ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18836

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 727 del 03/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 03/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18836
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 3 dicembre 2012, seduta n.727

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA lo scorso 30 novembre, un detenuto di 34 anni, Vincenzo Scarcia, che stava scontando una pena definitiva che avrebbe dovuto concludersi nel novembre 2014, si è impiccato nel pomeriggio nel carcere di Taranto legando la corda del suo accappatoio alle inferriate della finestra del bagno;

sull'episodio il sindacato di polizia penitenziaria Sappe ha diramato la seguente nota: «Ormai ne abbiamo piene le tasche di protocolli, di convegni, di ordini del giorno del consiglio regionale, di garanti, di monitoraggi... sul sistema carcerario pugliese. L'ultimo protocollo firmato qualche settimana fa addirittura si prefiggeva lo scopo di «prevenire il rischio autolesivo e suicidario dei detenuti». Il presidente della Regione, e cosa ancora più grave, i responsabili dell'amministrazione penitenziaria regionale vengono da un altro pianeta se si legge quanto concordano, poiché sembrano ignorare o non conoscere quello che accade giornalmente nelle carceri pugliesi, che sono piene di malati con gravi disturbi mentali, o con patologie molto gravi, ed a questi spesso non vengono garantiti né medicinali né assistenza specializzata, lasciando da soli a fronteggiare tali situazioni, un numero irrisorio di personale sanitario e poliziotti penitenziari» -:

se il ragazzo avesse patologie significative e/o fosse tossicodipendente; in tali casi, come venisse seguito dagli operatori del Sert, dai medici della ASL e dagli psicologi;

se non ritenga opportuno disporre un'ispezione presso il carcere di Taranto per fare luce sull'esatta dinamica dell'episodio e per appurare se, in merito allo stesso, vi siano state negligenze;

quanti siano ad oggi i detenuti tossicodipendenti presenti all'interno degli istituti di pena pugliesi;

quanti quelli affetti da gravi disturbi mentali o da altre gravi patologie;

quali provvedimenti urgenti intendano adottare, negli ambiti di rispettiva competenza, al fine di garantire ai detenuti tossicodipendenti o affetti da gravi disturbi mentali o da altre gravi patologie, adeguati livelli di assistenza sanitaria nel rispetto dell'articolo 32 della Costituzione. (4-18836)