Legislatura: 16Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Primo firmatario: CORSINI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 13/12/2012
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013 DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013
CONCLUSO IL 15/03/2013
Risposta. — L'Ambasciata d'Italia a Pechino ha concluso un contratto con la Fondazione Italia-Cina che, a partire dal 23 febbraio del 2012 e per una validità di cinque anni, affida alla Fondazione l'esternalizzazione di alcune attività relative alla ricezione delle domande di visto. Il contratto riguarda specificamente i visti per turismo/ads (approved destination status), specifica tipologia di visto turistico prevista sulla base di un Memorandum fra l'Unione europea e l'Ente per il turismo cinese, riservato ad agenzie di viaggio accreditate. Per le altre tipologie di visto, l'Ambasciata si avvale invece della collaborazione della società visa facilitation service (vfs).
La scelta di affidare ad una società esterna la raccolta delle pratiche per turismo/ads, che prima venivano tutte trattate direttamente in ambasciata, è legata all'esigenza di rendere maggiormente efficiente il servizio visti e consentire la trattazione di un maggior numero di pratiche, in ragione proprio dell'esponenziale e continua crescita dei flussi turistici provenienti da quel Paese.
L'ambasciata – al pari di quanto essa stessa aveva già fatto in precedenza – ha svolto la regolare procedura di selezione, assicurando di aver affidato il servizio nei termini previsti dalla vigente normativa comunitaria e attenendosi alle indicazioni ministeriali, che si basano anche su un apposito parere dell'Avvocatura dello Stato. Dopo aver dato adeguata pubblicità dell'apertura della selezione in questione, l'ambasciata ha ricevuto manifestazioni d'interesse da parte di tre soggetti. La proposta della Fondazione è stata giudicata come la maggiormente idonea, rispetto a quelle degli altri due candidati, al raggiungimento dell'obiettivo di incrementare l'efficienza della propria sezione visti.
In linea con quanto previsto dall'articolo 43 del codice comunitario dei visti (regolamento CE 810/2009), il contratto con la Fondazione Italia-Cina prevede che la collaborazione riguardi: attività di informazione all'utenza, fissazione degli appuntamenti, raccolta delle domande e della relativa documentazione, riscossione dei diritti consolari, riconsegna dei documenti di viaggio con il visto o con il provvedimento di diniego.
L'ufficio consolare dell'ambasciata, inoltre, vigila con attenzione sulla correttezza dell'operato del fornitore esterno dei servizi, anche effettuando periodicamente controlli a campione nei locali della Fondazione. In linea con il codice visti, è dunque escluso il coinvolgimento del personale della Fondazione in qualsiasi parte del processo decisionale o l'accesso al sistema informazione visti. Ne deriva, di conseguenza, che le attività esternalizzate sono tenute ben distinte da quelle svolte all'interno della sede, in carico al personale dell'ufficio consolare.
Riguardo all'ipotetico conflitto d'interesse ravvisato nella partecipazione dell'ambasciatore Iannucci al comitato strategico della Fondazione, si specifica che tale comitato – costituito nel 2008 – è composto da personale del mondo accademico, istituzionale ed imprenditoriale ed ha funzioni consultive. Nelle riunioni dello stesso comitato, l'unica delle quali è avvenuta nel 2009, quando l'ambasciatore non ne faceva ancora parte, il suo ruolo avrebbe dovuto essere quello di portare una testimonianza diretta della situazione cinese e contribuire, al pari delle altre personalità, al rafforzamento dei rapporti tra l'Italia e la Cina.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.