verificatasi a Venezia i primi giorni di novembre 2012, non ritenga opportuno assumere iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di sostenere e contribuire economicamente ai danni subiti dagli edifici storici della città.
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