ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18265

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: PICIERNO PINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18265
presentata da
PINA PICIERNO
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

PICIERNO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

il 18 ottobre 2012, presso gli uffici della prefettura di Napoli, si è svolta una riunione per discutere l'argomento dei roghi incontrollati di rifiuti, anche pericolosi, che persistono sul territorio compreso tra le province di Napoli e Caserta;

in tale sede, alla presenza dei prefetti di Caserta e Napoli, è intervenuto il parroco di Caivano, Don Maurizio Patriciello, noto come il «sacerdote anti-roghi tossici», in rappresentanza del comitato locale da lui animato che si occupa volontariamente di monitorare i continui roghi tossici;

nel corso del suo intervento, in cui esplicitava il possesso di documentazione anche fotografica dei roghi che continuano a devastare l'ambiente e la salute dei cittadini di quei territori, Don Patriciello si rivolge al prefetto di Caserta, Carmela Pagano, con cui aveva già avuto proficui rapporti di collaborazione sociale, chiamandola «Signora», incidentalmente senza fare riferimento al titolo istituzionale, in luogo di «Eccellenza»;

il prefetto di Napoli, Andrea De Martino interrompendo bruscamente il sacerdote, cominciava ad inveire contro lo stesso, con toni insopportabilmente imbarazzanti, supponenti e arroganti, chiedendogli di rivolgersi alla collega prefetto di Caserta chiamandola «Sua Eccellenza, Signora Prefetto». Dalla trascrizione delle parole pronunciate dal Prefetto di Napoli, sulla base di un video girato da alcuni astanti e pubblicato da numerosissimi media, si legge «di quale Signora sta parlando? La Signora è un Prefetto (...) C'è anche un rispetto per le istituzioni, Lei se io la chiamassi Signore, come reagirebbe? Allora, la chiami Signora Prefetto (...) cerchi di capire quello che le sto dicendo, poi se vuole può anche andar via! (...)». Quando il sacerdote, basito e umiliato, chiarisce che non era assolutamente sua intenzione offendere la Signora Prefetto, l'infuocato Prefetto di Napoli riprende il suo sproloquio, ribadendo che «l'ha offesa, e ha offeso anche me (...)»;

alcune persone presenti alla riunione in prefettura palesano con vigore tutto il loro disappunto per l'incomprensibile e riprovevole atteggiamento del prefetto di Napoli;

Don Patriciello da anni conduce una battaglia contro lo sversamento di rifiuti tossici nell'area circoscritta tra Napoli, Giugliano, Qualiano e il basso Casertano, la cosiddetta "terra dei fuochi", dove continuano i roghi di rifiuti e materiale tossico di ogni genere, che dovrebbe essere smaltito come rifiuti speciali, ma che sono interrati e bruciati, propagando nell'aria fumi neri e densi. In quelle terre persone come Don Patriciello rappresentano un fondamentale presidio di legalità e umanità, che talvolta compensano l'assenza dello Stato, vanno rispettate e non umiliate come successo in prefettura a Napoli -:

se sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa;

se intenda chiedere al prefetto di Napoli pubbliche scuse per Don Patriciello, e se e quali iniziative si intendano assumere nei confronti del prefetto di Napoli, Andrea De Martino, eventualmente procedendo alla sua rimozione dall'incarico.(4-18265)