ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18172

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 706 del 18/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOLGORA DANIELE
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 18/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18172
presentata da
DANIELE MOLGORA
giovedì 18 ottobre 2012, seduta n.706

MOLGORA. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

gli enti locali sono soggetti alle regole imposte dal patto di stabilità, che impongono il raggiungimento di un obiettivo di competenza «mista», ovvero inteso come saldo finanziario tra le entrate e le spese di parte corrente considerate in termini di competenza e le entrate e le spese in conto capitale contabilizzate per cassa;

gli enti locali sono impegnati nella riduzione del proprio debito, utilizzando l'avanzo di amministrazione. La riduzione dell'indebitamento avviene soprattutto nei confronti della Cassa depositi e prestiti, istituto tra i principali finanziatori delle opere pubbliche realizzate da organismi ed enti pubblici in Italia;

la riduzione dell'indebitamento attraverso il rimborso anticipato dei mutui, comporta, per l'ente pubblico, un risparmio in termini di minori interessi passivi e un miglioramento del saldo per il patto di stabilità, grazie, anche, alla diminuzione delle quote di capitale in ammortamento da restituire negli esercizi successivi, innescando un circolo virtuoso;

la circolare n. 1255 del 27 gennaio 2005 emanata dalla Cassa depositi e prestiti, con oggetto: «Accesso al credito della gestione separata della Cassa depositi e prestiti società per azioni da parte di enti locali e regioni. Condizioni generali dei prestiti di scopo ordinari di cui agli articoli 11, 12 e 13 del decreto ministeriale Economia e Finanze 6 ottobre 2004» prevede quando di seguito testualmente riportato, in caso di rimborso anticipato di un mutuo ordinario a tasso fisso da parte di un ente locale: «in caso di rimborso anticipato di un prestito a tasso fisso, l'ente deve corrispondere alla CDP la differenza, se positiva, tra la quota di capitale erogata e quella ammortizzata. Qualora la quota di capitale ammortizzata risulti superiore a quella erogata, la differenza è corrisposta dalla CDP all'ente. A fronte dell'esercizio della facoltà di rimborso anticipato, l'ente deve corrispondere alla CDP un indennizzo di importo pari al differenziale, se positivo, tra la somma dei valori attuali delle rate di ammortamento residue e la somma prestata, al netto del capitale ammortizzato alla data prescelta per il rimborso. I valori attuali delle rate di ammortamento residue sono calcolati impiegando i fattori di sconto utilizzati per la determinazione del tasso di interesse definito il terzo venerdì antecedente la data prescelta per il rimborso, relativo ai prestiti a tasso fisso della CDP di durata pari a quella residua del prestito. Nel caso di durata residua non esattamente corrispondente a quella dei finanziamenti offerti, si applica il tasso di interesse relativo ai prestiti di durata più vicina ovvero, in caso di equidistanza, di durata minore. Qualora il venerdì non sia un giorno TARGET, il tasso di interesse è definito il giorno TARGET immediatamente antecedente.»;

nel caso, invece, del rimborso anticipato di un mutuo ordinario a tasso variabile, si applica quanto segue: «a fronte dell'esercizio della facoltà di rimborso anticipato l'Ente dovrà corrispondere alla CDP un indennizzo di importo pari allo 0,125 per cento della somma prestata al netto del capitale ammortizzato»;

l'indennizzo è stato soppresso nei rapporti fra soggetto privato ed istituto bancario in caso di rimborso anticipato di mutui e pare paradossale che, al contrario, rimanga a carico degli enti locali nei confronti di un soggetto, la Cassa depositi e prestiti, controllato dal Ministero dell'economia e delle finanze;

le norme dovrebbero favorire la restituzione anticipata dei mutui, in coerenza con gli obiettivi del patto di stabilità, mentre, al contrario, la scoraggiano -:

se si intendano assumere iniziative per l'eliminazione dell'indennizzo in caso di estinzione anticipata di un mutuo da parte di un ente locale, nei confronti della Cassa depositi e prestiti;

se si intenda promuovere l'attivazione di un meccanismo di premialità sul patto di stabilità per gli enti che rimborsano il debito anticipatamente. (4-18172)