ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18889

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARROCU SIRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2012
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18889
presentata da
SIRO MARROCU
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

MARROCU, CALVISI e FADDA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la CERMED, Ceramica Mediterranea Spa, è una azienda che opera in Sardegna presso la zona industriale di Guspini, impiega direttamente 100 unità lavorative e 300 circa di indotto, producendo piastrelle in grès porcellanato di 1a categoria destinate al mercato internazionale a clienti di prestigio come Leroy Merlin, Bricoman, OBI;

la materia prima è tutta di origine regionale, alcune miniere di argilla lavorano esclusivamente per approvvigionamento della CERMED e il consumo annuale si aggira intorno alle 90.000 tonnellate/anno;

nonostante gli investimenti realizzati anche di recente, a causa principalmente dei costi energetici, sia per l'energia elettrica sia per il GPL, l'azienda continua a perdere competitività;

i costi energetici incidono per un 35 per cento sui costi totali di produzione, la sola energia elettrica incide per un 10 per cento e l'energia termica (GPL) per il restante 25 per cento;

l'azienda ha cercato di mitigare i costi dell'energia elettrica installando un impianto Foto Voltaico (FV) da 1 MW che ha consentito un risparmio del 10 per cento dei costi. In parte, però, il risparmio è stato vanificato dall'aumento in fattura della voce corrispettivo per fonti rinnovabili (quasi pari importo del risparmio ottenuto);

la CERMED ha anche predisposto uno studio preliminare di fattibilità per la realizzazione di un impianto eolico da 6-8 MW che potesse dare autosufficienza energetica. La crisi finanziaria non ha consentito la realizzazione dell'impianto eolico e il progetto è stato accantonato;

la CERMED rispetto alle ceramiche del comprensorio di Sassuolo che hanno il metano per i forni, sostiene un maggior costo attualmente, del 100 per cento letteralmente bruciando ogni anno circa 1.500.000,00 euro;

l'azienda, come altre aziende che operano in Sardegna si è mossa per cercare di approvvigionarsi di metano liquido (LNG) dalla Spagna, per realizzare un possibile risparmio pari al 30-35 per cento dei costi attuali, ma, a causa della situazione di insularità che influenza anche la certezza degli approvvigionamenti via nave, ha dovuto desistere. Infatti, l'unica compagnia di navigazione che effettua la tratta da Valencia a Cagliari non è in grado di garantire l'approviggionamento con puntualità;

la CERMED ha dichiarato lo stato di crisi e rischia la chiusura con drammatiche ricadute in termini sociali ed economico in un territorio che ha già subito una crisi devastante con la chiusura delle miniere e lo smantellamento delle realtà industriali del polo chimico tessile di Villacidro -:

se non ritenga opportuno anche in considerazione che le cause dello stato di crisi dell'azienda siano imputabile quasi esclusivamente agli alti costi energetici, di convocare una riunione al Ministero con la CERMED, la giunta regionale della Sardegna, le rappresentanze sindacali, le amministrazioni locali, affinché siano individuate e definite tutte le soluzioni possibili ad evitare la chiusura degli impianti che determinerebbe la cancellazione di un settore che, come detto in premessa, garantisce una occupazione di oltre 400 unità lavorative. (4-18889)