ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18747

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 724 del 27/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 27/11/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18747
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
martedì 27 novembre 2012, seduta n.724

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione.
- Per sapere - premesso che:

Nasrin Sotoudeh, è un'avvocatessa iraniana che si è battuta per il rispetto dei diritti umani ed è nota in particolare per aver difeso minori condannati a morte, i diritti delle donne e dei bambini maltrattati e i dissidenti arrestati durante o dopo le proteste del 2010;

Nasrin Sotoudeh si trova nel carcere di Evin dal settembre 2010 ed il 9 gennaio 2011 è stata condannata a sei anni di prigione con l'imputazione di «atti contro la sicurezza nazionale» e «propaganda contro il regime». Ha più volte subito l'isolamento varie volte, le è stato proibito di vedere la famiglia e negate le visite con i figli perché si è rifiutata di mettersi il hijab che, contrariamente al chador, non è obbligatorio in Iran;

dal 17 ottobre 2012 ha iniziato uno sciopero della fame per le vessazioni subite dai familiari e le restrizioni al suo diritto di ricevere visite faccia a faccia da parte della figlia di 12 anni cui è stato negato il diritto all'espatrio e del figlio di cinque anni;

sei giorni dopo è stata ricoverata nella struttura medica interna al carcere di Evin, nella capitale Teheran;

a Nasrin Sotoudeh è stato conferito, insieme al regista Jafar Panahi lo scorso 26 ottobre di quest'anno il premio Sakharov per i diritti umani e la libertà di pensiero da parte del Parlamento europeo;

la richiesta da parte di una delegazione del Parlamento europeo che doveva compiere una missione in Iran, di poter visitare Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi (agli arresti domiciliari) per poter loro conferire il Premio, è stata all'origine dell'annullamento da parte del regime di Teheran della missione;

grazie a pressioni internazionali, sembrerebbe che a Nasrin sia stato concesso di vedere i figli -:

quali iniziative si intendano adottare per accertarsi delle condizioni di salute di Nasrin Sotoudeh;

se siano in corso azioni, e con quali risultati, per ottenere un miglioramento delle condizioni di detenzione di Nasrin Sotoudeh, che potrebbero anche consistere nell'eliminazione del divieto all'espatrio per la figlia;

in generale quali azioni siano in corso per assicurare il rispetto dei diritti umani fondamentali da parte dell'Iran conformemente a quanto prevede il patto internazionale sui diritti civili e politici ratificato da questo Paese. (4-18747)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-18747 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - La preoccupante situazione dei diritti umani in Iran è oggetto di costante attenzione da parte della comunità internazionale. Tali apprensioni, condivise dall'Italia, ed in particolare dal Ministro Terzi, hanno motivato numerosi appelli rivolti a Teheran affinché si conformi agli standard internazionali in materia di diritti umani ed in particolare alle prescrizioni del patto sui diritti civili e politici, di cui il Paese è parte dal 1975. Lo stesso special rapporteur ONU sulla situazione dei diritti umani in Iran, Ahmed Shaheed, ha sottolineato tale aspetto nel suo ultimo rapporto, reso pubblico lo scorso marzo. A tale riguardo, anche per far fronte al continuo deterioramento della situazione nel Paese, il consiglio diritti umani ha deciso di rinnovare di un anno, con la risoluzione 19/12, il mandato dello special rapporteur.
Sempre in ambito Nazioni unite, l'Italia ha co-sponsorizzato assieme agli altri partner europei una risoluzione ad hoc sulla situazione dei diritti umani nel Paese presentata dal Canada che, recentemente approvato dalla terza commissione dell'Assemblea generale, sarà prossimamente sottoposto alla plenaria per la sua definitiva adozione.
In ambito Unione europea, l'Alto rappresentante Catherine Ashton ha manifestato, a più riprese e anche di recente, la preoccupazione per l'evidente deterioramento della situazione dei diritti umani in quel Paese. In particolare, la situazione di Nasrin Sotoudeh è stata oggetto di una dichiarazione ufficiale dell'Alto rappresentante Ashton, nel gennaio del 2011, a seguito della sua condanna ad 11 anni di prigione. L'Italia ha naturalmente, e fortemente sostenuto tali dichiarazioni.
Il presidente, del Parlamento europeo Schultz ha da parte sua sottolineato come il conferimento del premio Sacharov alla stessa Sotoudeh e a Jafar Panahi costituisca «un messaggio di solidarietà ed un riconoscimento per due personalità che non si sono fatte piegare dalla paura e dalle intimidazioni, ma hanno deciso di anteporre il destino del loro Paese al proprio».
In ambito bilaterale la nostra ambasciata a Teheran, in coordinamento con le rappresentanze diplomatiche dell'Unione europea di altri Paesi particolarmente sensibili in materia, esercita una costante vigilanza sulle condizioni carcerarie della Sotoudeh, così come di altri difensori dei diritti umani, e non ha mancato di sollevare la questione in ogni occasione utile di incontro con le autorità locali, pur in una situazione di difficile accesso a tale genere di informazioni.
A seguito del clamore suscitato dall'attribuzione del premio Sacharov, si registra ultimamente una crescente attenzione delle Autorità iraniane al caso. In particolare il Segretario del «Consiglio per i Diritti Umani» della Repubblica islamica Javad Larijani, fratello del Capo del sistema giudiziario Sadeq Larijani e del Presidente del Parlamento Ali Larijani, ha recentemente rilasciato al New York Times dichiarazioni sullo stato di salute dell'interessata e, pur difendendo le decisioni sinora assunte dalla magistratura, ha lasciato trapelare la preoccupazione del regime per eventuali sviluppi negativi del caso.
Più recentemente, il 4 dicembre 2012, il marito, signor Reza Khandari, ha dichiarato alla stampa che Nasrin Sotudeh avrebbe interrotto lo sciopero della fame dopo 49 giorni di astensione dal cibo, a seguito della revoca da parte delle autorità giudiziarie del divieto di espatrio imposto alla figlia dodicenne della coppia, Mehraveh.
Su un piano generale, il Governo italiano resta fortemente impegnato nella promozione e tutela dei diritti umani in Iran, non mancando peraltro di condurre, anche attraverso tutti gli strumenti multilaterali a disposizione, un opportuno monitoraggio della situazione sul terreno. In stretto coordinamento con i partner dell'Unione europea, l'Italia ha di recente manifestato preoccupazione per l'evidente peggioramento della situazione dei diritti umani nel Paese. In ambito Nazioni unite, si ricorda la recente adozione, in terza Commissione, di una Risoluzione presentata dal Canada e co-sponsorizzata dall'Italia, la quale esprime preoccupazione per le numerose violazioni di diritti umani, inter alia, quelle contro le minoranze religiose, contro le donne, giornalisti e attivisti dei diritti umani.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.