ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 702 del 12/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 12/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 12/10/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 14/11/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18087
presentata da
GIOVANNI PALADINI
venerdì 12 ottobre 2012, seduta n.702

PALADINI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

il grave, ennesimo episodio di omicidio-suicidio verificatosi all'interno di una caserma dell'Arma, ripropone intensamente interrogativi e perplessità circa le dinamiche dei rapporti all'interno delle caserme nonché l'azione di comando gerarchico;

nelle Forze armate sono molto carenti gli organismi che possano sostenere il personale che si trova in difficoltà mentre l'ufficio istituito a suo tempo dal Ministro Spadolini presso lo Stato Maggiore Difesa che doveva curarsi delle vittime in ambito militare è stato a chiuso;

mancano periodici controlli psichiatrici ai nostri corpi armati che vivono quotidianamente condizioni di stress e forti condizionamenti dovuti alla particolare professione svolta;

si deve intraprendere un percorso di civile e adeguata introspezione non sottovalutando il più piccolo segnale di disagio, indice a volte di malessere che in particolari situazioni erompe in forma drammatica -:

se, il Ministro interrogato, per quanto di competenza, non ritenga urgente istituire un osservatorio permanente nelle caserme programmando pure una seria, approfondita attività di controllo al fine di scongiurare il ripetersi di analoghi episodi. (4-18087)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-18087 presentata da
GIOVANNI PALADINI

Risposta. - Gli episodi di suicidio tra gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri, maturati prevalentemente al di fuori dell'ambiente lavorativo, presentano caratteri non difformi da quelli riscontrati nella popolazione generale (età media pari a 35,5 anni, maggiore incidenza nella fascia d'età tra 36 e 45 anni e maggior numero di casi tra coniugati).
Le difficoltà nelle relazioni interpersonali, in particolare quelle afferenti la sfera sentimentale e familiare, rappresentano il movente di oltre il 50 per cento dei casi di suicidio e, a seguire, i motivi di salute propri e dei familiari.
Dadi studi condotti è emerso che nell'Arma dei Carabinieri sono presenti specifici fattori di rischio che possono incidere sull'evento, quali la disponibilità di un'arma individuale, le ricorrenti situazioni di stress psico-fisico e il carico di responsabilità che discende dalle elevate aspettative che la società ripone nel ruolo istituzionale riscoperto.
Ai fini di prevenire il fenomeno in questione, l'istituzione si avvale della responsabile azione svolta dai comandanti a ogni livello, basata sulla conoscenza diretta e consapevole dei propri militari e, inoltre:

contribuisce, dai 1992, all'attività dell'Osservatorio permanente sul fenomeno del suicidio in ambito militare;

ha reso operativo, dal 2001, il servizio di psicologia medica, con il compito di prevenire e curare il disagio psicologico dei militari in servizio, in quiescenza e dei loro familiari, di svolgere attività di prevenzione primaria (attività divulgativa/informativa e monitoraggio nel tempo), di prevenzione secondaria (controllo e supporto in situazioni acute) e di terapia (farmacoterapia, counseling e psicoterapia). L'accesso al servizio è volontario e risponde a severi requisiti di riservatezza, di rispetto del segreto professionale e dell'assoluta tutela della privacy. Le prestazioni erogate, a titolo gratuito, hanno una connotazione esclusivamente medico-assistenziale e non rivestono finalità medico-legali e, comunque, attinenti al servizio d'Istituto;

ha istituito, dal 2002, la «Commissione di supporto della condizione generate del personale dell'Arma dei Carabinieri», diretta da un Ufficiale Generale, con compiti di monitoraggio nello specifico settore, allo scopo di isolare fattori di criticità e d'individuare adeguate soluzioni migliorative dei livelli di benessere dei militari;

ha implementato ogni forma di attività volta all'analisi/prevenzione di tali eventi, sia tramite il servizio di psicologia medica, che attraverso l'istituzione della «Commissione centrale, sul fenomeno dei suicidi», presieduta dal Sottocapo di Stato Maggiore della stessa Arma dei Carabinieri: tale «Commissione» ha svolto un'attenta analisi degli episodi, verificando l'estraneità al servizio delle motivazioni a base del gesto, constatando l'assoluta genericità del profilo del militare a rischio (anagrafico, familiare, psicologico, culturale, economico, operativo) e infine, accertando la correttezza dei competenti interventi (di gestione del personale, amministrativi, d'impiego), prima e dopo l'evento, così da escludere, con certezza, sentimenti di rivalsa nei confronti dell'Amministrazione. Al momento, si ritiene che le misure adottate forniscano uno strumento efficace di prevenzione, fermo restando che la problematica continuerà a essere oggetto di massima e scrupolosa attenzione e nulla verrà trascurato in futuro per attivare ulteriori iniziative, qualora consentito dall'evoluzione delle conoscenze scientifiche e metodologiche.
Per completezza d'informazione, si osserva, in ultimo, che dal progetto «Studio relativo all'analisi osservazionale dei casi di suicidio nei militari dell'arma» e dall'analogo «Studio per la conoscenza e prevenzione del fenomeno suicidario in ambito militare», è emerso che il fenomeno dei suicidi nelle Forze armate e nell'Arma dei Carabinieri, nel periodo successivo alla sospensione del servizio di leva obbligatorio, si è sostanzialmente ridotto: nell'anno in corso si sono registrati, fra gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri, 16 casi di suicidio.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.