ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18519

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 717 del 13/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 13/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 13/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 13/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18519
presentata da
MASSIMO BITONCI
martedì 13 novembre 2012, seduta n.717

BITONCI e MONTAGNOLI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

alcuni mesi or sono, organi di stampa locale del trevigiano, riportavano la notizia secondo cui un professore di un istituto superiore di Mogliano Veneto (Treviso), avrebbe portato in classe, durante una lezione di religione, la bandiera veneta, allo scopo di illustrare agli studenti la storia dell'evangelista Marco e della scritta riportata sulla bandiera stessa, riferendo inoltre che una dirigente scolastica dello stesso istituto avrebbe poi richiamato il docente in merito all'inopportunità di esporre la bandiera all'interno dell'aula, richiamando altresì l'articolo 118 del regio decreto 30 aprile 1924, n. 965, «Ordinamento interno delle giunte e dei regi istituti d'istruzione media», laddove si precisa che «Ogni istituto ha la bandiera nazionale; ogni aula, l'immagine del Crocifisso e il ritratto del Re»;

in questi ultimi giorni, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che prevede l'insegnamento dell'inno di Mameli nel piano di studio nelle scuole e riconosce il 17 marzo di ogni anno, in continuità con il festeggiamento dei 150 anni, come «Giorno dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera», allo scopo di promuovere i valori di cittadinanza e di consolidare l'identità nazionale;

qualche giorno fa, un visitatore del museo archeologico di Oderzo (Treviso), a quanto consta all'interrogante avrebbe lamentato il fatto che una guida del museo, di fronte ad alcuni reperti di origine paleo veneta, li avrebbe nominati come «reperti di origine pre-romana», sostenendo altresì che fosse lo stesso Ministero ad aver deciso che d'ora in poi non potranno più chiamarsi paleo venete;

da più parti, è stato evidenziato come nei libri di testo degli istituti scolastici, di ogni regione, ordine e grado, e approvati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, la storia e la cultura e le tradizioni locali vengono di norma trattate in maniera superficiale e non conforme con la stessa storia del territorio -:

se non ritenga necessario chiarire quanto occorso al museo di Oderzo, assumendo altresì ogni iniziativa di competenza affinché i programmi scolastici ministeriali considerino maggiormente la millenaria storia e cultura della Serenissima Repubblica di Venezia, oggi derubricata solo come «Repubblica Marinara».
(4-18519)