ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: CORSINI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 13/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 13/12/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19058
presentata da
PAOLO CORSINI
giovedì 13 dicembre 2012, seduta n.734

CORSINI e ZAMPA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

l'interesse del mondo imprenditoriale e, più in generale del nostro Paese, per il mercato cinese, sia per quanto riguarda gli aspetti economici che i flussi turistici è in continua crescita;

in conseguenza di questo accresciuto interesse per la Cina è aumentata in maniera esponenziale la domanda ed il rilascio di visti d'ingresso per l'Italia, sia turistici sia d'affari da parte dei cinesi;

nell'attività di rilascio dei visti le rappresentanze diplomatico-consolari in Cina si avvalgono della collaborazione, in qualità di società di outsourcing, della fondazione Italia-Cina, del cui comitato strategico è componente anche l'Ambasciatore italiano, Attilio Massimo Iannucci;

a quanto consta agli interroganti, la citata fondazione ha all'interno dell'ambasciata di Pechino una propria stabile postazione in cui operano regolarmente 3 sue unità -:

in che modo si concili l'attività all'interno dell'ambasciata dei dipendenti della fondazione Italia-Cina, con il rispetto dell'articolo 43 del Codice comunitario dei visti, il quale prevede che i fornitori esterni di servizi non debbano avere, in alcun caso, accesso al VIS, riservato esclusivamente al personale di ruolo appositamente abilitato, così come riservati sono l'esame delle domande, i colloqui e la decisione ultima sulle domande di visto;

se non possa sussistere un conflitto d'interesse tra l'incarico istituzionale dell'ambasciatore Iannucci con quello di consigliere strategico di un Istituto privato quale è la fondazione Italia-Cina, peraltro selezionata e scelta come società di outsourcing dallo stesso ambasciatore, ai sensi del comma 7 del citato articolo 43 del Codice Comunitario.(4-19058)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-19058
presentata da
CORSINI Paolo

  Risposta. — L'Ambasciata d'Italia a Pechino ha concluso un contratto con la Fondazione Italia-Cina che, a partire dal 23 febbraio del 2012 e per una validità di cinque anni, affida alla Fondazione l'esternalizzazione di alcune attività relative alla ricezione delle domande di visto. Il contratto riguarda specificamente i visti per turismo/ads (approved destination status), specifica tipologia di visto turistico prevista sulla base di un Memorandum fra l'Unione europea e l'Ente per il turismo cinese, riservato ad agenzie di viaggio accreditate. Per le altre tipologie di visto, l'Ambasciata si avvale invece della collaborazione della società visa facilitation service (vfs).
  La scelta di affidare ad una società esterna la raccolta delle pratiche per turismo/ads, che prima venivano tutte trattate direttamente in ambasciata, è legata all'esigenza di rendere maggiormente efficiente il servizio visti e consentire la trattazione di un maggior numero di pratiche, in ragione proprio dell'esponenziale e continua crescita dei flussi turistici provenienti da quel Paese.
  L'ambasciata – al pari di quanto essa stessa aveva già fatto in precedenza – ha svolto la regolare procedura di selezione, assicurando di aver affidato il servizio nei termini previsti dalla vigente normativa comunitaria e attenendosi alle indicazioni ministeriali, che si basano anche su un apposito parere dell'Avvocatura dello Stato. Dopo aver dato adeguata pubblicità dell'apertura della selezione in questione, l'ambasciata ha ricevuto manifestazioni d'interesse da parte di tre soggetti. La proposta della Fondazione è stata giudicata come la maggiormente idonea, rispetto a quelle degli altri due candidati, al raggiungimento dell'obiettivo di incrementare l'efficienza della propria sezione visti.
  In linea con quanto previsto dall'articolo 43 del codice comunitario dei visti (regolamento CE 810/2009), il contratto con la Fondazione Italia-Cina prevede che la collaborazione riguardi: attività di informazione all'utenza, fissazione degli appuntamenti, raccolta delle domande e della relativa documentazione, riscossione dei diritti consolari, riconsegna dei documenti di viaggio con il visto o con il provvedimento di diniego.
  L'ufficio consolare dell'ambasciata, inoltre, vigila con attenzione sulla correttezza dell'operato del fornitore esterno dei servizi, anche effettuando periodicamente controlli a campione nei locali della Fondazione. In linea con il codice visti, è dunque escluso il coinvolgimento del personale della Fondazione in qualsiasi parte del processo decisionale o l'accesso al sistema informazione visti. Ne deriva, di conseguenza, che le attività esternalizzate sono tenute ben distinte da quelle svolte all'interno della sede, in carico al personale dell'ufficio consolare.
  Riguardo all'ipotetico conflitto d'interesse ravvisato nella partecipazione dell'ambasciatore Iannucci al comitato strategico della Fondazione, si specifica che tale comitato – costituito nel 2008 – è composto da personale del mondo accademico, istituzionale ed imprenditoriale ed ha funzioni consultive. Nelle riunioni dello stesso comitato, l'unica delle quali è avvenuta nel 2009, quando l'ambasciatore non ne faceva ancora parte, il suo ruolo avrebbe dovuto essere quello di portare una testimonianza diretta della situazione cinese e contribuire, al pari delle altre personalità, al rafforzamento dei rapporti tra l'Italia e la Cina.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriStaffan de Mistura.