ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 714 del 06/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIANNI PIPPO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 06/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18395
presentata da
PIPPO GIANNI
martedì 6 novembre 2012, seduta n.714

GIANNI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:


l'ENAC ha annunciato che dal 5 dicembre 2012 l'aeroporto di Catania resterà chiuso, per lavori di ristrutturazione, per almeno un mese;


in questo periodo i voli in partenza e in arrivo per Catania saranno dirottati sullo scalo militare di Sigonella;


sempre secondo l'ENAC, i disagi per i passeggeri sono stati minimi; in verità la situazione è del tutto paradossale con le persone costrette a utilizzare lo scalo di Fontanarossa per il check-in, i controlli di sicurezza e il ritiro dei bagagli, mentre lo scalo di Sigonella, conservando la precedenza per i voli militari, funziona per le operazioni di decollo e atterraggio;


per il trasferimento tra uno scalo e un altro è stata attivata una navetta che impiega, per il trasferimento, circa un'ora;


tutto ciò provocherà danni economici notevoli per tutta la Sicilia orientale;


nei primi otto mesi di quest'anno l'aeroporto Fontanarossa ha registrato oltre 4 milioni e 430.000 passeggeri, con una media di oltre 550mila al mese;


si tratta quindi un numero notevole di utenti che dovranno subire forti disagi stanti non solo i lavori di ristrutturazione dello scalo di Fontanarossa ma anche la cronica mancanza di collegamenti che affligge l'intero territorio siciliano;


in questa situazione, infatti, i cittadini siciliani o coloro che, per lavoro o piacere, vorranno recarsi in questa parte dell'isola, non avranno alternative, vista la mancanza di collegamenti ferroviari degni di questo nome tra l'isola e il continente;


infatti, se qualcuno volesse usare il trasporto ferroviario, dovrebbe prima utilizzare treni locali sino a Reggio Calabria per poi poter sperare di arrivare ad utilizzare l'unica linea veloce (freccia rossa) giornaliera che collega il capoluogo calabrese con Roma, impiegandoci un tempo variabile tra le otto e le dodici ore;


quanto sta accadendo e l'ennesima dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, dei molteplici danni provocati dalla mancanza di infrastrutture in Sicilia -:


se e come intenda intervenire presso le autorità competenti affinché i lavori di ristrutturazione dello scalo di Fontanarossa siano terminati nel più breve tempo possibile facendo in modo che si lavori a ritmo continuo, con turni sulle 24 ore compresi i giorni festivi, affinché tale assurda situazione possa durare il meno possibile;


se non ritenga indispensabile attivarsi al fine di rendere operativo, al di là della situazione contingente, anche lo scalo di Comiso, incrementando così l'offerta in un territorio afflitto da una rete di trasporti totalmente insufficiente e inadeguata;


se non si ritenga necessario intervenire immediatamente al fine di incrementare il trasporto ferroviario nella tratta Catania-Roma che potrebbe rappresentare un'alternativa al trasporto aereo;


se non si ritenga indispensabile, a partire dalla situazione paradossale che si è venuta a creare all'aeroporto di Catania, aprire finalmente un tavolo di confronto con le istituzioni e le rappresentanze sociali territoriali, al fine di realizzare un sistema di infrastrutture e trasporti degno di questo nome, in Sicilia e nel Mezzogiorno, favorendo, in questo modo, anche il rilancio dell'economia e del turismo in zone troppo spesso dimenticate dal Governo centrale. (4-18395)