ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18937

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/08572
Firmatari
Primo firmatario: BOBBA LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18937
presentata da
LUIGI BOBBA
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

BOBBA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:



si apprende dalla lettura di alcuni quotidiani che il 27 luglio 2012 si è tenuta una conferenza stampa, promossa dall'amministrazione comunale di Saluggia, a cui hanno partecipato anche esponenti delle forze politiche di opposizione e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Nel corso della conferenza stampa è stata posta la questione della scadenza della proroga per la realizzazione del deposito D2, destinato ad ospitare buona parte dei rifiuti radioattivi conservati nel sito di Saluggia;



a tale proposito si evidenzia che il permesso di costruire il deposito D2 era stato concesso, in deroga al piano regolatore, con ordinanza del Commissario delegato, generale Jean, del 13 dicembre 2005; che con successiva ordinanza del 24 febbraio 2006 venne stabilito che tale autorizzazione valesse «limitatamente alla parte necessaria allo stoccaggio dei rifiuti a bassa intensità già presenti nel sito allo stato solido»; che con nota del 28 luglio 2007 il Ministero per le attività produttive ha comunicato a Sogin, società interamente a capitale pubblico affidataria della gestione dei rifiuti radioattivi e dei relativi siti, che in data 31 dicembre 2006 era «terminato il regime emergenziale di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 febbraio 2003 e successivi» e che le attività connesse alla messa in sicurezza e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi erano dunque «rientrate nel regime ordinario previsto dalle norme di settore»; che in data 26 giugno 2009 Sogin formulava istanza di proroga per l'ultimazione dei lavori; che con provvedimento del 3 agosto 2009 il responsabile del servizio tecnico urbanistico del comune di Saluggia concedeva una proroga di 3 anni, posticipando dunque la scadenza al 2 luglio 2012; che in data 7 giugno 2012 Sogin ha inviato una nota al comune di Saluggia comunicando, relativamente ai lavori di realizzazione del deposito D2, che tali lavori sarebbero proseguiti oltre il termine del 2 luglio, fissato dallo stesso comune come inderogabile. In particolare, va sottolineato che il comune di Saluggia aveva già dichiarato ormai nulla, non essendo stati ultimati i lavori, l'autorizzazione alla costruzione di una nuova cabina elettrica contenuta in un'ordinanza dell'allora commissario straordinario di Sogin;



questo atteggiamento di Sogin, che ad oggi è supinamente subito dall'amministrazione comunale, appare del tutto incompatibile con la sua «mission» e con la sua natura societaria integralmente pubblica;



il deposito D2 non è mai stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale, e ciò sebbene la normativa europea, e in particolare la direttiva 85/337, impongano tale procedura per le strutture di immagazzinamento a lungo termine dei rifiuti radioattivi;



spetta a Ispra rilasciare l'autorizzazione ambientale allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi nel deposito D2 come in ogni altra struttura a tale scopo destinata, e che Ispra, con note del 28 maggio e del 12 giugno 2012 ha segnalato la «non conformità dei getti»;



sia le forze politiche di opposizione sia diverse associazioni, a cominciare da Legambiente, a tali dichiarazioni, hanno duramente contestato i comportamenti sostanzialmente illegittimi di Sogin e l'immobilismo mostrato su questa vicenda dal comune di Saluggia -:





se non intendano, ciascuno nell'ambito dei profili di competenza, assumere iniziative nei confronti di Sogin affinché vi siano comportamenti adeguati al ruolo e alla natura pubblica da parte della società;



se non intendano, ciascuno nell'ambito dei profili di competenza, operare affinché il deposito D2 di Saluggia sia assoggettato a procedura di valutazione di impatto ambientale;



se non intendano, ciascuno nell'ambito dei profili di competenza, appurare e rendere noto per quali quantità e tipologie di rifiuti Ispra abbia autorizzato lo stoccaggio di rifiuti radioattivi nel deposito D2 di Saluggia. (4-18937)