ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 701 del 11/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18064
presentata da
ANIELLO FORMISANO
giovedì 11 ottobre 2012, seduta n.701

ANIELLO FORMISANO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012 di revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, il medico di base ha assunto l'obbligo di prescrivere i farmaci secondo il principio attivo per rendere disponibili alle patologie anche i farmaci equivalenti secondo norme specifiche che prevedono anche una dicitura di «non sostituibilità» per alcuni farmaci;

in data 16 luglio 2012 la commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) approva una comunicazione inerente all'inserimento nella lista di trasparenza di specialità medicinali contenenti Levetiracetam e Topiramato;

il Levetiracetam è un farmaco salvavita (nome commerciale Keppra) contro l'epilessia, il Topiramato è un farmaco salvavita (nome commerciale Topamax) contro l'epilessia;

tale comunicazione viene resa pubblica sul sito web dell'AIFA in data 19 settembre 2012;

nella comunicazione di cui sopra, al punto 8, l'Aifa specifica che «Per le criticità elencate e nel prevalente interesse della salute del paziente, l'Aifa raccomanda, nei casi in cui il medico decida la non sostituibilità del farmaco prescritto, che le autorità sanitarie territoriali non pongano a carico dell'assistito la differenza fra il prezzo più basso ed il prezzo del farmaco previsto facendo eccezione a quanto stabilito dal quarto comma dell'articolo 7 della legge 405 del 2001»;

in data 21 settembre 2012 l'Associazione italiana contro l'epilessia invia una lettera al Ministro interrogato, a tutti i presidenti di regioni, ai presidenti delle competenti commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica e ad altri destinatari del settore, nella quale viene data voce alle proteste di circa 500mila pazienti affetti da epilessia che subiscono un grave attacco al diritto della salute ed alla continuità terapeutica in quanto non potendo cambiare il farmaco per aver raggiunto il controllo delle crisi con quello, si trovano a dover pagare differenze che variano tra i 50 e i 100 euro;

la regione Emilia Romagna recepisce immediatamente la comunicazione dell'AIFA emanando in data 25 settembre 2012 la direttiva PG/2012/224854 nella quale i farmaci in oggetto vengono esentati come dal punto 8 della comunicazione;

la provincia autonoma di Bolzano il 4 ottobre 2012 comunica che fino al 31 dicembre 2012 i farmaci in questione saranno esenti come da comunicazione dell'AIFA;

è del 9 ottobre 2012 la notizia in cui Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato ha inviato una lettera al ministro interrogato e ai presidenti delle regioni perché sia rispettato il diritto dei cittadini con attacchi epilettici a reperire i farmaci Topamax e Keppra senza aggravio di costi, così come raccomandato dall'Aifa; da qualche settimana infatti, nonostante la scritta «non sostituibile» sulla prescrizione medica le farmacie delle regioni Campania, Lazio, Piemonte, Sicilia, Abruzzo e Liguria consegnano ai pazienti cronici già in terapia i due prodotti in questione, chiedendo la relativa differenza di prezzo con i farmaci equivalenti; Cittadinanzattiva chiede che venga immediatamente rispettata da tutte le regioni la raccomandazione dell'AIFA;

è di questi giorni la notizia pubblicata su Il Tempo nella quale l'azienda UCB Pharma, produttrice del farmaco Keppra, riconoscendo la necessità dei farmaci salvavita antiepilettici e anticipando qualsiasi intervento dello Stato, è venuta incontro ai pazienti abbassando il prezzo del farmaco a 44 euro (prima costava 80 euro); considerata la partecipazione statale di 36 euro, i pazienti ritorneranno a pagare dai 7,20 euro agli 8,70 euro -:

se il Ministro, in considerazione di quanto sopra esposto e delle disparità che vivono i pazienti residenti nelle regioni che non hanno recepito la raccomandazione dell'AIFA, non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per ripristinare l'uniformità di trattamento e di tutela della salute su tutto il territorio nazionale;

se tale comportamento da parte delle regioni ad avviso dell'interrogante lesivo dei diritti dei malati, non sia connesso all'obbligo che hanno le stesse nei confronti dello Stato di dare attuazione ai piani di rientro sanitario. (4-18064)