MANCUSO, GIRO, CROLLA e CICCIOLI. -
Al Ministro per la coesione territoriale, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
fino al 1918 il Trentino-Alto Adige fece parte della contea del Tirolo e quindi dell'Impero asburgico, formando un unicum amministrativo con l'attuale Stato federato del Tirolo;
le spinte risorgimentali-irredentiste che si svilupparono nella penisola italiana (ed anche in Trentino) alla fine del XIX secolo ed all'inizio del XX secolo sfociarono nell'unione della regione all'Italia alla conclusione della prima guerra mondiale;
il Trentino è quasi completamente italofono, con comunità storiche germanofone Mocheni nell'alta Valle del Fersina, detta anche Valle dei Mocheni, e Cimbri, questi ultimi concentrati nel comune di Luserna in Trentino, ma presenti in parecchi comuni vicini delle province di Vicenza e Verona;
la lingua cimbra e la lingua mochena godono di particolari tutele;
l'Alto Adige è invece a maggioranza germanofona (parlante il dialetto sudtirolese), con una forte minoranza italofona, oggi circa al 26 per cento;
in Trentino-Alto Adige è poi presente una minoranza linguistica ladina, parlante il ladino, una lingua retoromanza;
secondo lo statuto di autonomia della regione Trentino la toponomastica deve essere bilingue;
nel mese di ottobre 2012, la giunta provinciale di Bolzano, presieduta dallo storico leader della Sv Luis Durnwalder, ha varato una legge sulla toponomastica;
formalmente la nuova legge, approvata anche con il voto del PD, dovrebbe affidare a una commissione paritetica composta dai tre gruppi linguistici trentini principali (italiani, tedeschi e ladini) il compito di valutare i nomi dei toponimi;
in conferenza stampa Durnwalder ha dichiarato, parlando in tedesco: «è chiaro che migliaia di toponimi verranno ripristinati nella loro forma originaria. Solo le grandi frazioni dei Comuni resteranno bilingue» -:
quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per assicurare il rispetto della pari dignità dei tre principali gruppi linguistici presenti nella regione Trentino. (4-18553)