ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18386

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 713 del 05/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 05/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 05/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18386
presentata da
ANITA DI GIUSEPPE
lunedì 5 novembre 2012, seduta n.713

DI GIUSEPPE. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il 31 ottobre 2002 il Molise è stato colpito da un forte sisma con epicentro situato in provincia di Campobasso tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti;

nella notte tra il 30 e il 31 ottobre erano già state avvertite altre scosse di terremoto, di cui la più forte alle ore 3,27 con una magnitudo di 3,5 gradi della scala Richter, pari al IV-V grado della scala Mercalli;

la scossa più violenta si ebbe alle ore 11,32 del 31 ottobre 2002, con una magnitudo di 6,0 gradi della «scala magnitudo momento» (moment magnitude scale o MMS), utilizzata dai sismologi per misurare le dimensioni dei terremoti in termini di energia scatenata; in Molise questa scossa ebbe effetti corrispondenti a quelli prodotti da un sisma dell'VIII-IX grado della scala Mercalli; il sisma colpì la zona del basso Molise, situata a nord-est della provincia di Campobasso e compresa tra i Monti Frentani e la valle del Fortore; la scossa ebbe una durata di 60 secondi e fu avvertita nell'intero Molise e venne percepita in Puglia, Lucania e Campania, finanche a Roma e nelle Marche;

il comune molisano maggiormente colpito fu San Giuliano di Puglia, dove il terremoto causò il crollo del solaio di copertura di parte dell'edificio scolastico «Francesco Iovine» che comprendeva scuola materna, elementare e media; sotto le macerie rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli. Al termine delle operazioni di soccorso si apprese la tragica notizia della morte di 27 bambini e di una maestra;

le indagini avviate dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Larino e sfociate in un processo, hanno stabilito che il crollo della scuola fu determinato da responsabilità umane, tanto da vedere condannati, dalla Corte di Cassazione in via definitiva il 28 gennaio 2010, costruttori, progettisti, tecnico comunale e sindaco dell'epoca;

nel corso di questi dieci anni, nel Molise sono arrivati fiumi di denaro per la ricostruzione e per il rilancio dell'economia post-sisma, ma ancora oggi, a dieci anni da quel terribile terremoto, non si è affrontato con le dovute misure il problema la sicurezza nelle scuole, permettendo che si continui a far svolgere le lezioni in strutture ed ambienti al limite della legalità;

secondo le recenti notizie, diffuse anche dalla segreteria regionale della CGIL, in Molise, ancora 265 famiglia vivono in moduli abitativi di emergenza, e circa 700 persone, donne, anziani e bambini, hanno perso gli aiuti e gli incentivi mentre, ad oggi, risulta che sono stati spesi più di un miliardo di euro a vario titolo;

ulteriori 346 milioni di euro erano stati stanziati alla regione Molise per ultimare la ricostruzione ma, avendo il Consiglio di Stato annullato le elezioni regionali molisane, lunedì 29 ottobre 2012, le sorti di questi ultimi stanziamenti destano, a parere della interrogante, giuste preoccupazioni -:

se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

quali iniziative di competenza intendano intraprendere in merito alla situazione delle 265 famiglie, e delle 700 persone tra anziani, donne e bambini, che ancora vivono nei moduli abitativi di emergenza;

se non si intenda verificare, per quanto di competenza, l'effettivo corretto utilizzo dei fondi statali stanziati nei dieci anni trascorsi. (4-18386)