ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 699 del 09/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 09/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18015
presentata da
DANIELE GALLI
martedì 9 ottobre 2012, seduta n.699

GALLI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il Ministro dell'economia e delle finanze ha inviato al direttore generale del tesoro ed al ragioniere generale dello Stato, una comunicazione in cui si richiede di adottare una serie di misure nei confronti di manager di società pubbliche o partecipate dal pubblico coinvolti in vicende penalmente rilevanti;

tali misure comprendono l'attivazione degli organismi di vigilanza e poi, verificati anche i danni di immagine per la società, la possibile revoca dall'incarico da parte dell'assemblea dei soci e la verifica di «azione sociale di responsabilità»;

la società SITAF spa risulta avere tra i propri azionisti ANAS s.p.a., il cui socio unico è il Ministero dell'economia e delle finanze, per il 31,7460 per cento la provincia di Torino per l'8,6936 per cento, Aut. Albenga Garessio Ceva per lo 0,0689 per cento e ATIVA per l'1,0802 per cento, entrambe queste ultime contano come soci vari enti comunali e provinciali, per un totale di almeno il 41,52 per cento;

è quindi palese come vi sia un diretto interesse del Ministero dell'economia e delle finanze nella gestione di Sitaf s.p.a. a cui è applicabile l'esortazione ministeriale, come vi sia un interesse di diversi Enti pubblici ai quali è auspicabilmente estendibile tale esortazione;

con sentenza n. 652/11 depositata il 5 maggio 2011 il tribunale ordinario di Torino, terza sezione penale condannava il presidente SITAF e l'amministratore delegato SITAF ad un anno di reclusione ciascuno per il reato di cui all'articolo 323 codice penale (abuso d'ufficio) in concorso tra loro e con terzi, nell'ambito del processo relativo alla turbativa della gara di pubblico incanto per la realizzazione del cunicolo esplorativo di Venaus;

i condannati di cui al precedente punto ricoprono a tutt'oggi le stesse funzioni manageriali in SITAF s.p.a.;

va fatto notare, anche se ora con il commissariamento della società ANAS è decaduta la questione dal punto di vista dell'incompatibilità di funzioni, che il presidente di SITAF ha ricoperto dal 17 luglio 2009, contemporaneamente, anche la funzione di consigliere ANAS in difformità dall'articolo 15 della legge 7 febbraio 1961, n. 59, come anche evidenziato con l'atto di sindacato ispettivo 4/04501 dell'8 ottobre 2009 e altri -:

se ed in quali termini si intenda rendere immediatamente esecutiva l'indicazione ministeriale richiamata in premessa, onde addivenire in tempi brevi alle dimissioni dei manager citati o alla loro rimozione, attraverso l'esercizio dei poteri degli azionisti, in quanto coinvolti in fatti penalmente rilevanti;

se non si intendano assumere iniziative per invalidare gli atti riferibili al presidente Sitaf per il periodo in cui ha ricoperto la doppia funzione di cui in premessa, in virtù del vizio derivante dall'incompatibilità delle cariche ex articolo 15 della legge 7 febbraio 1961, n. 59.
(4-18015)