ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 699 del 09/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: BERTOLINI ISABELLA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 09/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18016
presentata da
ISABELLA BERTOLINI
martedì 9 ottobre 2012, seduta n.699

BERTOLINI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

nella notte del 18 settembre 2012 a Modena, in località Ponte Alto, un incendio doloso ha distrutto un camion, ulteriore episodio che si aggiunge ai molti già avvenuti sia in città che in tutta la provincia, a danno degli autotrasportatori, che dimostrano la presenza del racket della criminalità organizzata nel territorio emiliano;

i dirigenti della Fita-Cna, associazione di categoria degli autotrasportatori, denunciano che, con quest'ultimo episodio, si è già a 30 roghi nei soli primi otto mesi dell'anno 2012, per un danno stimato intorno ai 5 milioni di euro;

i dati sono preoccupanti se si vanno a comparare quelli del 2012 con quelli del 2011, dai quali risulta un aumento degli incendi del 50 per cento senza contare che non si è ancora alla fine dell'anno;

la responsabile nazionale della Fita-Cna, Cinzia Franchini, denuncia che alcune delle ditte di autotrasporto che lavorano nella provincia di Modena, che vantano un parco macchine fino a 20 veicoli, lavorano a prezzi talmente bassi che suscitano seri dubbi sui bilanci aziendali;

con un precedente atto di sindacato ispettivo, il n. 5-06617 dell'aprile 2012, l'interrogante aveva evidenziato come, negli ultimi quindici mesi, la provincia di Modena avesse eliminato dall'albo degli autotrasportatori ben 345 imprese su un totale di 2926 ditte iscritte, perché prive dei requisiti necessari e pertanto a maggior rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata;

dopo l'allarme nel settore degli appalti edili e del gioco d'azzardo, le indagini e gli arresti sempre più frequenti per estorsioni in ambiti commerciali, si aggiunge anche il racket nel settore degli autotrasporti;

sta emergendo una realtà inquietante che vede Modena e la sua provincia da decenni al centro degli affari della camorra e oggi considerata la roccaforte del clan dei Casalesi e dei loro affari nel nord Italia;

la situazione risulta essere ancora più preoccupante oggi nella fase di ricostruzione post-terremoto, con il rischio di un aumento delle infiltrazioni mafiose negli appalti;

tale forte radicamento sarebbe confermato dalla presenza, all'interno della rete di affiliati operanti sul territorio modenese, non solo di soggetti di origine campana, ma anche di persone nate e residenti a Modena;

nonostante i numerosi segnali di allarme relativi alle infiltrazioni camorristiche a Modena e provincia ed i conseguenti impegni assunti dagli enti locali per intensificare i controlli e prevenirne l'ulteriore diffusione, la criminalità organizzata ha incrementato il proprio radicamento e la portata delle proprie attività;

il Governo, nella risposta fornita al sopra citato atto di sindacato ispettivo, aveva assicurato che il fenomeno era alla costante attenzione degli organi competenti e che era stata intensificata l'attività del «gruppo interforze» operante in prefettura, con il compito di monitorare il territorio e in particolare le stazioni appaltanti pubbliche;

il Ministero dell'interno aveva firmato un protocollo con la Confindustria per sviluppare strategie condivise anche per gli appalti di natura privatistica e aveva adottato tutti gli strumenti necessari per la concertazione istituzionale dell'attività delle forze dell'ordine e delle istituzioni locali per il contrasto alle infiltrazioni mafiose -:

se e quali nuove informazioni in merito abbia a disposizione;

come si spieghi l'incremento di incendi dolosi nel settore degli autotrasporti in provincia di Modena;

quali siano i risultati di eventuali azioni intraprese di concerto con le istituzioni locali, le organizzazioni sociali ed imprenditoriali;

come si intenda contrastare l'ulteriore diffusione della criminalità organizzata in questo territorio, soprattutto in vista della ricostruzione post terremoto.
(4-18016)