MANCUSO, GIRO, CROLLA e CICCIOLI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'annuale rapporto ACI-ISTAT, attraverso i verbali delle forze dell'ordine, raccoglie e analizza tutti gli incidenti con lesioni a persone;
sulle strade italiane sono diminuiti gli incidenti, i morti e i feriti, ma è scattato l'allarme biciclette; nel nostro Paese non sono stati raggiunti gli obiettivi fissati oltre dieci anni fa dall'Unione europea;
nel 2011 sulla rete viaria della penisola si sono verificati 205.638 incidenti con lesioni a persone (-2,7 per cento rispetto al 2010) che hanno causato 3.860 morti (-5,6 per cento) e 292.019 feriti (- 3,5 per cento);
rispetto al 2001, quando i morti furono 7.096, la riduzione dei decessi è arrivata al 45,6 per cento;
nemmeno nel 2011, quindi, è stato centrato il target di ridurre i morti del 50 per cento che l'Unione europea aveva fissato per il 2010;
l'Italia, però, ha fatto meglio della media continentale, attualmente attestata intorno al 44,5 per cento;
il maggior numero di incidenti avviene su strade urbane (il 76,4 per cento) che hanno causato il 45,2 per cento dei decessi e il 72,9 per cento dei feriti;
si aggravano, invece, i dati relativi agli incidenti che coinvolgono biciclette;
gli incidenti che hanno coinvolto le due ruote a pedali, infatti, sono aumentati del 12 per cento, con un +7,2 per cento di conducenti morti e un +11,7 per cento di feriti;
in valore assoluto le vittime in bici (282 lo scorso anno) sono di più di quelle in ciclomotore (165) e anche il tasso di mortalità (numero dei morti ogni 100 incidenti) è più alto (1,6 contro 0,8);
i veicoli più coinvolti rimangono le autovetture, che hanno però un tasso di mortalità più contenuto, per la maggiore protezione che offrono al guidatore;
Francesco Moser, uno dei migliori ciclisti italiani di sempre, ha dichiarato: «In pratica rischio di più oggi, che sono un amatore, rispetto a quando ero un professionista e affrontavo le pericolose discese del Pordoi e del San Pellegrino»;
sono state presentate in Parlamento numerose proposte di legge relative a misure a favore dei ciclisti, come l'obbligo del caschetto, la creazione di piste ciclabili e la creazione di zone 30 (aree urbane dove la velocità massima imposta è di 30 chilometri orari -:
se il Governo intenda assumere iniziative normative recanti misure a favore dei ciclisti;
se il Governo intenda promuovere un percorso educativo all'interno delle scuole sui rischi della strada e sulle corrette regole da seguire quando si corre in bicicletta;
se il Governo intenda promuovere, per quanto di competenza, la creazione di nuove piste ciclabili nelle aree urbane;
se il Governo intenda analizzare la possibilità di rendere deducibili i costi affrontati dai ciclisti per garantire la propria sicurezza, come l'acquisto di un caschetto di protezione per sé o per i propri figli minori.(4-18532)