ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17599

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 13/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/09/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
FERRARA GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17599
presentata da
GAETANO NASTRI
giovedì 13 settembre 2012, seduta n.685

NASTRI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, rappresenta una struttura dello Stato ad ordinamento civile, che assicura anche servizi di difesa civile, di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi su tutto il territorio nazionale, nonché lo svolgimento di altre attività assegnate al Corpo nazionale dalle leggi e dai regolamenti, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 139 dell'8 marzo 2006;

da diversi anni il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che svolge tra l'altro anche servizi di protezione civile ai sensi dell'articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, è costretto ad affrontare una situazione di evidente difficoltà, a causa della pianta organica del personale, il cui organigramma è complessivamente formato da circa 32 mila unità, di cui almeno 16 mila hanno un contratto di lavoro precario;

l'interrogante segnala che circa 4 mila di essi, circa ogni 20 giorni sono richiamati in servizio, in considerazione delle prerogative e dei compiti di pronto soccorso che il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, è chiamato quotidianamente ad esercitare su tutto il territorio nazionale e ciò comporta da un lato costi elevati per l'amministrazione finanziaria dello Stato e dall'altro non consente di ammortizzare l'investimento in termini di qualità del servizio e di ottimizzazione dei costi;

tutti i vigili del fuoco il cui contratto risulta precario hanno, inoltre, ricevuto sia in precedenza che tuttora: addestramento, equipaggiamento, dotazioni DPI e nei giorni in cui svolgono la propria attività, viene loro riconosciuto il vitto;

alcuni di essi, in servizio da più di 20 anni, la cui età è compresa tra i 40 e i 45 anni o addirittura tra i 45 e i 48 anni, confermano a giudizio dell'interrogante un'ammirevole fedeltà e dedizione al Corpo, unitamente ad una preparazione tecnica, sempre costante e crescente al fianco delle compagnie permanenti;

ulteriori valutazioni positive sono rappresentate, a giudizio dell'interrogante, dagli attestati e dai riconoscimenti di merito da parte delle autorità pubbliche che i vigili del fuoco ricevono per il difficile e pericoloso lavoro che svolgono;

il progetto ammirevole del «Soccorso Italia in 20 minuti», introdotto efficacemente nel corso della XIV legislatura dal Governo Berlusconi, che prevedeva l'abbattimento della risposta in termini di sicurezza, garantita dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, entro circa 20 minuti (tempo di risposta dalla chiamata di soccorso all'arrivo sul luogo dell'intervento da parte di una squadra dei vigili del fuoco), non è proseguito purtroppo a causa della carenza di fondi, ma conferma, a giudizio dell'interrogante, l'efficienza e l'operatività di tutto il personale dei vigili del fuoco a livello nazionale;

l'interrogante segnala, inoltre, la volontà esistente all'interno del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno, di sanare le criticità suesposte derivanti dai contratti di lavoro precari esistenti, al fine di restituire sia ai diretti interessati che alle rispettive famiglie, maggiore sicurezza e serenità con riferimento alle particolari e delicate peculiarità derivanti dal lavoro che essi svolgono, unitamente ad un importante risparmio in termini economici, per la pubblica amministrazione statale;

in considerazione di quanto esposto, a giudizio dell'interrogante, appare necessario adottare ogni iniziativa volta a stabilizzare il personale precario e successivamente avviare le procedure di assunzione attraverso concorsi pubblici -:

quali orientamenti, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;

se non ritengano di assumere iniziative urgenti a favore dei vigili del fuoco, i cui contratti di lavoro precedentemente riportati risultino precari, al fine di stabilizzare a pieno titolo e a tempo indeterminato all'interno dell'organigramma del Corpo nazionale, coloro che:

a) abbiano superato la regolare prova attitudinale ginnico-sportiva e la visita medica per accertare l'idoneità fisica al servizio;

b)con un contratto di lavoro precario abbiano superato i 45 anni e siano in possesso di specialità ottenute all'interno dei nuclei cinofili, nonché titolari di brevetti da sommozzatore, elicotteristi, possessori della patente di guida VF di III e IV (per tali requisiti il limite d'età è innalzato a 48 anni);

c)abbiano ottenuto il punteggio di 4 punti per l'anno, prestato come servizio militare nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

d)abbiano ottenuto il punteggio di 2 punti per ogni anno di iscrizione negli elenchi del personale precario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

e)abbiano ottenuto il punteggio di 0,20 punti ogni 20 giorni di servizio prestato;

f) siano iscritti nelle liste del personale precario del Comando provinciale dei vigili del fuoco da almeno 5 anni e che abbiano prestato 120 giorni di servizio nell'ultimo quinquennio dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2011. (4-17599)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-17599 presentata da
GAETANO NASTRI

Risposta. - Con l'interrogazione indicata in oggetto, l'interrogante chiede quali misure si intendano adottare per poter stabilizzare il personale precario dei vigili del fuoco.
Si osserva preliminarmente che il personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco costituisce un'indubbia risorsa per il dispositivo di soccorso pubblico del paese.
In questo quadro, la possibilità di attingere al «serbatoio» dei volontari dei vigili del fuoco ha sempre costituito e costituisce ancora oggi una risorsa fondamentale per il Corpo nazionale.
Quanto alle procedure di «stabilizzazione», il Ministero dell'interno condivide, in via generale, l'orientamento di immettere personale qualificato nei ruoli operativi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, proprio per non disperdere le professionalità acquisite in anni di servizio volontario.
La procedura di stabilizzazione, di cui all'articolo 1 commi 519 e 526 della legge finanziaria anno 2006, che ha configurato il procedimento di stabilizzazione come una procedura a carattere eccezionale, limitata nel tempo e concorrente rispetto a quella ordinaria, è una procedura speciale di accesso rispetto a quella concorsuale pubblica, prevista dall'articolo 97 della Costituzione.
In particolare, all'articolo 1, comma 526 di tale legge, era previsto che le amministrazioni potessero procedere, per gli anni 2008 e 2009, a stabilizzare il personale precario nel limite di una percentuale massima del 40 per cento delle cessazioni avvenute nell'anno precedente; la stessa possibilità fu poi estesa all'anno 2010 dalla legge n. 244 del 2007 (finanziaria 2008).
Nel 2008, il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con legge n. 133 del 2008, ha disposto la riduzione della quota di riserva per l'anno 2009 al solo 10 per cento annullando interamente la quota prevista per l'anno 2010.
Nel contesto dei delineato quadro normativo, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, effettuate le stabilizzazioni autorizzate nella misura suddetta, ha percorso la strada del concorso pubblico, quale strumento di selezione obbligato per il reclutamento di personale operativo, nel quale, comunque, è prevista ai sensi dell'articolo 5, comma 2 dell'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217), una quota di riserva, pari al 25 per cento, per il personale volontario del Corpo nazionale in possesso dei requisiti di legge.
Proprio recentemente sono state approvate talune disposizioni che consentono di potenziare il dispositivo di soccorso mediante l'utilizzo di personale discontinuo; tali sono l'articolo 4 del decreto-legge n. 79 del 2012 convertito in legge n. 131 del 7 agosto 2012, che ha consentito di ridurre la contrazione dei richiami imposta dalla legge di stabilità 2012; l'articolo 4-ter del decreto-legge 20 giugno 2012, n. 79, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 131, che ha prorogato al 31 dicembre 2014 i termini di validità della graduatoria della stabilizzazione, ma eventuali ulteriori assunzioni degli idonei saranno subordinate alla disponibilità di risorse finanziarie ed alla possibilità di coprire le carenze dell'organico.
Relativamente ai benefici assunzionali, l'articolo 4, comma 2-bis, del decreto-legge 20 giugno 2012 n. 79, ha previsto l'assunzione obbligatoria, per chiamata diretta nominativa, dei coniuge e dei figli superstiti anche del personale volontario, deceduto o divenuto permanentemente inabile a qualsiasi attività lavorativa per effetto di ferite o lesioni riportate nell'espletamento delle attività istituzionali.
Con la procedura di stabilizzazione avviata nel 2008, la cui graduatoria è stata prorogata al 31 dicembre 2014, su 6.105 idonei risultano essere stati assunti, a tutt'oggi, 2.936 vigili volontari.
Per quanto riguarda la problematica relativa alla procedura di stabilizzazione del personale volontario che, in precedenza, si è basata sulle linee guida delineate dall'articolo 1, comma 519, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), si fa presente che solo uno specifico intervento legislativo renderà possibile avviare una nuova e distinta procedura che contempli requisiti diversi da quelli adottati nel passato, che, come è noto, sono l'iscrizione in appositi elenchi da almeno tre anni e l'aver prestato servizio per non meno di 120 giorni negli ultimi cinque anni, nonché l'idoneità fisica.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Giovanni Ferrara.