ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18894

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: MONTAGNOLI ALESSANDRO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 05/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18894
presentata da
ALESSANDRO MONTAGNOLI
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

MONTAGNOLI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

l'accesso alle facoltà di medicina e chirurgia delle università dello Stato italiano è disciplinato dalla legge 2 agosto 1999, n. 264;

il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 maggio 2001 stabilisce che il numero di immatricolazioni debba essere determinato sulla base della concertazione tra la regione o la provincia autonoma e le università per soddisfare, mediante l'individuazione delle strutture del servizio sanitario regionale costituenti, insieme alle università, la rete didattico-formativa, le specifiche esigenze connesse alla formazione degli specializzandi, alla formazione del personale sanitario, nonché all'accesso ai ruoli dirigenziali, tenuto conto delle esigenze della programmazione sanitaria regionale e nel rispetto delle prerogative e dei compiti dell'università;

relativamente al corso in medicina e chirurgia, l'articolo 1, del decreto ministeriale 28 giugno 2012, n. 197, ha rideterminato il numero dei posti disponibili a livello nazionale per le immatricolazioni ai corsi di laurea specialistica/magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia per gli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia in 10.173;

relativamente al corso di laurea magistrale in odontoiatria e protesi dentaria, destinati agli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia, l'articolo 1, del decreto ministeriale 28 giugno 2012, n. 198, ha determinato 931 posti;

ai sensi della suddetta normativa, l'accesso ai predetti corsi di laurea è subordinato, al superamento di un test, che solo recentemente, per l'anno accademico 2012-13, ha previsto l'aggregazione territoriale di sedi universitarie con graduatorie comuni, secondo l'ordine di punteggio dei candidati, ampliando la sperimentazione già effettuata nel precedente anno accademico;

l'accesso ai corsi di area sanitaria è sempre più difficile. Il numero programmato è diventato numero chiuso. I test sono spesso insormontabili anche per un medico dalla carriera ventennale;

duemila studenti italiani risultano iscritti ai corsi di laurea in medicina e chirurgia e odontoiatria delle università della Romania;

la motivazione principale di chi opta per l'iscrizione nelle sopracitate università straniere è quella di poter inseguire il proprio sogno professionale senza le limitazioni imposte dal numero chiuso, nonché per il vantaggio di pagare tasse universitarie meno onerose;

la programmazione dei corsi di laurea delle professioni sanitarie disposta per l'anno accademico 2012-2013 risulta insoddisfacente rispetto all'elevato numero di partecipanti, calcolati in 77 mila partecipanti ai test d'ammissione, molti dei quali si sono ripresentati per la seconda o la terza volta;

alcuni degli studenti, in maggioranza meridionali, dichiarano di voler completare il relativo corso di laurea in Romania, i cui atenei sembrano offrire strumenti e tecnologie da laboratorio e di ricerca all'avanguardia, nonché un metodo di studio teorico-pratico in grado di formare i futuri medici e odontoiatri;

ciononostante, all'interno dei Paesi dell'Unione europea, ai fini del riconoscimento del titolo di studio universitario conseguito nel settore sanitario in Romania, si deroga dal «principio di reciprocità automatica», poiché si sarebbero potuti verificare casi eclatanti di «compravendita di titoli». Al riguardo, l'università «Grigore T. Popa» di Iasi pare abbia annullato 62 titoli, ottenuti da studenti italiani, che si erano laureati senza conoscere «una sola parola di romeno»; nel 2010 il rettore dell'università «Spiru Haret» di Bucarest sarebbe stato sospeso; il Ministro dell'istruzione romeno, Ecaterina Andronescu, avrebbe dichiarato in una trasmissione televisiva, che il predetto rettore avrebbe rilasciato rispettivamente negli anni 2008 e 2009 circa 50mila diplomi;

a causa di ciò, gli studenti italiani che, superato il test, s'immatricolano, concludendo il primo anno accademico presso le università romene, avrebbero difficoltà ad essere reintegrati presso le università italiane;

da uno studio condotto dal precedente Governo Berlusconi, e relativo ad una proiezione fino al 2020, è stata rilevata una grave carenza di medici già a partire dal 2012, per effetto di pensionamenti, con «rischio di incidere sulla domanda dei medici e conseguentemente degli specialisti a livello territoriale, maggiormente aggravata dall'emigrazione degli studenti italiani all'estero;

la regolamentazione dell'accesso agli studi universitari (cioè ai gradi alti degli studi e non alla scuola dell'obbligo) che valorizzi le capacità e il merito degli aspiranti studenti, ai sensi dell'articolo 34 della Costituzione, in ogni caso non può non essere contemperata con il problema occupazionale;

detto sistema fondato sulla casualità di un test non può garantire la formazione di buoni medici od odontoiatri -:

se non ritenga opportuno assumere iniziative per prevedere un nuovo meccanismo di selezione interna ai corsi di laurea e diploma del settore sanitario, con esami e tirocini severi, che, sulla scorta di quanto avviene in altri Paesi europei, consenta di contenere il numero dei laureati o diplomati con modalità più articolate e razionali rispetto a quelle italiane, anche al fine di premiare sulla base del merito e non, come oggi si verifica, sulla base di quella che all'interrogante appare casualità;

se non ritenga altresì opportuno verificare, per quanto di competenza, il valore del titolo rilasciato in Romania a studenti attualmente esercitanti la professione di medico od odontoiatra, anche al fine di evitare lesioni irreversibili a danno degli utenti;

quali iniziative intenda intraprendere, anche a livello europeo, per contemperare l'obbligo di riconoscimento automatico dei titoli conseguiti all'estero nel settore sanitario con l'esigenza di tutelare la salute pubblica.(4-18894)