ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17822

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 692 del 26/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 26/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17822
presentata da
PINO PISICCHIO
mercoledì 26 settembre 2012, seduta n.692

PISICCHIO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


pur essendo la materia sanitaria devoluta alla competenza delle regioni, resterebbe, tuttavia, conferito alla potestà statale, ex articolo 117 lettera m) della Costituzione, la determinazione dei «livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale»;

alla stregua della citata previsione, pertanto, viene chiamato in causa anche il diritto alla salute, posto in capo ad ogni individuo e dell'intera collettività, alla stregua dell'articolo 32 della Costituzione, diritto «sociale» per eccellenza;

allorquando, pertanto, i livelli essenziali delle prestazioni concernente il diritto sociale alla salute non sono adeguatamente garantiti, è necessario che l'autorità sovraordinata a quella regionale possa intervenire per ripristinare le condizioni di ottimale fruibilità da parte del cittadino, pur nel necessario rispetto dell'autonomia regionale;

la normativa della regione Puglia in materia sanitaria, e, in particolare il «Piano regionale della salute 2008/2010», la legge regionale 188 del 17 dicembre 2010, il «Piano di rientro e riqualificazione del SSR 2010-2012» ed il «Piano operavo allegato al Piano di Rientro», ispirati ad un esclusivo criterio economico attorno al quale incardinare i costi della salute dei cittadini, hanno drasticamente ridotto l'operatività delle strutture sanitarie regionali. Tra queste, particolarmente penalizzato risulta l'ospedale civile di Canosa di Puglia;

la delibera regionale, di cui al Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 83 del 7 giugno 2012, che dà esecuzione alle scelte della giunta, infatti, sancisce la chiusura di 50 posti letto, dimezzando la capacità dell'ospedale;

le unità che verrebbero a mancare sarebbero: la chirurgia, l'ortopedia, l'ostetricia e la ginecologia (nonostante abbiano dimostrato di avere i numeri per continuare a svolgere il loro servizio e nonostante facciano registrare il più basso numero di parti cesarei in Puglia a fronte dei 500 parti annui), la pediatria, la neonatologia, la cardiologia, mentre per la radiologia, la geriatria, la medicina sarebbe soppresso il primariato, facendo regredire ad unità semplici reparti fino ad oggi complessi;

l'effetto di questo drastico ridimensionamento sarebbe quello di promuovere e rafforzare presidi ospedalieri di comuni che distano fra loro pochi chilometri, penalizzando, invece, un territorio come quello di Canosa, che è riferimento per città come Spinazzola e Minervino, cui verrebbero a mancare i livelli essenziali di assistenza -:

quali urgenti interventi intenda adottare a salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza nella regione Puglia. (4-17822)