ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 733 del 12/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: PORTA FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/12/2012
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 12/12/2012
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 12/12/2012
NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 12/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 12/12/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19021
presentata da
FABIO PORTA
mercoledì 12 dicembre 2012, seduta n.733

PORTA, FEDI, GIANNI FARINA, GARAVINI e NARDUCCI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

nella circoscrizione consolare di Montevideo risiedono 106.000 connazionali, un livello di presenze che in altri casi è stato considerato adeguato per il riconoscimento della qualifica di consolato generale;

nell'elenco dei consolati in base alla densità anagrafica, il consolato di Montevideo è al 13o posto, mentre tra i consolati d'area occupa l'ultimo posto per le risorse umane in esso impiegate;

l'organico del consolato, infatti, può contare solo su 17 dipendenti, oltre al console, di cui solo 14 attualmente in servizio; gli impiegati che fanno servizio per il pubblico sono 10, con un rapporto tra addetti e utenza di 1 a 10.600 e obiettive ripercussioni sulla fluidità ed efficacia del servizio;

i fattori di rigidità nel futuro sono destinati ad aumentare: i riconoscimenti di cittadinanza sono numerosi e fanno crescere la collettività del 6-7 per cento all'anno; i nuovi cittadini, per altro, tendono ad appesantire i servizi consolari, ad iniziare da quello per il rilascio di passaporti, nel cui ambito i tre impiegati assegnati rilasciano circa 6.000 passaporti ogni anno;

alle attività anagrafiche si aggiungono quelle di gestione, controllo e coordinamento da parte del Consolato, dal momento che nella circoscrizione operano 4 enti assistenziali, 2 enti gestori per la promozione della lingua e cultura italiane e la scuola italiana di Montevideo;

un impegno particolare riguarda l'assistenza di 600 connazionali indigenti, nati in Italia e privi di risorse essenziali per la loro sopravvivenza, un problema che meriterebbe soluzioni più organiche rispetto a quelle consentite nell'attuale situazione;

la condizione del personale in servizio presenta tratti di seria difficoltà, a causa del sovraccarico di lavoro per il personale a contratto, della doppia imposizione fiscale cui i dipendenti sono soggetti, dell'assenza di collegamenti aerei diretti, degli standard qualitativi dell'assistenza sanitaria e del costo della vita non inferiore al livello europeo -:

se non ritenga di disporre un incremento dell'organico in servizio presso il consolato di Montevideo in considerazione delle dimensione dell'utenza e della complessità dei servizi da erogare, anche per la costante crescita della comunità italiana;

se non ritenga di disporre l'avvio delle procedure di riconoscimento del consolato di Montevideo come consolato generale per arrivare ad una soluzione che consentirebbe di fronteggiare in modo più adeguato e certo le numerose problematiche evidenziate.(4-19021)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-19021 presentata da
FABIO PORTA

Risposta. - Il personale delle aree funzionali del Ministero degli affari esteri si è ridotto di 700 unità nel periodo gennaio 2006 - dicembre 2012. L'esigenza di alimentare, con risorse in costante decremento, la funzionalità di una rete diplomatico-consolare composta da 313 uffici operativi all'estero rende estremamente difficile la possibilità di disporre incrementi di organico presso singoli uffici. Pur tuttavia, l'amministrazione ha tenuto conto del volume di lavoro del consolato a Montevideo nel programmare gli avvicendamenti di personale che lo hanno riguardato durante gli ultimi due anni. Tale consolato non ha infatti subito congelamenti di posti, a differenza della maggioranza degli uffici italiani all'estero.
In particolare, presso tale struttura oltre al console prestano servizio un totale di 7 unità di ruolo, segnatamente: una 3a area (un funzionario consolare) e sei 2a aree (un collaboratore contabile, tre collaboratori amministrativi, due assistenti amministrativi). Deve invece ancora assumere in sede un dipendente della 3a area del profilo coordinatore amministrativo consolare e sociale, al momento in servizio presso l'ambasciata a Lima che sarà destinato a Montevideo entro il primo trimestre del 2013. A seguito dell'assunzione del predetto funzionario, posto che si riuscirà a coprire dopo una vacanza di oltre 18 mesi, l'organico delle aree funzionali del consolato tornerà ad essere completo e sostanzialmente in linea con gli altri consolati operanti nell'area.
Prestano inoltre servizio attualmente presso il predetto consolato anche 9 unità a contratto, di cui una con mansioni di concetto, 6 con mansioni esecutive e due con mansioni ausiliarie. L'organico del personale a contratto del consolato di Montevideo non si discosta da quello di altri consolati operanti nei Paesi dell'area, dotati in media di 7 unità. La sede ha recentemente presentato domanda di autorizzazione all'assunzione di due unità a contratto, una delle quali in sostituzione di una impiegata in corso di cessazione. L'amministrazione degli esteri valuterà tali richieste con la massima attenzione con l'obiettivo di autorizzarle nel corso del prossimo anno.
Si segnala infine che non è al momento allo studio l'avvio delle procedure di elevazione del consolato in consolato generale, che comunque di per se non implica un aumento di organico. Ciò anche alla luce delle attuali politiche di contenimento della spesa pubblica che sconsigliano l'elevazione di uffici che, senza apportare ulteriori ottimizzazioni dei servizi consolari, determinerebbero aumenti di costo per l'erario. Esistono infatti numerosi consolati generali sulla rete dotati di un minor numero di personale. L'elevazione del rango del consolato d'Italia a consolato generale non potrebbe avvenire senza ripercussioni erariali, dal momento che il titolare di un consolato generale gode di un trattamento economico superiore. Le attuali politiche di contenimento della spesa pubblica potrebbero pertanto suggerire l'opportunità di non procedere in una tale direzione.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.