MONTAGNOLI e BITONCI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
organi di stampa locale del Veneto riportano la notizia, in questi ultime settimane, dell'aggravarsi della crisi economica nell'intera regione dove, secondo alcuni analisti, i fallimenti di aziende dall'inizio del 2009 ad oggi hanno sfondato quota 4.000, con una media di 100 cessazioni di attività al mese, ed in particolare a cominciare dall'edilizia, l'industria manifatturiera ed il commercio;
sempre secondo i dati riportati da alcune associazioni di categoria e sindacali, nei primi sei mesi del 2012 si sono aperte altre 653 nuove procedure di crisi aziendale per cessazione di attività o ristrutturazioni con drastici tagli di posti di lavoro, pari al 7,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, e che tale dato sale al 38,9 per cento se si guarda al numero di lavoratori coinvolti che passano, a livello regionale, dai 10.933 del 2011 ai 15.182 dell'anno in corso;
i dati sono oltre modo sconfortanti anche se si prende in considerazione un altro indice importante ed emblematico come quello delle ore totali di cassa integrazione, che da gennaio ad agosto sono state in Veneto 60.392.541, con un aumento complessivo dell'8 per cento rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso e una netta prevalenza del ricorso alla cassa integrazione straordinaria prevista, in particolare, per le aziende in grave difficoltà;
la situazione è particolarmente grave nella provincia di Verona, dove, a solo titolo d'esempio, in un solo sono state chiuse in un solo trimestre ben 51 aziende del settore delle costruzioni, tra i più colpiti a livello italiano dalla recessione economica -:
se non ritenga opportuno, nell'ambito delle proprie competenze, specificare chiaramente quali siano gli intendimenti sulle iniziative da adottare al fine di incentivare il rilancio delle attività e delle imprese del Veneto, e della provincia di Verona in particolare, specificando altresì gli eventuali provvedimenti finalizzati alla salvaguardia dei livelli occupazionali interessati dalla crisi. (4-19010)