ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18675

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 722 del 22/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 22/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 22/11/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18675
presentata da
FRANCESCO BARBATO
giovedì 22 novembre 2012, seduta n.722

BARBATO. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

«pitture e affreschi della villa di Poppea Sabina a Oplonti sono in grave pericolo: alcuni sono già stati gravemente attaccati e devastati da umidità e intemperie. Occorre intervenire subito, prima che la stessa sorte tocchi alle opere più pregiate e significative», è l'appello lanciato dal presidente dell'Osservatorio Patrimonio Culturale, Antonio Irlando, che già aveva denunciato a più riprese lo stato gravissimo di altre opere degli scavi di Oplonti, tra cui i mosaici della villa imperiale;

l'intervista è stata pubblicata da metropolisweb.it in data 19 novembre 2012 a firma di Giovanni Taranto;

le pitture della villa di Poppea ad Oplontis rappresentano le più significative testimonianze della ricca archeologia vesuviana delle patrizie ville romane del suburbio pompeiano;

le pitture più colpite sono sulle pareti degli ambienti a ridosso della straordinaria piscina e nell'area che confina con l'attuale via Sepolcri;

intonaci rigonfi che si staccano dai muri, crollano e si frantumano al suolo;

tracce diffuse di umidità e di sali minerali biancastri affiorano e coprono intere pareti affrescate;

umidità ed ed intemperie hanno ormai aggredito molti muri della «villa di Poppea»;

il celebre «rosso pompeiano», in molti preziosi ambienti della villa romana, sta progressivamente svanendo, perdendo di tono e consistenza;

diversi quadretti decorativi, una volta dettagliati e ricchi di sfumature cromatiche, sono ormai illeggibili;

in altre stanze si osservano sfogliature progressive e irreversibili che trasformano pareti preziose in murature grezze;

prima gli intonaci e poi la «pelle» cromatica delle pitture, in assenza di azioni continue di manutenzione ordinaria, si disgregano e si polverizzano;

una tipologia di degrado di cui le domus della vicina Pompei sono ormai piene;

«Un nuovo sconcertante caso di degrado che è sotto la lente di osservazione dell'Unesco che sta valutando le circostanze per cancellare anche gli scavi di Oplonti dalla lista dei siti culturali dichiarati «Patrimonio dell'Umanità» dice Irlando» -:

di quali notizie dispone il Ministro circa eventuali interventi e quando se operati da parte della soprintendenza di riferimento che è ad avviso dell'interrogante evidente come trascuri il patrimonio archeologico che risulta abbandonato dalle necessarie cure di conservazione, in più parti della villa sono evidenti episodi di degrado che si traducono in inesorabile distruzione degli affreschi, cosa ad avviso dell'interrogante gravissima poiché tale istituzione dovrebbe vigilare sulle preziose opere territoriali ed adoperarsi affinché sia individuata la soluzione migliore atta alla conservazione del bene storico culturale;

se sia vero inoltre che si è giunti ad uno stadio tale di abbandono del bene per cui le eventuali azioni di restauro si rivelerebbero del tutto inutili oltre che tardive a conservare l'integrità del monumento;

se intenda disporre di un immediato intervento di restauro e conservazione degli affreschi e della Villa citata oltre a rimuovere il soprintendente.(4-18675)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-18675
presentata da
BARBATO Francesco

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame con la quale l'interrogante chiede di quali notizie disponga questo Ministero in ordine alle condizioni di degrado della villa di Poppea in Oplonti e quali iniziative si intendano adottare per il restauro e la conservazione della villa e degli affreschi in essa contenuti, si rappresenta quanto segue.
  La villa di Poppea Sabina è sottoposta ad un continuo e costante monitoraggio a cura del personale tecnico e di vigilanza della competente soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei.
  L'opera di vigilanza e le risorse finanziarie, impiegate dalla citata soprintendenza, hanno consentito un potenziamento ed un costante controllo del monumento, in modo da poter evidenziare con tempestività eventuali elementi di degrado, allo scopo di evitare maggiori ed irreversibili danni.
  Tale opera di monitoraggio ed immediato intervento è già in funzione da anni ed ha consentito di presentare al pubblico un monumento in condizioni decisamente ottimali, anche in considerazione degli anni trascorsi dai più antichi ai più recenti scavi.
  Recenti interventi operati sulla villa di Poppea hanno consentito, inoltre, il restauro dei pavimenti e di alcune pitture, nonché la messa in sicurezza di alcuni settori particolarmente soggetti a degrado.
  Tali lavori sono stati finanziati con i fondi ordinari della citata soprintendenza ed hanno consentito il restauro della quasi totalità delle parti di pavimento a mosaico soggette all'usura ed al danneggiamento provocato dal passaggio quotidiano dei visitatori e di alcune decorazioni ad affresco, delle quali è stato ripristinato il supporto di adesione alla parete.
  Attualmente, è in fase di realizzazione un intervento di somma urgenza riguardante gli affreschi custoditi non solo negli ambienti a ridosso della piscina segnalati nell'interrogazione, ma anche tutti gli altri ove sono stati riscontrati i maggiori rischi di degrado.

  Si rappresenta, infine, che sono stati programmati ulteriori interventi di restauro strutturale per la messa in sicurezza delle murature e dei solai, nonché una attenta programmazione di interventi cadenzati di manutenzione delle pitture e dei mosaici, al fine di consentire una costante e continua opera di salvaguardia del monumento.
Il Ministro per i beni e le attività culturaliLorenzo Ornaghi.