ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 712 del 31/10/2012
Trasformazioni
Trasformato il 08/11/2012 in 5/08412
Firmatari
Primo firmatario: DE PASQUALE ROSA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/10/2012
Stato iter:
08/11/2012
Fasi iter:

TRASFORMA IL 08/11/2012

TRASFORMATO IL 08/11/2012

CONCLUSO IL 08/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18370
presentata da
ROSA DE PASQUALE
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.712

DE PASQUALE. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

l'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi - Onlus (ENS) è sottoposto alla vigilanza e al controllo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sul concreto perseguimento delle finalità istituzionali e riceve un contributo ordinario annuo a carico del bilancio dello Stato;

l'ENS riceve un contributo statale ordinario in base alla disciplina del contributo statale a favore delle associazioni nazionali di promozione sociale, contenuta nella legge n. 438 del 1998, che ha modificato e integrato la legge n. 476 del 1987. Il predetto contributo è assegnato: per il 50 per cento alle cosiddette «associazioni storiche», tra le quali l'ENS, tra cui è ripartito in parti uguali; per il restante 50 per cento alle cosiddette associazioni non storiche tra cui è ripartito ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 438 del 1998;

la gestione finanziaria dell'ENS è sottoposta al controllo della Corte dei conti ai sensi della legge 21 marzo 1958, n. 259, «Partecipazione della Corte dei Conti al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria»;

l'ultima relazione della Corte dei conti presentata al Parlamento sulla gestione finanziaria degli enti sottoposti a controllo in applicazione della legge 21 marzo 1958, n. 259, risale per l'ENS al 20 dicembre 2006 per gli esercizi 2004 e 2005;

non risulta all'interrogante che la Corte a norma dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, abbia riferito sulla gestione dell'Ente nazionale sordi (ENS) degli esercizi finanziari successivi al 2005;

sulla base di notizie stampa - mi riferisco ad un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 18 ottobre 2012 dal titolo «Soldi e immobili, l'Ente Sordi dissanguato» - all'interrogante risulta «un buco nel bilancio dell'Ente Nazionale Sordi (ENS) da 12,5 milioni di euro. Con il Presidente dell'ENS che si accredita quasi 10 mila euro netti al mese sul suo conto personale. Intanto lo Stato paga: 516 mila euro l'anno come contributo annuo all'Ente nazionale sordi»;

sempre dal sopra citato articolo stampa si evince che «un anno fa, all'assemblea dell'ENS, la presidente Ida Collu, in carica dal '95, è accusata di dissesto finanziario, ma lei nega. Viene defenestrata dalla maggioranza con alla testa il giovane agrigentino Giuseppe Petrucci, benché anche lui avesse approvato i bilanci degli ultimi anni»;

il 14 aprile 2011 infatti, per la prima volta nella sua storia, l'Assemblea Nazionale dell'ENS ha proposto e votato una mozione di sfiducia nei confronti dell'allora Presidente nazionale Ida Collu. «A seguito di questo eccezionale evento per la vita dei sordi - come si evince dal comunicato stampa dell'ENS del 18 ottobre 2012 - si è interrotta la Presidenza e lo gestione dell'Ente Nazionale Sordi protrattasi per quasi un ventennio (...) al passaggio delle consegne (1o luglio 2012) tra la vecchia e la nuova gestione dell'Ente è stato riconosciuto, dalla Presidente uscente, una situazione finanziaria passiva pari ad euro 1.469.039,80. Successivamente all'insediamento dello nuova dirigenza, si è provveduto ad un più approfondito studio delle "spese" recte debitoria dell'Ente (...) il tutto per la complessiva somma di euro 12.403.891,94 come comunicato alle sedi periferiche con circolare dell'11 maggio 2012»;

la posizione debitoria dell'ENS era già stata esplicitata con la circola ENS n. 4407 dell'11 maggio 2012 con oggetto «situazione congiunturale e piano programmatico» indirizzata ai consigli regionali Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi, alle sezioni provinciali ENS e per conoscenza al consiglio direttivo nazionale dell'ENS la sede centrale dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi ha comunicato:

«la posizione debitoria può essere così rappresentata e riassunta:

oneri tributari a provenienza territoriale, costituiti da cartelle esattoriali Gerit equitalia, per un importo ancora lievitante di euro 1.394.135,51, cartelle emesse per errata gestione a livello regionale e/o provinciale degli adempimenti fiscali (es.: attività svolte sotto forma istituzionale ma che in realtà avrebbero dovuto essere soggette a contabilità Iva ed Irap) che peraltro condizionano negativamente e pesantemente la regolare certificazione del DURC, documento indispensabile per ottenere i contributi degli Enti locali e dello Stato, fatto che, ovviamente, condiziona anche la regolare attività dell'Ente;

oneri finanziari, ovvero i rapporti con le banche in merito a mutui e bilanci di cassa, contratti etc, a partire dal 2001 (euro 5.319.461,30);

impegni da capitalizzare sul patrimonio immobiliare, attraverso ristrutturazioni ed investimenti (euro 2.283.856,58);

accantonamento del trattamento fine rapporto del personale dipendente (euro 489.264,25);

impegni di spesa per attività istituzionali (legge 296/2006) 5 per mille 2008/2009 (euro 200.000,00);

contributi a sedi territoriali a saldo dicembre 2011/maggio 2012 (euro 646.080,00);

pagamento sospesi, terzi e fornitori (euro 316.220,00);

ammortamento e svalutazione crediti divenuti obsoleti e/o inesigibili (euro 1.754.874,30);

il tutto per un totale complessivo di euro 12.403.891,94;

ognuno di questi impegni costituisce un ostacolo nella gestione ordinaria della Sede Centrale Ens e dunque dell'Ente nella sua interezza»;

l'articolo 15 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 6 luglio 2011, n. 111, come integrato dall'articolo 1, comma 14, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni, della legge 14 settembre 2011, n. 148, dispone, tra l'altro che: «Fatta salva la disciplina speciale vigente per determinate categorie di enti pubblici, quando la situazione economica, finanziaria e patrimoniale di un ente sottoposto alla vigilanza dello Stato raggiunga un livello di criticità tale da non potere assicurare la sostenibilità e l'assolvimento delle funzioni indispensabili, ovvero l'ente stesso non possa fare fronte ai debiti liquidi ed esigibili nei confronti dei terzi, con decreto del Ministro vigilante, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, l'ente è posto in liquidazione coatta amministrativa; i relativi organi decadono ed è nominato un commissario. (...) Le disposizioni del presente comma non si applicano agli enti territoriali e agli enti del servizio sanitario nazionale. Fermo quanto previsto dal comma 1, nei casi in cui il bilancio di un ente sottoposto alla vigilanza dello Stato non sia deliberato nel termine stabilito dalla normativa vigente, ovvero presenti una situazione di disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi, i relativi organi, ad eccezione del collegio dei revisori o sindacale, decadono ed è nominato un commissario con le modalità previste dal citato comma 1; se l'ente è già commissariato, si procede alla nomina di un nuovo commissario. Il commissario approva il bilancio, ove necessario, e adotta le misure necessarie per ristabilire l'equilibrio finanziario dell'ente; quando ciò non sia possibile il commissario chiede che l'ente sia posto in liquidazione coatta amministrativa ai sensi del comma 1 (...)»;

all'interrogante risulta che l'ENS ha chiuso in forte disavanzo di amministrazione consecutivamente gli esercizi 2010 e 2011 (- euro 922.759,01 il 2011, in peggioramento rispetto a - euro 701.273,57 dell'esercizio 2010);

il Ministero dell'economia e delle finanze - dipartimento della ragioneria generale dello Stato con circolare ministeriale n. 33 del 28 dicembre 2011 ha fornito le opportune indicazione al fine della concreta individuazione dei criteri per l'applicazione dell'articolo 15 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, della legge 6 luglio 2011 n. 111, evidenziando tra l'altro che la locuzione «ente sottoposto alla vigilanza dello Stato», senza ulteriori specificazioni, vada riferita a tutti gli enti ed organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, ad esclusione delle società, che rientrino nella sfera di vigilanza dell'amministrazione statale. In merito alla sussistenza di un rapporto di vigilanza da parte dello Stato nei riguardi di un ente appare utile evidenziare che lo stesso può ritenersi comprovato da un insieme di indici, tra i quali si menzionano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti: la concessione di trasferimenti o contributi; la presenza di rappresentanti dell'amministrazione centrale negli organi di amministrazione e/o controllo; la trasmissione dei documenti contabili (bilanci preventivi, consuntivi, variazioni, eccetera) dei bilanci o dei documenti contabili anche senza l'espressa previsione dell'approvazione; la previsione dei pareri di competenza in merito ai provvedimenti che disciplinano l'organizzazione, l'attività ed il funzionamento dell'ente pubblico (statuti, regolamenti ed altro); l'attribuzione della competenza alla nomina di commissari alle Amministrazioni centrali»;

il Ministero dell'economia e delle finanze - dipartimento della ragioneria generale dello Stato con nota protocollo n. 0058811 inviata il 4 luglio 2012 all'avvocato Marco Antonangeli e per conoscenza al Ministero del lavoro e delle politiche sociali - direzione generale per il III settore e le divisioni sociali, alla Corte dei conti e all'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi (E.N.S.), si è espresso in ordine all'applicabilità all'E.N.S. dell'articolo 15, commi 1 e 1-bis del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011: «tenuto conto che l'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale-Onlus è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e riceve un contributo ordinario annuo a carico del Bilancio dello Stato, si ritiene che le disposizioni di cui al comma 1 e 1-bis dell'articolo 15 del decreto-legge 6 luglio 2011 n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 6 luglio 2011 n. 111, possano trovare applicazione nei confronti dello stesso»;

sempre nella citata circolare ENS n. 4407 dell'11 maggio 2012 con oggetto «situazione congiunturale e piano programmatico» viene dichiarato che a causa dell'esposizione debitoria tutte le entrate ordinarie (tra cui vi è anche il contributo di cui alla legge n. 438 del 1998 erogato dal Ministero) sono vincolate al pagamento delle rate dei mutui e degli interessi e che tutte le azioni volte alla ricerca dell'equilibrio finanziario sono in fase in stallo;

a fronte della grave situazione finanziaria in cui versa l'ENS, dal suddetto articolo stampa risulterebbe che «fra stipendio, spese di rappresentanza e affitto il presidente Giuseppe Petrucci si porta a casa quasi 10.000 euro netti al mese. Benché le casse siano esangui i sette componenti del direttivo dell'ENS si assegnano 18.627 mila euro al mese fra gettoni di presenza, indennità di carica e rimborso spese»;

sarebbero altresì state deliberate dall'organo centrale, ed attualmente in itinere, alcune discutibili operazioni immobiliari, che riguarderebbe anche la sede dell'ENS;

il suddetto articolo stampa riferisce che «(...) il direttivo ENS approva così il project financing messo a punto dalla società Risparmio e Sviluppo di Roma, che prevede un finanziamento di 20 milioni di euro da restituire in 30 anni. L'esposizione bancaria complessiva arriverebbe dunque a 32 milioni di euro, più interessi (...) Tuttavia l'immobile è occupato dal tribunale penale: solo un piccolo dettaglio per l'Ente. Tutta via si spaccia l'edificio "come attualmente vuoto in attesa di nuova destinazione d'uso". Subito dopo l'approvazione dello delibera, due consiglieri si dissociano, uno dei due scrive che non si può deliberare un operazione "così rischiosa per la sopravvivenza stessa dell'ENS. Andiamo incontro a responsabilità, anche penali, enormi"(...)» -:

se il Signor Ministro sia a conoscenza delle questioni sopra esposte ed in che modo intenda intervenire per accertarne l'effettiva gravità;

nel caso fosse confermata la gestione economico finanziaria denunciata sia dal presidente dell'ENS Giuseppe Petrucci, sia dall'articolo di stampa menzionato in premessa, quali iniziative di propria competenza il Ministro intenda assumere con riferimento in particolare al decreto-legge n. 98 del 2011 convertito, con modificazioni, dalle legge n. 111 del 6 luglio 2011, e al decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni dalla legge n. 148 del 14 settembre 2011. (4-18370)