ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19057

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 734 del 13/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: MONTAGNOLI ALESSANDRO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 13/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 13/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19057
presentata da
ALESSANDRO MONTAGNOLI
giovedì 13 dicembre 2012, seduta n.734

MONTAGNOLI. -
Al Ministro per la coesione territoriale.
- Per sapere - premesso che:

organi di stampa nazionale (Corriere della Sera), nello scorso giugno riportavano la notizia secondo la quale nonostante che per il periodo 2007-2013 l'Unione europea mettesse a disposizione 59,2 miliardi per le regioni, le province e i comuni italiani e che avessero presentato un progetto coerente con gli obiettivi del fondo sociale e del fondo per lo sviluppo regionale, alla fine di maggio 2012, quando alla scadenza mancava ormai solo un anno e mezzo, ne fossero stati utilizzati solo un quarto, ovvero il 25,1 per cento;

analizzando più dettagliatamente il trend degli ultimi anni, emerge altresì come alla fine del 2010, quando il programma era già partito da quattro anni, era stato impegnato solo il 10 per cento, ma che a pochi mesi dalla fine del 2012, anche in ragione del fatto che le singole regioni hanno l'abitudine di concentrare la spesa negli ultimi mesi dell'anno, Bruxelles imponeva all'Italia di arrivare alla percentuale di 35 per cento in quanto al di sotto di tale valore ogni singolo euro non speso dovrà essere restituito all'Unione europea;

così come riportato dallo stesso organo di stampa, l'aspetto paradossale è che a non impegnare tali risorse sono proprio i soggetti che ne avrebbe più bisogno, in ragione del fatto che la maggior parte dei fondi europei per l'Italia, quasi tre quarti, sono destinati alle regioni del sud, tanto che, mentre l'Emilia Romagna ne ha già usati quasi il 45 per cento, Sicilia e Campania faticano a superare il 10 per cento;

a causa dell'attuale scarsità di risorse, anche a livello europeo, è opinione diffusa che in fase di pianificazione dei lavori per il periodo 2014-2020 l'Unione europea valuterà con attenzione i Paesi che non avranno speso tutta la loro dote, penalizzando, in una logica di efficientamento, tali Paesi i quali subiranno un taglio ai fondi disponibili -:

se, alla luce del fatto che l'esercizio 2012 è quasi concluso, non ritenga opportuno precisare chiaramente quale sia stata la percentuale di utilizzo di detti fondi europei, specificando altresì tale dato per ogni singola regione, così da evidenziare quelle maggiormente efficienti e quelle, invece, che non hanno raggiunto l'obiettivo prefissato procedendo se del caso ad una diversa ripartizione di detti fondi, anche a favore delle regioni del nord colpite dalla crisi economica. (4-19057)